Categoria: Turismo

no...mah prima ancora di leggere avete zoomato sulla foto di copertina? sul quel puntino nero sulla strada nell'immensità di tutto il resto???

Vi siete mai trovati nella situazione di dover scrivere o descrive qualcosa (o qualcuno) di talmente bello, straordinario e affascinante da non trovare le parole per farlo?

nuova zelanda

Ecco questo potrebbe essere uno di quei casi. E mi rendo conto che il titolo suona un po’ come i soliti “10 motivi per…”, ma credetemi in realtà non è così per il semplice fatto che i motivi potrebbero essere 10, 100 millemile tendente ad infinito…insomma non c’è un’unica vera ragione fondamentale per visitare la Nuova Zelanda, se non forse il fatto che è un paese unico al mondo sotto molti aspetti senza trascurare quello motociclistico. Già, ma perché quindi andare in Nuova Zelanda in moto?? Una risposta immediata può essere ricercata nel nostro essere motociclisti e nell’indiscutibile e non negoziabile fatto che chi va in moto è convinto che ogni cosa sia più bella se osservata impugnando un manubrio. E non posso che confermare questa teoria anche se un filino autoreferenziale.

New Zealand

Immaginiamoci quindi un paese che è oggettivamente stupendo visto dagli occhi estasiati di chi lo attraversa a cavallo di una moto. Ecco “attraversare” è il verbo giusto, non è da oggi infatti che dico che in moto il “mondo” lo attraversi con tutto quello che ne consegue; noi europei siamo abituati ad associare il detto “4 seasons in one day” alla Scozia, per descrivere un clima decisamente mutevole anche nel volgere di pochissimo tempo. Questo detto lo si applica, a volte un po’ ampliato, anche alla Nuova Zelanda, che più ancora della Scozia o in generale dell’isola britannica, è esposta a tutti gli elementi che il mar di Tasmania da un lato e l'Oceano Pacifico dall’altro possono mettere in gioco. E dopo questo (terzo) viaggio 2024 ci sentiamo di confermarlo ancora di più, la terra dei Maori sa offrire colori inimmaginabili con il sole e l’azzurrissimo cielo terso, così come sa fare sul serio quando volge al brutto.

nuova zelanda

Se stai pensando che questa probabilità di meteo avverso vada ascritta nella sezione “perché no” ti correggo subito; una stellata incredibile dopo la pioggia o uno squarcio di azzurro carico mentre le nuvole si diradano qui ha tutto un altro sapore. Non fosse altro che per la tonalità di colore che tinge il cielo neozelandese talmente intenso che sembra uscito dalla tavolozza di un pittore più che da un elemento naturale.

 


E restando sui colori un altro “perché” cui rispondere con entusiasmo sono le tonalità dell'acqua, sia essa di lago, di fiume o di mare. Colori che sembrano dipinti dalla mente gioiosa di un bambino che spesso ti accompagnano per Km, poiché tante, tantissime strade sono litoranee sul mare o a bordo lago senza contare gli innumerevoli fiumi, torrenti, torrentelli e chi più ne ha più ne metta. E se non bastasse il colore non è difficile imbattersi in uno specchio d’acqua che letteralmente tiene fede al suo nome riflettendo perfettamente, o quasi, i monti o semplicemente la natura circostante che vi sia affaccia.

