Categoria: Biker World

Un pre-eicma all'insegna del tricolore, di quel made in Italy che tutto il mondo ci invidia e che è simbolo di "eleganza" per rubare il termine a Walter de Silva...senza dimenticare la passione, quella vera che anima ancora e nonostante tutto l'imprenditoria nostrana.
Un lunedì intenso e coinvolgente, la mattina dedicata alle moto di Schiranna, il pomeriggio a quelle di Borgo Panigale.

 


Nelle attese sento chiacchierare i colleghi...o meglio i giornalisti quelli veri conosciuti o meno, che sembrano già sapere quello che accadrà, il modello che verrà presentato, le forme le prestazioni...sorrido pensando che invece noi ci arriviamo con la curiosità, ancora un po' grezza di chi volutamente vuole ancora assaporare la sorpresa, di chi si emoziona ancora, esaltandosi, quando viene tolto il velo sulle nuove creature,  sui quei "MY 2104" che animeranno le discussioni, su forum, blog e carta stampata. Per ora accendono solo i cuori degli appassionati presenti, che siano "aficionados" di quel marchio o semplici motocilcisti "multimarca".

 

In realtà la sorpresa quella vera è sfornata da MV, che scopre, in tutti i sensi, una moto che apparentemente è lontana anni luce dalla filosofia del marchio varesino,una touring...con un nome che è tutto un programma "Turismo Veloce". Manubrio alto, tre cilindri, e forme che fanno sognare. L'anteriore è qualcosa di già visto? forse, ma a mio modesto parere ha molta più personalità di altri mezzi. Bello, coinvolgente il paragone fatto da Giovanni Castiglioni, che identifica con chiarezza la regina del segmento, ovvero la Bmw GS e la paragona ad una Range Rover....un riferimento. E la turismo veloce viene paragonata ad una Panamera, ovvero un mezzo emozionale; certo paragoni che puntano alto ma che rendono l'idea.

La moto di Schiranna sembra avere tutto, borse capienti, serbatoio per viaggiatori e fianchi strettissimi, quasi come una moderna Pin up a due ruote, formosa (muscolosa) ma con il vitino da vespa; snellezza che viene conservata anche con le borse montate. Tanta la tecnologia contenuta, non vediamo l'ora di vederla e provarla su strada. Unica nota negativa??? una casa italiana, in un pre-fiera italiano che fa tutta la presentazione in inglese????bah

Ducati sceglie una location speciale, il museo della scienza e tecnica, proprio nell'ala di Leonardo da Vinci, quasi a cercare un parallelismo tra capisaldi storici, di tecnica e tradizione; può sembrare forzato, ma sicuramente d'effetto. L'A.D., Domenicali ha una presenza sul palco mastodontica anche se lui è un uomo minuto e accompagna con le parole i presenti in un tour che passa attraverso i dati di vendita, i progetti futuri, i nuovi nomi e aimè anche la parentesi non proprio "rosea" delle gare. Il primo gioiello ad essere scoperto (ma era già stato presentato) è la 1199 superleggera. I numeri sono da capogiro. 166 kg con tutti i liquidi!!!! oltre 200 cv di potenza. Portata la Mugello dal collaudare Valia (che ho avuto la fortuna di avere come insegnante in un corso di guida) la super leggera (rigorosamente di serie e tutta omologata) stacca un tempo di 1 e 54...in pratica una SBK con i fanali e la targa. Verrà prodotta solo in 500 esemplari, il cui 90% è già venduto, poiché sono stati interpellati i migliori clienti Ducati. Una moto inutile? costosa e troppo potente??? Forse, ma che bello sognare di sgasare con quel peso piuma tra i cordoli. A proposito...anche l'anti weeling è regolabile...non aggiungo altro.

La novità vera poggia le radici nella storia del marchio bolognese. In quel nome "Monster" che ha fatto la storia (e forse per un periodo anche la salvezza) del Brand recentemente passato sotto il controllo Audi; a tal proposito ospite speciale Walter de Silva, citato all'inizio, capo dei centri stile Audi, ma di scuola tutta italiana (e se ne fa vanto). Entra lei, la prima donna, il Monster 2014, 1200 cc, muscolosa, possente, in una parola esagerata. Anche qui (come in MV) il codino è liberato dalla targa che scende sulla ruota posteriore. Un moto che vuole essere novità cercando di non rinnegare la tradizione di se stessa. Una Diavel, meno diabolica, ma sicuramente più mo(n)struosa. Il Motore è l'ormai conosciuto 1200 raffreddato a liquido ma concepito per spingere fin dai bassi regimi, quasi come fosse un due valvole ad aria, motore che ha fatto la storia della regina delle naked. L'interrogativo nasce spontaneo...Ducati ha la Diavel, la street fighter...c'era bisogno di un nuovo monster più o meno con lo stesso motore? i Ragazzi di Borgo Panigale dicono di si; e lo dicono con forza, indicando una piccola rivoluzione in un motore conosciuto. Meno cavalli quindi, più coppia in basso, più guidabilità. Anche qui attendiamo il responso della strada...a patto di riuscire a tenere giù la ruota davanti.

Mi resta una domanda senza risposta....ritornerà mai un ST con questo muscoloso 1200???

Passione, Potenza, Eleganza. Avanti tutta MV, avanti tutta Ducati !!!!!!!!!!!!!!!!

Oggi apre l'Eicma, lustratevi gli occhi, riempiteli di luccicanti gocce di passione, lasciatele passare nel cuore e poi nell'anima; la passione, almeno quella, non conosce crisi.

Fagna

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