Toscana in Moto
Categoria: Turismo

A volte bisogna tornare ad essere genuini, abbandonando gli articoli di turismo forse fon troppo patinati e schematici.

Ci sono viaggi organizzati quasi all’ultimo, dove un po’ si improvvisa e un po’ no, un viaggio da motociclisti normali ed è proprio questo che vi voglio raccontare. In primis la congiunzione astrale, dopo sei anni di figlianza, di pensare ad un fine settimana in moto con tua moglie, che non facendo tanti km appunto da sei anni almeno, necessitava di un mezzo all’altezza, così, con la complicità di BMW Italia il "ferro" per la fuga romantica è stato subito disponibile, un salotto viaggiante che risponde al nome di R 1250 RT, Triple Black per altro.


La meta in realtà in origine erano i canyon del Verdon ma partendo da Milano in due giorni scarsi era davvero una mazzata, non impossibile ma sicuramente pesante e non era questo l’obbiettivo condiviso.

Così mi viene in mente la Toscana immaginando che alle soglie dell’ottobre meno autunnale di sempre, fosse meno incasinata. Si ma Toscana dove? Per che strade? Qui mi sono venuti in aiuto l’uomo e la macchina, dove quest’ultima è la “Motomappa” (link qui) e l’uomo è il suo ideatore, anima furibonda del viaggiare in moto,  il “Kiddo” grande Motociclista (la M maiuscola è voluta) prima ancora che grande amico di aMotoMio.

Così il Kiddo, rinfacciandomelo naturalmente con il suo tipico temperamento toscano mi ha creato una traccia gpx da leccarsi i baffi nella Toscana quella vera fatta di luoghi noti a tutto il mondo e strade figosissime note solo…al Kiddo. Scherzi a parte una due giorni di grande motociclismo che va raccontato con ordine.

Intanto va detto che il miraggio del “meno incasinato” era appunto tale e lo si è scoperto bevendo un caffè in un locale davvero carinissimo dove però la proprietaria rimbalzava chiunque chiamasse per prenotare un tavolo per il pranzo dicendo “mi spiace, qui c’è il mondo…qui c’è l’Eroica”. Ecco fatto nel giro di poche curve siamo stati proiettati nel casino festante della manifestazione con strade chiuse, navigatore impazzito (..tacci sua!) e un sacco di “eroici” che spuntavano da ogni curva. Tralasciato questo piccolo ritardo devo ammettere che le strade del Chianti hanno sempre molto da dire, come per altro i “Pici con le Briciole” mangiati a pranzo.

Scendendo verso Siena non si può pensare di tralasciare lo spettacolo delle crete senesi, che sanno vestirsi di colori diversi in ogni stagione, peccato non ci fossero ancora conclamate le tinte autunnali.

Un sosta a Pienza è stata d’obbligo poiché il mio animo da Architetto non può resistere alla perfetta prospettiva della piazza del Duomo che vista sui libri sembra immensa e lo stupore vero sta nello scoprire che non lo è affatto. La cittadella toscana esempio di storia e architettura a volte è conosciuta, purtroppo dico io, per alcune scene da film tra cui quella in cui il “Gladiatorore” accarezza il grano; ma il tempo e tiranno e decidiamo di lasciare Russel Crowe alle sue carezze per cercare di rallentare le lancette dell'orologio nel goderci la strada dei cipressi di Monticchiello davvero unica e imperdibile.

E’ tempo di pensare alla notte di puntare giù verso il Monte Amiata, adornato di paesaggi spettacolari, ma di strada a volte molto mal messe, meno male che la nostra poltrona viaggiate ha aiutato le nostre stanche vertebre.

L’hotel è un trionfo di tutto l’immaginabile per un motociclista. Intanto Motociclisti sono anche i gestori, che hanno preparato anche una piccola guida degli itinerari da moto intono all’Amiata che mi regalano volentieri. La zona è tranquilla e il parcheggio è comodo, si mangia da cinema e si è accolti come amici di sempre. Che figata.

Dopo una cena coi controfiocchi (i funghi fritti son da volar via…) e un meritato riposo ci rimettiamo in sella di buon ora. Il programma prevedeva di scendere fino a Pitigliano, ma decidiamo di rientrare un po’ visto che a casa ci aspettano con ansia.

Non ci facciamo mancare curve e contro curve, prima “costeggiando” l’Amiata poi su su di nuovo verso il Senese, poco tempo per scattare foto, ci godiamo la strada alternando estasi per i panorami ad imprecazioni per alcuni tratti d’asfalto soprattutto nella prima parte del giro. Sfioriamo anche la famosa basilica di San Galgano che abbiamo visitato con la famiglia al completo di recente, l'idea di fermaci ci accarezza ma basta un colpo d'occhio al parcheggio stracolmo di auto per girare la manetta del gas ed allontanarci velocemente.

E siccome non si può lasciare la Toscana senza una merenda degna di tale nome, il desiderio viene esaudito, quasi per magia, prima di buttarci nella superstrada verso Firenze. Ci mettiamo in autostrada presto, prestissimo giocandoci di fatto il pomeriggio, ma appagati di questa fuga in cui tutti i sensi sono stati soddisfatti, ma si sa..la Toscana è una garanzia. Alla fine 1.050 km che sono volati in un lampo.

Un enorme grazie a Cristina instancabile viaggiatrice

DORMIRE
Albergo LE MACINAIE – loc. Prato delle Macinaie, Castel del Piano (GR) – Monte Amiata
www.lemacinaie.it – 0564/959001
Come già detto poco sopra camere davvero di Livello e ristorante top. I gestori sono motociclisti ma organizzano un botto di attività, dell’e-bike, al trekking al percorso avventura etc, ideale per il motocilista solitario che con famiglia al seguito. Peccato non aver avuto tempo di provare l’area Relax-Benessere

MANGIARE
Bar Osteria della Pievina – Str. Della Pievina 9/b Asciano. Piccolo ristorantino quasi nascosto ma che merita una sosta.

Bottega Palagi – Capannino della Suvera (Si) www.bottegapalagi.it – entri e non sai cosa scegliere da tanto ti si riempino gli occhi e ti sale l’acquolina, altro che merenda..taglieri da urlo e quanto si possa desiderare e assaggiare. Occhio che è un po’ nascosto, devi far ballere l’occhio ben bene prima dell’incrocio.

LA MOTO
La BMW R 1250 RT non ha bisogno di presentazioni. Nata per fare turismo lo sa fare al meglio offrendo comodità, comfort di marcia ed una agilità notevole nonostante la mole che è molto apprezzabile tra le curve. Ci ha fatto digerire i lunghi trasferimenti autostradali senza troppo patire oltre  sorbirsi gran parte delle buche di alcuni tratti di strade secondarie. Insomma un viaggio in prima classe.

LE TRACCE GPX
Se qualcuno volesse ripercorrere i nostri passi può riscostruire il viaggio con i waypoint Motomappa oppure per i più pigri ecco le tracce GPX ma che sono costruite "unendo i puntini" appunto proposti da Motomappa

Giorno 1 (click per download)

Giorno 2 (click per download)

 

 

 

 

 

 

 



GALLERY

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