La moto onesta
Esiste da sempre la moto onesta, non ha marchio, non ha tipologia, è semplicemente “onesta”.
Un po' come quando si chiede; " com'è la tua amica?"
" simpatica...."
Sappiamo già che sicuramente, a questo punto, che la donzella in questione avrà un sacco di ottime qualità, ma non spiccherà certo per la bellezza.
Ecco alla stessa stregua che la risposta alla domanda; “com’è quella moto” è “Onesta”.
Moto molto valide, con ottime caratteristiche di versatilità, un buon motore collaudato e indistruttibile, di solito anche vendute al prezzo giusto, Moto magari senza fronzoli, senza le ultime diavolerie elettroniche, magari con un'estremità un po' datata, ma che fanno splendidamente il loro sporco lavoro.
Moto che sono definite, in fondo bollate, dai più " moto oneste".
Come dire non è bellissima, ha un sacco di ottimi pregi, ma non la compro.
Non sto qua a fare nomi, la storia della moto è piena di modelli non capiti, modelli che in Italia vendono, o hanno venduto pochissimo, mentre oltralpe il successo è spesso stato diverso moto magari rivalutate molti anni dopo l’uscita dal listino.
Sarà che il motociclista Italiano guarda più all'estetica che alla sostanza, sarà che da noi l'uso della moto, non per tutti, è da vero motociclista, sarà che in fondo preferiamo apparire che essere, cavalcando moto splendide spesso scegliendole solo con il cuore, dimenticando che a volte un briciolo di ragione non guasterebbe, ma in fondo siamo fatti così.
Lasciamo convivere le splendide creature a due ruote con le colleghe "oneste", tutte, belle e brutte, saranno amate dai loro proprietari, perché in fondo il bello è soggettivo.
Il fatto che tutti mi dicano che son simpatico vorrà dire qualcosa?
Flap