new zealand nuova zelanda

Divertente e caratterizzante il fatto che per attraversare questa moltitudine di corsi d’acqua, in un paese modernissimo e con strade stupende, siano stati realizzati quasi esclusivamente ponti mono corsia a senso unico alternato. Che detto così sembra un enorme scocciatura ma che invece dopo il primo approccio ti permettono di apprezzare ancor di più le unicità, non fosse altro che per il fatto che devi rallentare e guardati bene in giro.
Le strade sembrano tutte pensate e disegnate da un motociclista: panorami, curve, fondo perfetto. E sarebbe troppo facile riferirsi solo alle strade costiere, che per altro in alcuni punti (ad esempio la West Coast) sono talmente belle da essere commoventi. No, non solo quelle, ma persino una paciosa strada tra i colli sa trasformarsi curva dopo curva in un tracciato unico, da guidare in relax, o da scannare come non mai, a patto di non superare i limiti di velocità, poiché contrariamente all’italico paese, la polizia neozelandese scherza poco; E pensate non ci sono postazioni autovelox fisse (se non in rarissimi casi) o postazioni mobili a trabocchetto, o almeno io in 3 viaggi e almeno 12000 km non ne ho mai viste. In Nuova Zelanda tutto o quasi si basa sul rispetto delle regole anche quelle del codice della strada. Ciò non vuol dire che sia una paese “coglions free” ci mancherebbe, ma c’è molto rispetto…delle regole e verso gli altri; pensate... NON ho visto una sola persona alla guida con in mano il telefonino…mai! questo lo reputo un incredibile successo per l’educazione stradale e in generale per il rispetto verso tutti gli altri utenti della strada.

new zealand

Ma i motivi per organizzare un viaggio qui non sono mica finiti, semmai l’esatto contrario, compreso il fatto che per vedere cosa uniche e stupende non devi abbandonare la moto e camminare per km, molte bellezze naturali le puoi letteralmente scoprire da bordo strada o quasi. Chiaro che chi fa trekking e cammina per ore può vedere panorami ancora più incredibili, ma qui io sto parlando del godimento del motociclista che guida e senza troppi sbattimenti puoi imprimere nella sua memoria panorami indimenticabili senza a necessariamente dover togliere il casco. Dai su pensiamoci bene, quante volte siamo in giro con la nostra moto e rinunciamo ad andare vedere quella cascata o quel particolare punto panoramico solo per il fatto che si dovrebbe camminare un po’ con addosso stivali, giacca e portando il casco in mano? vuoi mettere con “l’ozio” di avere tutto lì a bordo strada o quasi?



Tra l’altro qui la passione per i motori è alta, in alcune città altissima…soprattutto per le due ruote. Pensiamo ad Invercargill che ha dato i natali a Burt Munro e che ancora oggi ospita l’omonimo “Challenge” una settimana di gare, manifestazioni e concentrazione di motociclisti da tutto il paese e non solo. Oppure pensiamo a Christchurch, città da dove il mai dimenticato Jhon Britten costruì una moto che ancora oggi appare stupenda e rivoluzionaria nella sua unicità.  Credo poi che solo qui nella “terra di mezzo”, sempre ad Invercargill, si possa visitare un museo con la più alta concentrazione di moto d’epoca mai vista e sto parlando del Classic Motorcycle Mecca. Non ci si crede…moto d’epoca in numero, varietà di marca e di anno di produzione in una quantità così alta concentrate in un posto solo.

Il popolo neozelandese, i “Kiwis” come si sono autobattezzati, è estremamente friendly, nonostante parlino, un inglese quasi impossibile, sono sempre pronti a capire se serve un aiuto, un supporto anche se sei solo fermo a consultare la cartina stradale. Se sei in moto poi l’approccio alla chiacchiera è ancora più facile, figurarsi quando gli dici che provieni “dall’altra parte del mondo” e scatta subito uno spontaneo <<wow, I love Italy>>! E pensare che la mia risposta immediata è di amore incondizionato verso la loro “New Zealand”.

Inutile dire che se vai cercando “storia” e “monumenti” nell’accezione stretta cui siamo abituati noi Italiani, beh qui ne trovi davvero poca, è un paese che gli europei hanno scoperto alla fine del 1700 e chi lo abitava prima, ovvero i popoli “Maori” (anche se troppo generico) hanno lasciato si tracce della loro storia, ma ben poco di costruito a livello architettonico, per esempio.  Qui si viene per i paesaggi da favola (l’ho già scritto almeno 5 volte??) e per la natura, che resta comunque sorprendente e selvaggia come mai ti aspetteresti. La foresta pluviale convive con le conifere, i ghiacciai si trovano a poca distanza dal mare, i laghi sono a volte tanto estesi da sembrare il mare e quest’ultimo beh…la bruma che si alza dal tribolato mar di Tasmania ti porta al naso profumi, sensazioni e vibrazioni davvero positive. Sei lì, in sella ad una moto, che guidi ad un passo dalle onde impetuose con il casco che si riempie di bellezza colta dagli occhi e evidenziata ancora di più da profumi che si mischiano e cambiano ad ogni passo. Qui è la natura la padrona, e non è un caso se la Nuova Zelanda è stata il set di Film e spot pubblicitari…pensate, anche quello della famosissima mucca viola…svizzera.

