BMW F850GS
Categoria: Le nostre prove

La sigla GS è nata con il boxer, questo è innegabile, e su quelle due lettere BMW ha costruito la sua storia nel fuoristrada.


Certo le Boxerone attuali sono bel lontane dalle arzille nonne che dominavano le Parigi Dakar e i Rally dei Faraoni negli anni ’80, ma dire GS è come dire BMW dallo spirito avventuroso.

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La sigla poi è stata adottata da tutta la famiglia delle Gelande Strasse (sterrato/strada) a partire dalla piccola monocilindrica G310GS passando alle bicilindriche parallele F750GS e F850GS, fino alle Boxer R1250GS.
Tra tutte l’unica ad ereditare la ruota anteriore da 21” è la F850GS ed è per questo che l’abbiamo scelta per questo test che si è sviluppato su oltre 1000 chilometri in tutte le situazioni di utilizzo possibili della moto.

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In sostanza partecipare al Sardegna Gran Tour 2023 ci serviva una moto comoda, preferibilmente bicilindrica, capace di essere confortevole nei trasferimenti autostradali anche con i bagagli che non fosse troppo pesante, ci eravamo imposti il limite dei 900cc, e che avesse, appunto, la ruota da 21” all’anteriore per poter affrontare senza patemi il fuoristrada in terra sarda.

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Sulla carta la BMW F850GS aveva le carte in regola per la nostra prova e in più BMW Motorrad Italia ci ha fornito una moto nella elegante e iconica versione “Triple Black” full-optional con il sempre apprezzato cambio elettroassistito, sospensioni Dynamic ESA, modalità di guida Pro e molto altro.

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In più visto che la nostra voleva essere una prova sulla versatilità della moto ha montato anche pneumatici Continental TKC80 dove il compromesso era più votato al fuoristrada, ma che sull’asfalto alla fine non sono andati per niente male.

LA MOTO
Non vogliamo annoiarvi con caratteristiche tecniche che potete trovare ben più precise ed esaustive sul sito BMW Motorrad ma qualche accenno ci sembra d’obbligo.

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Sul telaio a ponticello in acciaio a forma di guscio lavorano le sospensioni con all’anteriore una forcella telescopica UPS da 43 mm mentre al posteriore un forcellone a doppio braccio in alluminio è servito da un monoammortizzatore con Dynamic ESA (regolabile elettronicamente).
Le ruote sono tipicamente off-road con anteriore da 90/90 -21 e  posteriore da 150/70 -17 con cerchi a raggi su cui è montato l’impianto frenante Brembo con due dischi da 305 mm e uno da 265 mm serviti da ABS.
Il cuore pulsante è un bicilindrico fronte marcia da 853 cc capace di ben 95 CV (a 8.250 giri/min.) e una coppia di 92 Nm (a 6.250 giri/min.).
Frizione a cavo, per un cambio a sei rapporti e trasmissione finale a catena.

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Classicamente BMW il reparto comandi al manubrio così come il grande TFT su cui possiamo controllare e modificare tutte le funzioni elettroniche della moto.

LA PROVA
Ogni prova inizia sempre dal conoscere la moto e sempre ci vuole qualche chilometro per capirla. Anche pel al F850GS è stato così, alta di sella come si conviene a una Enduro, e dinamicamente leggera a dispetto dei 233 Kg dichiarati in ordine di marcia (benzina compresa).

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Scendendo dal boxer si nota un baricentro decisamente più alto e anche la ruotona da 21” la rende più direzionale nella guida.
E’ ilo motore pronto a rispondere al gas che ci ha stupito, in modalità Dynamic (Opzionale insieme alle Enduro e Enduro Pro), ma anche nella Road di serie insieme alla Rain. 
Comodo il Keyless Ride dove la chiave rimane in tasca e basta premere il pulsante d’avviamento per dare voce al lungo silenziatore che corre alto sul lato destro della moto.

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Un suono personale, forse poco coinvolgente, ma qui siamo a livello di gusti e sicuramente il mondo after market sa trovare la soluzione.

Cambio preciso e abbastanza rapido con il plus del sistema di aiuto elettronico che ci è sembrato abbastanza a punto e che abbiamo apprezzato anche in fuoristrada.
Frizione comunque morbida e ben dosabile come comodi e ben posizionati i comandi al manubrio e ai pedali con la sola segnalazione di non poter alzare ulteriormente il pedale del freno.
Per quanto riguarda la gestione delle funzioni elettroniche nelle varie schermate del TFT, tramite i comandi al manubrio, la nostra derivazione teutonica (Motociclisticamente parlando) ci ha indubbiamente aiutato, ma riteniamo che comunque siano abbastanza intuitivi.

