Freedom R.E.public
Categoria: Turismo

Benvenuti nella Freedom R.E. public, quella da noi inventata sinonimo di libertà in sella.


Tra tutte le chiacchere da bar quella che preferisco in assoluto riguarda la potenza delle moto (meno di 120 cv non sei nessuno), la cilindrata delle stesse (minimo 1000 cc o non sei nessuno) e sul gradino più alto del podio svetta il concetto che NON si può viaggiare con una moto di piccola cilindrata.

Certo forse andrebbe definiti meglio il concetto di “viaggio” per molteplici fattori, ma sono personalmente convinto che con passione e con voglia si vada ovunque con “qualunque moto”.

Sviscerato il fatto che vi vogliamo parlare di “piccole cilindrate”, in questa sede il concetto di “qualunque” è assolutamente fuori luogo, perché abbiamo fortemente voluto macinare km in una giornata utilizzando delle Royal Enfield, due per la precisione per un totale di 700 cc, ovvero la Royal Enfield HNTR 350 e la Classic 350.

Royal Enfiled 350 cc

PARAGONI IRRIVERENTI?

Paragonarci a viaggiatori che con moto simili hanno affrontato viaggi avventura nel mondo e magari in particolare in famose regioni dell’India ci sembra irriverente, ma volevamo provare noi stessi il piacere di viaggiare ad un ritmo diverso, che i detrattori chiameranno subito “troppo lento” e che invece noi abbiamo ribattezzato “godevole” anzi “davvero godevole”. E per capire se davvero il viaggio “godevole” meno “tirato” del solito sortisse i suoi effetti abbiamo portato le due Royal Enfield su strade da noi conosciutissime, che frequentiamo da decenni; frequentazione facilitata da una certa vicinanza geografica.

royal enfield 350

Tralasciando il fatto che mentre continuo a scrivere penso alla frase precedente e alla parola “decenni” che mi fanno sentire decisamente “agèe”, le suddette strade sono quelle del lago Maggiore e per la precisione il giro completo del lago. Tanto per dare una “dimensione” al viaggi dall’arrivo alla partenza abbiamo percorso circa 300 Km, frenati anche da una specie di “monsone” che per fortuna ci ha colto nel suo margine rovinandoci la festa solo per pochi Km.

 

La critica che subito si può muovere è che un giorno in sella non è un viaggio, potremmo aprire un dibattito, dimostrando che anche con 350 cc e una manciata di cavalli si possono tenere percorrenze giornaliere molto alte senza troppa fatica, anche fisica. Teniamo poi conto che noi oltre al suddetto “nubifragio” siamo stati rallentati anche da esigenze fotografiche e di video, altrimenti i km in giornata potevamo anche essere più di 400.

in viaggio con 350 cc

COSE MAI VISTE

Sottotitolo “il piacere dell’andare”, ovvero quando il viaggio è la meta stessa. Le monocilindriche Indiane ci hanno accompagnato con il loro borbottio educato, belle paciose per tutto il tragitto regalandoci una guida piacevole, senza stress lontana anni luce dal lampeggiare rabbioso degli smanettoni del ginocchio a terra. Per carità chi non ha peccato scagli la prima pietra ed io sarei il primo lanciatore, ma ci siamo resi conto che è proprio un mondo diverso. E lo è talmente tanto che abbiamo notato cose e particolari mai colte prima in strade, come dicevo conosciute da decenni. E questo non è sinonimo di lentezza, ma semmai di rilassatezza, dell’andare col sorriso sornione di chi si gode il viaggio fino all’ultima goccia e sarebbe facile fare anche del sarcasmo visto la pioggia presa. Così spunta una villa Liberty da dietro la folta vegetazione di cui la mia memoria non conservava traccia, uno scorcio di lago da un piccolo slargo delle strada dove non ci eravamo mai fermati, un caffè preso in assoluto relax senza la brama di ripartire a cannone.

in viaggio con 350 cc

Ecco anche questo è l’essenza del viaggio. Il lago maggiore merita di più di una smanettata, merita la nostra attenzione di viaggiatori in tutte le sue sfumature, dalle ville, ai parchi alle isole Borromee, insomma un turismo che dovrebbe essere slow e che invece troppe volte è very fast per la felicità degli autovelox e di chi li gestisce, con relativi mugugni del “motociclista” quando gli arriva a casa il verbale. Non sto dicendo che con una Classic 350 o con sua sorella HNTR 350 non si possa prendere un verbale, basta poco anche con queste moto, ma lo schema mentale è diverso anche a livello di rispetto degli altri utenti sulla strada.

