Ho sempre ammirato i grandi Campioni, per le loro indubbie capacità e i risultati che nelle loro carriere son riusciti a raggiungere.

Ma ancora di più li stimo quando questi riescono ad essere Campioni anche nella vita. Mi spiego: ci sono personaggi che ostentano le loro imprese, nulla in contrario s’intenda, si sentono superiori, ok nella loro disciplina lo sono, insomma mettono una barriera, più o meno visibile tra loro e la gente “Normale”, rimangono sempre un gradino sopra.

Poi ci sono quelli che nonostante ne abbiano a ragione la possibilità sono capaci di metterti a tuo agio, trattarti insomma alla pari, quelli che “non se la tirano.”

Ne conosco di Campioni così, non sono tantissimi, ma ci sono, sta a noi avere poi il giusto rispetto e quella adeguata riverenza per non essere a nostra volta molesti.
Tra questi c’è Franco Picco; non ho mai nascosto la mia ammirazione nei suoi confronti, mi capita spesso di incontrarlo negli eventi, sempre disponibile a due parole e qualche battuta come da buon Veneto.

Inutile descrivere le sue imprese passate e tantomeno le più significative attuali dove dimostra che si può essere Campioni anche quando gli anni superano abbondantemente le sei decine. 
Non ho nessun autografo suo, nemmeno un selfie, non perché lui me l’abbia negato, solo per la mia personale abitudine a non disturbare, una sorta di rispetto che riservo ai personaggi famosi che incontro, si lo so sono strano anche in questo.

Ma tornando a Franco lui è speciale, grande anche nella semplicità di un bicchiere condiviso o di una battuta spiritosa al ristoro, ti saluta, si ricorda di te senza fingere.

Così è stato anche all’edizione 2023 del Lessinia AdvenTour dove nel primo gruppo dei partenti ero schierato, indegnamente, con lui.
Vuoi mettere l’onore? L’emozione?

Certo il fatto che dopo 150 metri sia sparito all’orizzonte è un dettaglio, del resto è davvero un Campione anche in moto.

Ph. Filippo Pandin