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Su strada siamo partiti cauti per verificare la tenuta delle gomme tassellate per poi aumentare il passo man mano che le gomme ci hanno trasmesso sicurezza e tenuta, probabilmente con gomme più stradali gli angoli di piega sarebbero decisamente maggiori e anche l’avantreno sarebbe ben più svelto nello scendere in piega, ma dovendo poi affrontare parecchio fuoristrada abbiamo accettato questo piccolo sacrificio che comunque ci ha permesso di divertirsi sulla statale del Turchino e anche sulle veloci autostrade fino a velocità codice senza che le vibrazioni diventassero insopportabili.

Bello il motore pronto ed elastico capace di forti accelerazioni e ripresa dimostrando la bontà della sua cavalleria, altrettanto convincente la frenata che si percepisce diversa dalla sorella maggiore per via della forcella tradizionale anziché il sistema telelever. 

Buona la protezione all’aria offerta dal piccolo plexiglass regolabile su due posizioni, e anche dagli svasi del serbatoio e dai paramani.
Una buona moto da turismo quindi che con le sue borse e l’ampio portapacchi permette di viaggiare comodi e in coppia.

Già, ma noi la dovevamo portare in fuoristrada!

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Qui sono nati i primi timori legati al peso e all’erogazione del motore, sul primo poco potevamo fare, se non accorgersi che alla fine non era così eccessivo, sul secondo abbiamo chiesto aiuto all’elettronica che ci ha dato una mano anche con le sospensioni.
Fossimo stati bravi e con più tempo avremmo provato a personalizzarci la mappa tura Enduro Pro, ma già selezionando la “Enduro” automaticamente le sospensioni posteriori si sono regolate per l’uso in fuoristrada, l’aiuto elettronico di ABS e Traction Control (Quest’ultimo escludibile), ma soprattutto l’erogazione è diventata morbida e perfetta per l’uso off road rendendo l’apertura del gas ben gestibile in ogni situazione. Comodo e pratico il cambio elettroassistito.
Modulabile sia la frizione sia la frenata che volutamente abbiamo lasciato con ABS attivo, rivelatosi ben tarato anche nella modalità Enduro, per poter contare su un valido aiuto.

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Una bella sorpresa che unita alla tenuta delle gomme Continental TKC80 ci ha permesso di affrontare le diverse situazioni che il territorio della Sardegna offre.

Una moto che con qualche piccolo aggiustamento personale, legato all’altezza del pilota, ma soprattutto in mani capaci può destreggiarsi adeguatamente anche su terreni accidentati in salita e in discesa, terra, sassi e sabbia che siano, poi sui veloci sterrati la potenza del motore diventa alleato per il divertimento.

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COMPROMESSO
La parola giusta per descrivere la BMW F850 potrebbe essere questa, ma anche versatilità, dove a prestazioni stradali decisamente soddisfacenti sono affiancate doti per il fuoristrada di buon livello.
Un compromesso che la tipologia di gomme montate può spostare in una l’altra direzione a seconda del tipo di uso che se ne vuole fare, nel nostro caso dove poco meno di 500 chilometri erano di fuoristrada, a tratti impegnativo e tecnico, una gommatura come le Continental TKC80 si rivela azzeccata e anche in questa direzione versatile.

Abbiamo lasciato per ultimi i consumi che ci hanno stupito nel totale della prova comprendente statali, città, autostrada con carico, fuoristrada, ecc. il consumo medio è stato di 4,5 litri ogni 100 chilometri, ma tenendo d’occhio i parziali abbiamo visto anche, nei tratti tranquilli su asfalto, anche i 27 Km/lt…incredibile.

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Il lato dolente doveva pur esserci, la BMW F850 di base costa € 14200,00 ma con i pacchetti inseriti nella moto in prova si sale a oltre € 17000,00 una cifra decisamente importante, ma è anche l’unica BMW con la ruota “giusta” per il fuoristrada!

Foto di Flap e Fotografica Sestriere

Abbiamo usato: Casco Caberg Tourmax – Giacca Clover Dakar-2 – Pantaloni Clover Light-Pro 3 – Guanti Clover Airtouch-2 – Stivali Forma Adventure HDry – Intimo Sixs – Occhiali Emblema

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