La conquista del Ciglione
Categoria: trafiletti

Un nome “Ciglione”, attenti a non sbagliare la vocale, che rappresenta la storia del motocross italiano.


Già, una pista quella storica della Malpensa caratterizzata proprio da quel ciglione, quel terreno a strapiombo (Dizionario docet) che fa sì che la pista abbia delle ripide salite e altrettante discese mozzafiato.

Pendenze capaci di mettere soggezione a chi le affronta con un Moped, magari per la Red Bull Epic Rise, e assoluto terrore se lo stesso pilota si trova in sella a una moto vera.

Eccolo quindi al cospetto del Ciglione ancora una volta, non ci ha mai girato, ne ha sempre avuto paura per quelle discese, del resto sono la sua croce in quel fuoristrada che da poco pratica,

Paura che l’anno scorso l’ha fatto desistere durante il prologo dello Swank Rally di Sardegna 2021, la stessa che sta cercando di vincere un anno dopo nella stessa gara.

Gli amici lo rassicurano e lui stesso è convinto che l’occasione sia propizia, se non ci prova alla soglia dei sessant’anni quando potrà mai riuscirci?

Eppure il cuore batte forte, guarda e riguarda quella pista che non conosce, in realtà non è mai entrato in una pista da motocross vera, mentre il sole comincia a tramontare.

Il buio avanza e il prologo in notturna è quello che deve affrontare. È quasi deciso, ora o mai più.

Parte tra gli ultimi con quel numero 222 che lo fa sorridere, gli opposti che portano lo stesso numero, il Campione lo perdonerà per la sua lentezza.

5,4,3,2,1, VIA…

Il buio è rotto solo da quel fascio di luce che il faro protende in avanti; luce che nei dossi punta al cielo facendo scomparire tutto per un attimo. Le salite che le ruote aggrediscono portandolo in cima e le discese dove lasciar correre la moto con quel piedino sul freno “che non si sa mai”.

Un giro galleggiando su quella terra smossa che non conosce, che si muove sotto la moto come fosse viva, o forse è il contrario, guida cercando di non perdere il controllo della moto e delle emozioni.

Il cronometro scorre inesorabile, per lui basterebbe una clessidra, ma la sfida non è contro il tempo bensì con se stesso.

L’ultima discesa, la curva finale e finalmente la bandiera a scacchi… il Ciglione è conquistato!

Ph. Fotografica Sestriere

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