Categoria: Turismo

Capo Nord cap.1 – istruzioni per l’uso.

Il Grande viaggio, prima parte.

Per chi va in moto, è la leggenda, il viaggio mitico, la consacrazione a motociclista vero, puro, che non deve chiedere mai. In realtà è un viaggio come tanti altri, ma che va preparato con cura, non lasciando troppo spazio  all’improvvisazione tanto cara ad alcuni di noi. Prima ancora di raccontarvi il tour vorrei darvi qualche “consiglio”, che forse, se state preparando “il viaggio” è quello che vi interessa di più. Preciso che è tutto frutto della mia esperienza personale nel grande nord, quindi leggerete opinioni del tutto soggettive e di conseguenza confutabili  o  non allineate a quelle di altri motociclisti. E so per certo che i mototuristi puri storceranno il naso sui punti 4 e 5, ma val la pena considerarli.

  1. Tempo necessario. Non meno di 20 giorni di viaggio.
  2. Distanze da percorrere. Da Milano andata e ritorno non sono meno di 9.000 km
  3. Itinerario. Per me capo nord = NORVEGIA, spettacolare, dal clima inclemente che non guarda in faccia a nessuno. Ricca di spunti e di cose uniche su cui vale la pena attardarsi. La Finlandia mi è piaciuta meno (non me ne vogliano gli amici finlandesi), più piatta, più monotona, meno accattivante. Forse la colpa è anche mia, che ho trasformato un grande stato in una semplice “trasferta verso casa”.
  4. Legato al punto 3. Esiste (anche se io non l’ho preso poiché scoperto troppo tardi) un treno che da Rovaniemi in una notte può portare voi e la vostra moto ad Elsinki in tutta comodità. Questo vi fa risparmiare quasi due giorni di viaggio su strade che come detto di divertente non hanno molto. Intendiamoci la regione dei laghi finlandese è spettacolare…ma visto uno..due….tre…beh a voi le conclusioni.  Tornando al treno il mio suggerimento è di metterlo in preventivo per il rientro per spendere i 2 giorni di viaggio guadagnanti magari in Norvegia, tanto per fare un esempio, per uscire in barca ad vedere le balene 
  5. Un altro giorno di viaggio può essere guadagnato prendendo il traghetto che da Elsinki porta a Rostok, in Germania. Un taglio notevole.
  6. Dovendo prevedere trasferte di almeno 400 km al giorno avere 3 giorni in più da spendere può considerarsi un vantaggio notevole.
  7. Limiti di velocità (bassi). Vanno rispettati tassativamente. Autovelox fissi e mobili non perdonano. E non pensate di non pagare solo perché siete “stranieri”, nei paesi scandinavi non attacca. Il pagamento è immediato, e se riuscite a farvi mandare la multa a casa, questa raddoppierà ad ogni scadenza non pagata. E vi assicuro che non c’è scampo. Armatevi di pazienza perché la velocità più alta consentita è 90 km/h ma in questi tutta la Norvegia è 80 km/h
  8. Limiti alcool e guida. Tolleranza zero. Se bevi anche solo una birra piccola non puoi guidare. Anche qui inflessibilità totale.
  9. Clima. Mentre la Finlandia e la Svezia sono un po’ più protette dai monti, la Norvegia è esposta agli strali del clima atlantico. Le condizioni meteo mutano di continuo ed in maniera repentina. Potrebbe fare molto freddo anche ad agosto.
  10. Abbigliamento. Niente improvvisazioni. Serve un completo versatile, caldo all’occorrenza ed impermeabile. A tal proposito consiglio completi e tute da turismo con membrana impermeabile (ad esempio spidi da noi provato). Il clima cambia tanto in fretta che la classica tuta antipioggia potrebbe rivelarsi scomoda in un togli/metti che in alcune giornate potrebbe essere continuo. Lo stesso dicasi per guanti (portare un paio invernali) e stivali.  Jeans e scarpe da tennis sono da dimenticare durante la guida.
  11. Abbigliamento bis. Inutile portarsi una montagna di roba, visto che i giorni sono tanti e lo spazio è poco. Quasi tutti i campeggi sono dotati di lavatrici ed asciugatrici. Fare il bucato quindi non sarà un problema.
