Da vice campione del mondo e promessa della MotoGP a pilota di bassa classifica, in soli due anni il Morbido si trova a essere un pilota quasi invisibile nella MotoGP, con il rischio serio di sparire del tutto da una stagione all'altra.
Approdando al team ufficiale Yamaha al pilota italo-brasiliano sarà uscito il fatidico "ce l'ho fatta", ma ad osservare la situazione in maniera più lucida, doveva intuire che qualcosa stava scricchiolando. Dopotutto non si abbandona una moto ufficiale a metà stagione come fatto da Vinales senza motivi mentre un nove volte campione del mondo, anche se a fine carriera, arranca in maniera più netta e marcata da una stagione all'altra.
Yamaha sempre più copia di Honda, la casa di Iwata dopo aver finalmente trovato il suo pilota ideale sembra imboccare la stessa fruttuosa strada, meglio puntare sull'asso pigliatutto, piuttosto che sull'intero mazzo, finché funziona. In tutto questo però a rimetterci è un pilota davvero promettente e veloce, Morbidelli dal rientro dopo l'infortunio non è stato più lo stesso, qualche gara per riprendere velocità, ma poi il resto non è arrivato.
Yamaha continua a suggerire al pilota di studiare i dati di Quartararo, e mentre in VR46 meditano di tornare in Yamaha, la casa giapponese resta concentrata su un unico pilota, bruciando uno dopo l'altro una serie di nomi illustri. Quale il futuro del Morbido? Il passaggio al team ufficiale abbandonando Ramon Forcada, è stato un azzardo?
Il futuro non è roseo, forse meglio bruciare i ponti prima di essere bruciato?