LE MOTO

Royal Enfield sta scommettendo molto sulle piccole cilindrate anche nell’ostica terra italica e i dati di vendita sembrano dare ragione al Brand Indiano. Ho già più volte definito la Classic 350 come LA motocicletta: un bel motore in evidenza, forme che più classiche non si può, semplicità ed efficacia. La HNTR 350, che all’inizio si chiamava Hunter poi mi sono distratto una attimo e si è passati ad una sorta di codice fiscale, rappresenta il nuovo corso di R.E. con forme sempre essenziali, ma più moderne. Stesso motore quindi, stessa anima, aspetti decisamente diversi. Abbiamo scelto questa coppia anche per questo per il confronto tra due diversi stili, basati sullo stesso cuore pulsante.

in viaggio con royal enfield 350

Stile e finiture di livello, ma economia sia nell’acquisto che di esercizio. Il dato più evidente sta nei consumi, il monocilindrico corsa lunga permette di percorrere anche 30 km/litro e visti i prezzi della benzina di questi tempi anche questo incide sul budget di un viaggio. Su entrambe le moto c’è l’essenziale per divertirsi, con l’ABS che rappresenta l’unica concessione all’elettronica per assisterci in frenata e con le strade allagate dalla pioggia battente posso tranquillamente affermare che è servito.

Si viaggia comodi su entrambe le moto, col busto leggermente più in avanti sulla HNTR che invece resta perfettamente eretto sulla Classic. Su quest’ultima la strumentazione è più coinvolgente rispetto alla modernità della “Hunter” che denuncia da questo lato minore personalità; personalità che invece dimostra lato design e grafiche.

hunter 350 

Per entrambe doppio ammortizzatore al posteriore che tende a copiare un po’e asperità della strada senza penalizzare troppo il comfort di guida a patto che il fondo non sia veramente bombardato. La frenata è buona con un attacco non troppo aggressivo, soprattutto per la Classic dove in caso di necessità si deve forzare un po’ di più sulla leva dell’anteriore. Leggere e di dimensione ridotta si destreggiano bene anche sul misto stretto, ma soprattutto sono facilissime da manovrare da fermo anche negli spazi più stretti o nelle fasi di parcheggio. L’altezza delle selle da terra consente un buon appoggio dei piedi ma non penalizzano l’abitabilità dei piloti all’“altezza Flap” (183 cm)  che ha guidato la Classic.

Non c’è viaggio che si rispetti se non ci si organizza con un po’ di bagaglio, per questo abbiamo caricato la Classic 350 con delle borse laterali di Befast by Motoabbigliamento.it che complici i telaietti laterali presenti sulla moto sono state perfette per lo scopo consentendoci di caricare tutto il necessario, compreso un cambio completo per entrambi i piloti (prevenire è meglio che restare nel caso bagnati) nonostante le preziosissime tute antipioggia indossate al momento giusto, oltre naturalmente a materiale per foto e video. Ma di queste borse vi parleremo in un articolo dedicato.

CHE BELLA GIORNATA

Nonostante le imprecazioni per il grosso temporale che ci ha parzialmente sfiorati è stata una giornata di Motociclismo con la M maiuscola davvero. Saremmo andati avanti per ore a guidare in relax accompagnati solo dal borbottio dei mono indiani, così solo per il gusto di andare, senza troppo mal di chiappe, senza menate, ma soprattutto senza chiacchiera da bar…Ah, anche senza troppa benzina visto che abbiamo fatto tutto con un pieno.

La moto si sceglie di pancia si sa, e deve regalare le emozioni che ognuno di noi va cercando, siano esse di adrenalina pura o di semplice vento in faccia, e se si critica un motociclista perché guida una moto “piccola” si commette un grande errore…come fate a sapere che quello non è il suo angolo di pura e semplice felicità???

Trovate le nostre prove specifiche delle moto qui:
Royal Enfield Classic 350 (click)
Royal Enfield HNTR 350  (click)

Abbiamo utilizzato pescando dal catalogo di Motoabbigliamento.it:

FAGNA: Casco Jet  BEFAST Rapid Connect III – Giacca BEFAST FREELIFE CE – Jeans BEFAST JARVIS CE – Guanti BEFAST RERUN CE

FLAP: Casco Jet  BEFAST Rapid Connect III – Giacca CARBURO MIZAR CE – Jeans CARBURO TORIN CE – Guanti BEFAST DYNAMO AIR CE

 

 

 

 

 

 



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