  12. Alloggio. Ho escluso a priori la tenda,  e alla luce di certe notti di vento e pioggia non è stata una cattiva scelta. Moltissimi campeggi dispongono di casette (hytte) che possono essere affittate anche per una sola notte. Sono però sprovviste di biancheria quindi vanno comunque portati un sacco a pelo e asciugamani (consiglio gli accappatoi salva spazio). Ho alloggiato spesso e volentieri anche in hotel, li dipende un po’ dal budget. Un’altra alternativa possibile sono le case dei pescatori (riconvertite ad alloggi per turisti), soprattutto nella parte nord del paese. Tenete presente che gli uffici del turismo norvegesi sono efficientissimi, e possono prenotarvi direttamente una stanza d’albergo anche a centinaia di km di distanza. Questa opzione non è da sottovalutare soprattutto nei giorni particolarmente piovosi quando volete avere la certezza di una meta calda con doccia pronta.
  13. Costo della vita. Caro. Non si può definire altrimenti. Per fare un esempio, nel 2006, al fast food, hamburger e coca…. 13/14 euro. Di pari passo alloggi e ristoranti.
  14. Mangiare. Diciamo che la dieta non è esattamente ligth. Soprattutto in Norvegia si cena molto presto, e le colazioni sono incredibilmente abbondanti. Con un po’ di abitudine si possono quindi fare solo 2 pasti al giorno. Al limite con uno spuntino voltante come “intramezzo”, ma vi accorgerete che non serve. Salmone e Renna cotti in mille modi la fanno da padrone. Il vino è carissimo quindi scordatevelo. La birra è molto buona.
  15. Sole di mezzanotte. E’ visibile sino alla fine di luglio, non oltre. Dicono che luglio sia anche il mese meno piovoso.
  16. Lingua. L’inglese è parlato da tutti. Peccato che il sottoscritto ne sappia 3 parole.
  17. Strade. La Norvegia viene attraversata spesso di fretta, in realtà meriterebbe molta più attenzione poiché ci sono molte strade da moto pressoché sconosciute visto che sono al di fuori della “GRANDE RISALITA” verso il mitico capo. Documentatevi bene prima di partire e magari sfruttate i giorni in più che vi ho fatto guadagnare con i consigli n.4 e 5. Se avete tempo avventuratevi sulla atlantic road, lasciando perdere per un tratto la più veloce artic Road.
  18. Da vedere. Impossibile fare un riassunto stringato; su tutto Bergen e il suo mercato del pesce. La roccia del Preikestolen, il Lysefjor, il Geirangerfjord (minicrociera da Hellesylt a Geiranger) assolutamente imperdibile).  Rovaniemi…bah fermatevi tanto per dire di essere stati a casa di Babbo Natale. Non fatevi sfuggire il whalewatcing con partenza dalle isole Vesteralen (per la precisione da Andenes)
  19. Road Book e guide. Ho usato cartine Michelin, guide lonley planet, navigatore Garmin (pressoché inutile viste le chiarissime indicazioni stradali)
  20. Pedaggi. Le moto in Norvegia non pagano alcun pedaggio e le tariffe dei traghetti sono agevolate per le due ruote. Norvegesi Santi subito
  21. Traghetti. I principali li ho prenotati anche durante il viaggio su www.aferry.it . I traghetti interni, salvo rare eccezioni, hanno corse frequenti e raramente si aspetta più di mezz’ora. Ah…spesso il biglietto si fa a bordo, andando a cercare il bigliettaio (la figura del controllore credo non esista)  che altrimenti NON ti viene a cercare… viva l’onestà. Attenzione però, più a nord si sale e più le tratte sono lunghe è sempre meglio sincerarsi degli orari. 
  22. Ciliegie. Lungo la strada potreste imbattervi in piccoli tavoli non custoditi con tanti cestini di ciliegie. Potete prenderne uno lasciando il corrispettivo del prezzo in una piccola cassettina, aperta, incustodita, spesso trasparente… uguale al nostro bel paese no?
  23. Contattate per tempo l'ente turismo norvegese , vi invieranno moltissimo materiale su cui pianificare a fondo il viaggio, oltre ad una "card" che da diritto a molti sconti ed agevolazioni nei campeggi.
  24. Benzina. Non esistono problemi di rifornimento. Calcolate però le autonomie nell'attraversare i massici montuosi o le zone più "deserte".
  25. Niente paura. Nonostante i 24 punti di cui sopra il viaggio si rivelerà emozionante, dai panorami mozzafiato e dal significato simbolico incredibilmente coinvolgente e romantico in senso ampio. Capo Nord è solo la meta. Non trascurate il viaggio. Questo è la vera libidine.

E come spesso torno a ripetere, ogni tanto chiudete la cartina e "lasciatevi perdere" Risatona

 

Fagna

 

 

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