Rimessaggio Invernale
Categoria: Dentro al bauletto

Il panorama dei motociclisti si divide negli irriducibili e nei freddolosi.


I primi sono quelli che non mollano e tengono assicurata la moto 365 giorni all’anno, gli altri sono quelli che preferiscono risparmiare qualcosa a fronte di un ridotto, magari quasi nullo utilizzo della moto durante l’inverno.
Diciamo poi che le compagnie assicurative alla costante caccia di clienti tendono ormai a proporre polizze sospendibili a prezzi sicuramente più vantaggiosi rispetto anche a solo 5 anni fa.
In questa seconda categoria che mette in letargo la moto rientrano anche i fortunati possessori di più mezzi che magari nel periodo di meno uso sospendono una o più moto mantenendone comunque almeno una da usare senza vincoli.

Rimessaggio Moto

Già, il letargo, ma cosa bisogna fare per far sì che la nostra amata due ruote non si rovini e che sia pronta a ripartire quando tornano le rondini?
Il bar e il web è pieno di consigli, spesso scontati, a volte contraddittori che possono creare confusione. Personali pareri e opinioni dettate spesso dalle abitudini o del “me l’ha detto mio cugino”.
Noi abbiamo voluto interpellare Stefano Ombrini di Power Bike, moto officina che ben conosciamo e che fa parte del circuito Moto Service Group, per un parere e dei consigli autorevoli.

Cosa fare quando si mette a riposo la moto per l’Inverno:

Il Serbatoio
Il serbatoio è meglio lasciarlo vuoto per evitare che la benzina verde perda le sue caratteristiche impastando e ostruendo magari il filtro del rubinetto, o bloccare la pompa benzina.
In alternativa si può utilizzare un additivo anti ossidazione della benzina che la rende stabile nel tempo.  
Un prodotto di qualità consigliato può essere il Keep Clean Epoque 365 della Syneco che si utilizza sia per le moto recenti che per i modelli d’epoca o comunque molto datati.

Syneco


La Batteria
Un punto debole è sicuramente la batteria soprattutto se la moto ha il cruscotto sempre in tensione, come ad esempio le MV Agusta, o se sulla stessa è montato un antifurto satellitare collegato alla batteria, tipo quelli che utilizzano alcune compagnie assicurative. In ogni caso bisogna evitare che la batteria si scarichi per evitare, oltre che non si riesca a far partire la moto in primavera, anche che la stessa possa rovinarsi e obbligarvi alla sostituzione. Tra l’altro le batterie al litio se vanno a “zero” non sono recuperabili. L’ideale è quindi tenere la batteria in carica. Quindi si può scollegare la batteria e caricarla di tanto in tanto, o meglio optare per un mantenitore di carica digitale di qualità, il mercato offre una ampia scelta di modelli per tutti e prezzi e le esigenze capaci di controllare bene le fasi di carica e mantenimento.

Genius G1100

Verificate solo che siano in grado di gestire il vostro tipo di batteria istallata (Normale, sigillata, litio, ecc)
Noi di aMotoMio abbiamo testato questi modelli:
-   BC Battery 3500 Evo
-   Genius G1100 V 2.0

Le gomme
Le gomme appoggiate a terra, magari con la pressione che si abbassa, possono rovinarsi e ovalizzarsi, quindi il consiglio principale sarebbe di sollevarle da terra; facile se la moto ha i cavalletto centrale alzando solo un po’ l’anteriore, più complicato per le moto con solo il cavalletto laterale dove l’uso dei cavalletti diventa quasi obbligatorio.

Pressione Gomme

La scelta dei cavalletti comunque rimane la soluzione ottimale, ma in alternativa si può aumentare la pressione delle gomme di 0,5/1 ATM in più avendo l’accortezza di tenere sotto controllo la pressione e magari spostare ogni tanto il punto d’appoggio.

La carrozzeria
Sicuramente una moto pulita e ben ingrassata soffre meno e comunque è pronta per la rimessa in funzione.
Quindi quasi obbligatorio un buon lavaggio e asciugatura e, prima di coprirla, passare una buona cera protettiva.
Già che ci siamo possiamo lubrificare tutti gli snodi delle leve e passaggi dei cavi e naturalmente, se la moto non ha il cardano o la cinghia, una bella pulita, tiraggio e ingrassata alla catena.

Telo coprimoto

Partendo dal presupposto che la moto venga ricoverata in box meglio coprirla per evitare che la polvere si accumuli sulla carrozzeria e sulla componentistica. L’ideale sarebbe un telo di ottima qualità che eviti però la formazione di umidità, può bastare anche un vecchio morbido lenzuolo o un telo di stoffa che però non possa graffiare la carrozzeria.
Se invece la moto deve stare allo scoperto meglio scegliere un buon telo antipioggia che possa preservarla anche dall’acqua.

Altre cose da fare e qualche consiglio
Sarebbe buona norma effettuare una buona manutenzione e tagliando prima di fermare la moto, anche perché alla ripresa della stagione si allungano le attese nelle officine e spesso i lavori vengono eseguiti velocemente.
Si può anche considerare di approfittare delle promozioni invernali delle officine MSG per avere una moto pronta ad inizio stagione. Le Officine MSG, infatti, su richiesta effettuano il recupero e la consegna a domicilio delle moto con assicurazione sospesa.
Fate attenzione anche alla scadenza della revisione statale per evitare ti trovarsi nel caso bloccati poi quando si vuole rimetterla in strada.
Ricordatevi di controllare le condizioni di polizza della propria assicurazione, spesso la sospensione annulla la copertura anche sul furto. (Dati statistici dicono che il box di casa è il luogo più frequente per il furto delle moto). Meglio quindi premunirsi anche in questa direzione con un’estensione di polizza o con strumenti antifurto adeguati.
N.B. : Accendere la moto rimessata per qualche minuto crea più danni che benefici!!!

Certo l’ideale sarebbe non mettere a riposo la moto, magari usandola di tanto in tanto quando il meteo lo permette, ricordatevi però che molte gomme sportive vanno poco d’accordo con il freddo e le strade con poca aderenza, sarebbe consigliato nel caso, soprattutto per chi la usa spesso e fa magari molti chilometri  l’uso di pneumatici termici, noi abbiamo provato gli Anlas Winter Grip Plus.
Ricordatevi sempre che il codice della strada vieta la circolazione delle due ruote in caso di neve.

Grazie a Stefano Ombrini di POWER BIKE Tradate (VA)  

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