21 pollici
Categoria: trafiletti

E indubbio che la ruota anteriore da 21” rappresenti l’essenza del fuoristrada, che sia cross, trial o enduro.


Probabilmente la misura massima nella produzione di serie e, salvo qualche divagazione in tema custom, rimane patrimonio dell’off-road.

Sembra strano che a parlarne sia chi ha iniziato ad andare seriamente in moto quando la misura più in voga per le moto stradali era la sveltissima ruota da 16”, lo stesso che si è poi “adattato” al classico attuale 17” per poi salire di due pollici per la classica misura da maxi enduro stradale.

Un crescendo costante che non aveva interessato la misura più grande che andava comunque su un binario parallelo fatto di una nicchia specialistica allora sconosciuta allo scrivente.
Lo stesso scrivente che riteneva l’avantreno con il 21" più lento, meno stabile, insomma una guida diversa da quella a cui era abituato, e la sua breve esperienza con le Honda XL200, usate come commuter casa lavoro, non hanno fatto a suo tempo che confermare la sua personale teoria.

Gli anni passano e le mode cambiano, arriva per scherzo nel box una Yamaha XT600 e altrettanto inaspettatamente la prima avventura in fuoristrada; si apre un mondo, quello nuovo, per lui, dell’off-road, e di conseguenza la scoperta, o la riscoperta del 21”.

Nuove esperienze sulla terra portano anche nuove prove di moto che montano l’anteriore di quel diametro, l’utilizzo passa velocemente senza continuità tra asfalto e terra, e la sorpresa è lì in agguato.
La sua convinzione comincia  a cedere, le ciclistiche attuali, le sospensioni, insomma le moto moderne, permettono di guidare anche su strada in maniera disinvolta anche con il “ruotone” davanti, certo non la guida spinta delle naked o delle sportive, ma comunque un bel guidare.

E’ però quando l’asfalto finisce che il 21” diventa un alleato eccezionale, soprattutto quando si è poco capaci, la sensazione di sicurezza, direzionalità e stabilità è assolutamente percepibile proprio nella guida dove l’avantreno è più ballerino e instabile.
Gli ostacoli e le asperità vengono digeriti in un attimo senza timori e la sensazione di “chiusura” dello sterzo diventa un ricordo.

Niente da fare il 21” l'ha conquistato tanto che anche nella guida di tutti giorni potrebbe forse rinunciare al versatile 19”.

Pareri personali ovviamente, dettati da un utilizzo turistico della moto, dove correre e velocità prendono aspetti secondari se non lontani, dove la differenza su strada tra i 17 e i 19 pollici forse diventa vagamente percepibile a molti, ma non a tutti, con la certezza che il ventuno sia quello giusto, perfetto quando la strada perde il nero bitumoso colore per lasciare posto alla terra.

La rivincita del 21” è in atto nel suo personale mondo motociclistico, ma pare che il ruotone, seguendo un po’ anche le mode, stia prendendo sempre più piede.

Ph. Fotografica Sestriere allo Swank Rally di Sardegna 2021

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