Dorna e FMI corrono ai ripari dopo gli incidenti che hanno causato gravi conseguenze nelle serie cadette, imponendo nuovi limiti di età minimi per partecipare ai campionati.

E' stata un'annata difficile per le giovani promesse dei due mondi, quello della MotoGP e della Superbike. Dopo la morte del giovane Berta Vinales in Supersport300, di Hugo Millan nella Junior Moto3, di Jason Depasquier in Moto3 e della tragedia sfiorata in Moto3 con la qualifica di Deniz Oncu, i vertifici sono corsi ai ripari cercando una soluzione ad un problema non facile da risolvere.

La dinamica di questi incidenti mortali è sempre la stessa, lunghe file di riders, uno cade e viene calpestato da chi segue, immagini drammatiche da rivedere, e che portano quasi sempre conseguenze letali. Sul banco degli imputati anche la giovane età dei riders coinvolti, la mancanza di maturità e di percezione del pericolo, che in questi super ragazzi è già rimodellata per l'alta velocità, e l'aggressività agonistica a cui vengono sottoposti.

Quindi Dorna e FIm hanno deciso di iniziare con imporre limiti di età minimi. La Rookie Cup della MotoGP accoglierà piloti a partire da 14 anni, la Moto3 Junior dai 15, la Supersport300 dai 16, la Supersport dai 18, per la MotoGP dai 18, per la Moto2 e la Moto3 16. Una piccola deroga sarà per chi partecipa alla Moto3 Junior e vince il campionato, e potrà saltare in Moto3 già dai 17.

La transizione sarà di due anni per permettere a chi è già in procinto di passare di categoria di non perdere contratti e investimenti.