Ce lo immaginiamo con una aderente tutina con una vistosa “F” sul petto, nella mano destra un flessibile.
Lo immaginiamo al tramonto in quel chiaro scuro che rende tremendamente romantica qualunque cosa, figuriamoci le imprese di quello che in pochi mesi è diventato un vero idolo dei social.
Un Supereroe solitario che in un attimo con il suo attrezzo pratica un preciso, netto, taglio alla base del palo che sostiene il famigerato autovelox facendolo rovinare a terra.
Ben otto gli autovelox abbattuti in meno di otto mesi sempre in Veneto e più nel dettaglio nella provincia di Rovigo.
Un Supereroe davvero? Secondo chi scrive, seppur sotto sotto in qualche modo stimandolo, no!
Possiamo concordare con la protesta nei confronti di strumenti usati, più che per la sicurezza, spesso per fini prettamente economici per rimpinguare le casse delle sempre più in crisi amministrazioni locali, ma non possiamo condividerne il modo.
Si tratta pur sempre di danneggiamento, di atto criminale, insomma di soldi che alla fine poi di nuovo andranno a gravare sulla comunità, insomma su tutti noi.
Ripeto fa gioire a caldo il sapore della vendetta verso ingiuste vessazioni, ma a mente fredda la cosa prende sfumature diverse.
Indubbiamente per arrivare a concepire tale incredibile creatura che immedesima i sogni proibiti di molti utenti della strada vuol dire che la misura è colma.
Gli occhi elettronici che ormai affollano le nostre pericolose strade con l’intento di garantire maggior sicurezza, a sostituire zelanti occhi umani pensanti, qualche volta diventano solo trappole dove non sempre in buona fede il migliore risultato è salvare il bilancio comunale.
Certo utili se ben utilizzati a punire i veri criminali della strada, ma quando li troviamo su strade a due corsie in mezzo al nulla con quell’incredibile limite dei 50 km/h forse istintivamente patteggiamo per FlexiMan.
Certo abbiamo strade pericolose, strade dissestate, ma è altrettanto vero che i limiti che troviamo nel nostro vagare in un tripudio di decine dai 30 ai 130 sparsi a caso con una fantasia incredibile in un arzigogolato alternarsi senza logica apparente.
Quando in punti particolari viene posizionato un Autovelox e in poco tempo questo miete centinaia di vittime il dubbio dell’intenzione viene e si concretizza con l’ira funesta che quasi sempre si esaurisce in un tripudio di elenco dei Santi e coloriti sfoghi nei social…poi però qualcuno evidentemente esagera e parte con il Flessibile.
E se il moderno arrogante sceriffo di Nottingham ha torto nemmeno il novello Robin Hood ha ragione.
Speriamo solo che questa forma di protesta possa sensibilizzare un migliore e più corretto utilizzo di questi strumenti e magari finalmente si riesca rimettere mano al codice della strada soprattutto per quanto riguarda la logica e la distribuzione dei limiti di velocità.
Se avverrà questo davvero FlexiMan avrà compiuto un gesto eroico!
Immagine trovata sul WEB, se qualcuno ritenesse di avere diritto può chiedere, scrivendo a
