motociclista stravaccato
Categoria: trafiletti

Sicurezza, un termine che con la moto fa proprio a cazzotti, in bilico sulle due ruote chi vogliamo convincere che c’è un modo sicuro per andare in moto?

Beh proprio sicuri magari no, diciamo plausibilmente con l’idea di tornare a casa tutto d’un pezzo, in buono stato di conservazione, è quello che ci aspettiamo tutti uscendo in moto, perché come è noto il giro più bello… è quello che devi fare domani!

Quante volte vi abbiamo consigliato di indossare le protezioni? E non parliamo di quelle che servono prima di ammucchiarvi nell’alberghetto romantico tra una tappa e l’altra, parliamo come sempre di giacca, paraschiena, guanti, ma anche jeans rinforzati per lo meno e scarpe come si deve, visto che il mercato offre ormai una quantità di ammennicoli fighetti, perché andare in giro come il motociclista stravaccato?

Poi viene da me Matteo “ah sai com’è, una caduta stupida e guarda...”. A parte il fatto che le cadute intelligenti non esistono, se no avremmo il filotto di gente sdraiata per strada, diverse parti del suo corpo parevano in avanzato stato di decomposizione, una grattugiata da asfalto di tutto rispetto. 

“Pirla!” è stato il mio primo parere tecnico. E poi l’ho lasciato replicare, perché ci potevano essere motivazioni intelligenti per andare in moto con le ciabatte: “eh ma faceva troppo caldo… eh ma ero in giro solo per una commissione…”. 

Parere finale? “Beh, peccato che alla sfiga non gliene frega un razzo”. Meditate!

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