 

PERCHE’ ANDARCI SOLI E PERCHE’ IN TOUR ORGANIZATO

Organizzare un viaggio in New Zealand non è per nulla difficile: è un paese in tutto e per tutto occidentale, vicinissimo alle nostre abitudini, con una ampissima offerta di alloggi, ristoranti e attrazioni per ogni tipo di turista, compreso appunto il motociclista; con un minimo di organizzazione, una buona guida in mano, e una cartina geografica viaggiare attraverso la North Island e la South Island non è per nulla difficile. Ma attenzione in alcuni periodi dell’anno, nelle zone più turistiche trovi il tutto esaurito.

C’è anche una buona offerta di moto noleggi. Alla fine anche la mia prima volta in NZ è stata così, da “faccio tutto da solo”. Però c’è un bel “perché” anche nel partecipare ad un tour organizzato, magari con Guida o Tour leader che dir si voglia, Italiano, che è la formula applicata nel viaggio fatto nel 2019 (link qui)  e in questo del 2024 (le tappe link qui). Viaggiare appoggiato dalla logistica di un Tour operator ti permette di godere del massimo relax, senza preoccupazioni, con servizio tempestivo in caso di problemi alla moto e soprattutto guidato da chi può farti scoprire angoli segreti o posti particolari che magari non stanno scritti in nessuna guida, nemmeno la più famosa. L’amicizia che ci lega ormai da anni ai ragazzi di Paradise Motorcycles Tour ci permette di offrire chi viene con noi un’esperienza unica, cucita su misura per motociclisti esigenti che vogliono pensare solo a guidare. E a guidare moto BMW pressoché nuove o quasi, equipaggiate con accessori originali come le 5 GS 1250 triple Black che avevamo quest'anno oltre ad una RT 1250.  SE ci torniamo vuoi venire con noi…????

 

Ricapitolando perché si:

Natura incontaminata da scoprire dietro ad ogni curva

Strade perfette e spesso deserte

Gente amichevole

Panorami unici

Colori, profumi, flora, fauna che puoi trovare solo qui (e non è una frase fatta)

Grande passione per i motori

Rispetto ed educazione stradale

Ecco i Perchè no:

1

2

3

4

Come dite? non c’è scritto nulla? esatto…non può esistere un perché no a visitare la Nuova Zelanda e ammirarla da dietro un manubrio. Proprio non esiste. Come dite? eh ma ci vogliono 30 ore di viaggio…eh ma se non porto la mia moto non mi diverto…eh ma tanto sarà come l’Italia. Tutte cazzate.
Volete sapere l'unico “perché no?” è che il viaggio è mediamente poco economico, anche cercando di risparmiare al massimo il solo volo aereo pesa un bel po’ a livello di bilancio... ma non lo reputo un perché…lo reputo un limite, aimè dettato dalle possibilità economiche che ognuno di noi può mettere in campo.

Appuntamento al 2025. Vieni con noi? ...mmm perché no?

 

Tour Operator Moto e logistica : Paradise Motorcycle Tours (click qui)

Abbigliamento del Viaggio: Giacca Clover Crossover 4, Pantaloni Clover GTS - 4, Casco Caberg Levo-x, Stivali TCX clima surround, Guanti Clover

 

Le foto di questo articolo sono solo una minima parte del materiale che abbiamo portato a casa e che pian piano vi faremo vedere sui social e in altri articoli.

 

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