Inserito nella categoria road touring, il Challanger HFPC è la risposta al casco stradale totale per LS2, finiture di qualità e un’estetica da vero street fighter.
LS2 a tutto campo, dopo il debutto nei segmenti del vestiario e dei guanti, continua il percorso verso un catalogo che abbraccia sempre di più le necessità di tutto il parco motociclistico, con scelte che vanno dalla pista all’off-road, dal prodotto di fascia alta a quello entry level, rispettando ovviamente quelli che sono i dettami delle normative di casa nostra.
LS2 HPFC: fibra e resine per una maggior sicurezza
In strada con un casco integrale pensato per la vita motociclistica a 360 gradi, ma che con le sue linee marcate e la mentoniera prominente, strizza l’occhio a quei motociclisti che si sentono un po’ guerrieri della strada. La denominazione HPFC gli deriva dalla composizione della calotta, uno speciale composto di fibra ad alta prestazione, una miscela di tessuto di fibra di vetro esclusivo e resina organica che si colloca con attenzione, a strati su di una calotta forte, ultraleggera, ma rigida allo stesso tempo, in grado di assorbire qualsiasi tipo d'impatto mentre disperde energia, ottenendo così una guida più sicura.
La qualità costruttiva si denota in diverse componenti, dalla finitura di tutte le bocchette d’aria, la visiera di spessore generoso, ma soprattutto dagli interni che danno una gradevole sensazione di pieno una volta indossato il casco.
Sicuramente nella progettazione di questo casco, come in molti degli indumenti della produzione LS2, si nota l’intervento di persone che in moto ci sale, non un’improvvisazione ma un’impronta ben precisa e consapevole. Per un casco road per esempio, oltre al visierino di qualità montato su questo Challanger che si attiva per mezzo di una leva a scorrimento sul bordo in basso del casco e che ne permette una totale regolazione, è stata scelta la chiusura micrometrica sempre molto apprezzata, facile da usare, garantisce una buona regolazione ed è sicura, grazie anche alla piastra aggiuntiva di fissaggio LS2.
DESIGN FUTURISTICO: casco da combattimento stradale
Gli interni del casco sono ovviamente ipoallergenici, traspiranti e rimovibili per lavaggi e sanificazione. La visiera è antigraffio, dotata di pinlock, resistente ai raggi ultravioletti e si sgancia rapidamente grazie a una levetta posta vicino agli agganci, nessuno strano movimento da fare per toglierla o rimetterla, un semplice click. Interessante anche il meccanismo di bloccaggio della visiera in posizione chiusa, un dente nella parte anteriore blocca la visiera con un aggancio, che può essere rilasciato con un pulsante a scatto nella parte alta della mentoniera.
Generose le aperture per l’areazione, con grandi tasti a scorrimento su mentoniera e sulle due prese frontali che scaricano l’aria calda nelle aperture ricavate nello spoiler posteriore, molto curato il design che ricorda un casco di qualche caccia spaziale. Il Challenger ne guadagna una forma filante sui lati, ma robusta nella parte anteriore, aggressiva.
LS2 CHALLENGER ALLA PROVA SU STRADA: essere esigenti è la prima regola
Sensazioni buone una volta in testa, regolazione micrometrica, interni avvolgenti, visiera con movimenti robusti con una buona sensazione di qualità. Ottima anche l’insonorizzazione al vento e ai fruscii, è un casco sicuramente per accontentare i più esigenti. Unica pecca per il mio gusto personale, vorrei sempre che la visiera offrisse una serie di scatti nella parte finale della chiusura per decidere quanto tenerlo aperto nei periodi più caldi, ma sono abitudini di un biker “consumato”, e l’impianto di areazione supplisce abbondantemente. Peso che si assesta intorno ai 1390g, nella media per un casco accessoriato.
Casco sicuramente convincente, il prezzo lo colloca nella fascia medio alta dei caschi stradali, è disponibile anche la versione Carbon e in tante colorazioni, si parte da 309€ e si arriva a 349€ nelle colorazioni più sgargianti.
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