Follie anni ‘80
Categoria: trafiletti

Certo che mentre attraversavo Milano a bordo dello scooter di cortesia il pensiero degli anni ’80 era lontanissimo.


Per me quegli anni erano quelli delle 125 pepate, delle prime ipersportive, delle enduro monocilindriche che facevano sognare il deserto, insomma lo scooter era per noi la Vespa, il resto era noia.

Eppure nel traffico cittadino la piccola Honda 150 spingeva bene con quel variatore che voleva solo la rotazione della manopola del gas, niente frizione, nessuna marcia da sgranare, solo accelerare e frenare, il massimo per svicolare tra le sardomobili della circonvallazione milanese.

Qualche goccia il puro stile Fantozziano comincia  a cadere, ma lo scudo protegge permettendomi di mantenere asciutti gli abiti.

In effetti la praticità di tale mezzo nell’uso urbano sta confermando nell’uso la mia idea che è in linea con la diffusione di tali mezzi tanto bistrattati dal resto del mondo motociclistico.

Questa però è una divagazione e mentre penso questo ho già raggiunto la mia destinazione che per qualche ora mi vedrà impegnato nel mio lavoro di insegnante.

Non resta che poi riprendere il simpatico mezzo che prende vita e mi fa percorrere a ritroso il tragitto del mattino con quell’andare svicolante che continua a sorprendermi…
La sorpresa però diventa totale quando all’improvviso, a circa un chilometro dall’officina, l’Hondino si spegne, praticamente morto, probabilmente un guasto elettrico, che significa chiedere aiuto al buon Mario.

Ecco che il salvatore arriva a bordo di un altro scooter e dopo qualche tentativo decidiamo di tornare ai nostri vent’anni, alle vaccate che facevamo negli anni ’80, quelle fuorilegge, potenzialmente pericolose ma che qualche volta ci hanno salvato da scarpinate, per la miscela finita, per la candela bruciata, ecc.

“Dai attaccati al braccio che ti tiro” e così ridendo della nostra piccola follia nostalgica percorriamo affiancati quei mille metri dove mi aspetta la mia moto, quella vera.

Non si fa, non si dovrebbe fare, ma alla fine l’abbiamo fatto, non siamo dei Santi diciamocelo, e poi vuoi mettere un tuffo nel passato?

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