Servivano davvero 50cc in più alla Regina del mercato?
Aveva fatto scalpore nel 2013 BMW regalando alla sua R1200GS un nuovo motore raffreddato a liquido. Un salto generazionale che avevamo già vissuto quando dall’R1150GS si è passati al primo R1200GS, sembrava, e lo era, un altro mondo.
Un successo che il primi restyling estetico e poi l’evoluzione con il bialbero ha fatto sì che la maxi-enduro BMW si sia stabilmente posizionata ai vertici delle vendite.
Proprio il bialbero, la massima espressione per molti, del boxer tedesco è stato tra i più graditi anche se il meno longevo visto che dopo soli tre anni ha dovuto cedere al nuovo passo avanti.
Non solo un nuovo motore ma una moto completamente nuova con ciclistica ed elettronica finalmente al passo con la concorrenza che stava diventano agguerrita proprio sulle prestazioni e sulla dotazione.
BMW con la sua R1200GS LC, appunto nel 2013, riporta in alto l’asticella e si rimette la corona, di fatto mai espugnata, di Regina del mercato.
Finalmente un traction control moderno, mappe motore e prestazioni, che seppur non da record, possono competere con i bicilindrici, e non solo della concorrenza, ma soprattutto un equilibrio, che da sempre è il punto di forza della GS, ancora migliorato.
Nel 2017 un restyling migliorativo con qualche aggiustamento anche estetico e la presentazione di una serie speciale, la “Rallye”, che forse (Io sono di parte) rimane tra le più belle della storia del GS.
Una moto che comunque in tutte le sue versioni e colorazioni ha dato grandi risultati di vendita e di gradimento agli utenti.
La BMW R1250GS viene presentata a fine 2018 e già nel 2019 comincia a scalare le vendite sostituendo spesso nei box degli appassionati la sorella precedente.
Nulla di rivoluzionario nella moto in se stessa che in sostanza rimane la stessa come ciclistica misure e componentistica.
Rimane uguale anche la linea, colorazioni a parte, ma è il motore che segna un altro piccolo passo avanti che non è solo in termini di qualche centimetro cubo in più, 84 per la precisione. 
Il nuovo motore differisce dal 1200, del quale costituisce una importante evoluzione, oltre che per le ovvie misure, per l’impiego alla aspirazione del sistema ShiftCam, che consente di variare sia l’alzata delle valvole che la fasatura del motore.
Nuovi pistoni, sempre forgiati, nuovi l’albero a gomiti e le bielle, pompa dell’olio a doppio stadio, nuovi iniettori a doppio cono e due sensori di detonazione (knock sensors), insomma tanta roba.
Sale quindi la cilindrata che passa da 1170 a 1254 cm3 grazie a un aumento sia dell’alesaggio (da 101 a 102,5 mm) che della corsa (da 73 a 76 mm). Aumenta anche la potenza che raggiunge i 136 cavalli (prima 125 CV), e la coppia addirittura che arriva a ben 143 Nm (prima 125 Nm).
I vantaggi sono sicuramente quelli di un generale miglioramento delle prestazioni, ma soprattutto una coppia sempre più pronta fin dai bassi regimi, proprio dove, sotto i 5000 giri, qualche utente lamentava dei buchi di potenza.
Insomma una maggiore linearità fin dai bassi regimi e un maggior vigore sopra i 6000 giri, una moto che diventa così l’essenza massima per questo bicilindrico boxer.
Noi le abbiamo provate entrambe, la R1250GS per oltre 1500 km, anche in un viaggio, mentre la R1200GS abbiamo avuto occasione di provarla e attualmente una l’abbiamo in uso personale.
Partiamo dal dire che per l’uso comune, da motociclista normale, le differenze sono davvero minime, il comportamento dinamico è praticamente lo stesso e quei pochi chili di sovrappeso dovuti all’aumento di cilindrata scompaiono nel totale che supera in ogni caso i 250 kg.
Due moto che fanno, lasciate che mi ripeta, dell’equilibrio la forza con una facilità di guida disarmante nonostante le generose dimensioni che borse e protezioni vanno sicuramente ad aumentare. Eppure una volta in movimento tutto diventa facile in maniera disarmante.
Probabilmente se non sapessimo su quale delle due siamo non ce ne accorgeremmo, o meglio non ci faremmo caso se non li provassimo entrambi nel giro di breve tempo. 
Di fatto le prestazioni del 1250 ci sono e si fanno sentire quegli 11 cavalli in più, sono di razza e spingono fin dai bassi regimi di giri, dando una corposa spinta lineare proprio dove sul 1200 risulta più ruvida.
Se pensate che questo possa incidere sui consumi sbagliate visto che abbiamo riscontrato nell’uso una media sostanzialmente simile sempre vicina, a volte oltre, i 20 km/lt nel misto; ok, se si "tira" cambia tutto, noi non siamo gente che corre, ma le variazioni sono comunque paritetiche per entrambe le motorizzazioni.
In sostanza si torna al quesito iniziale serve davvero il 1250? La risposta è sì perché il motociclista vuole sempre il massimo e a volte non basta mai…e questo motore a fasatura variabile da davvero grande soddisfazione…d’altro canto anche no, perché con l’uscita della sorella maggiore i 1200 si sono moltiplicati sul mercato dell’usato diventando ghiotta preda per chi vuole una moto assolutamente ottima sotto molti punti di vista con solo qualche cc in meno. Moto che comunque ha un motore ben godibile e che grazie mappe motore, magari PRO, ha ancora molto da dire a dispetto di essere “Vecchia” rispetto all’ultimo modello.
La scelta diventa facile, se potete permettervela la BMW R1250GS è attualmente il top del modello, ma se siete “costretti” a ripiegare sulla R1200GS non preoccupatevi non è una rinuncia esagerata…almeno finché BMW non presenterà la "vera" nuova GS!
Dati Tecnici BMW R1200GS 2018 (R1250GS)
Cilindrata 1170 cc (1254 cc)
Velocità oltre 200 km/h
Potenza 125 CV (136 CV)
Coppia 125 Nm a 6500 giri/min (143 Nm a 6250 giri/min)
Cilindri 2 contrapposti
Raffreddamento liquido
Alimentazione benzina
Tipo cambio meccanico
Numero marce 6
Altezza 141 cm (143 cm)
Altezza sella 85 cm
Lunghezza 221 cm
Larghezza 95 cm
Peso 244 kg (249 kg)
Serbatoio 20.0 l
Tipo telaio traliccio con motore portante
Freni 2D/D
Pneumatico ant. 120/70 R 19
Pneumatico pos. 170/60 R 17
GALLERY
Grazie a Carlo Flaminio per le foto
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