Cavalieri Mascherati
Categoria: trafiletti

Una volta si correva liberi, capelli al vento, con l’aria che scorreva veloce sulla faccia, protetti al massimo da un paio di occhiali da sole, quasi sempre Ray-Ban.


Ok, qualcuno anche allora non aveva i capelli e sfruttava l’aerodinamicità del cranio, qualcuno aveva gli occhiali da vista e quindi era avvantaggiato al sopraggiungere della sera e altri usavano già il casco, saggiamente, nonostante non fosse obbligatorio.

Sembra un tempo lontanissimo per i giovani d’oggi, ma alla fine son passati meno di quarant’anni da quel famoso 1 Agosto 1986 che ha cambiato il volto, o almeno l’ha coperto (Jet a parte) ai motociclisti.

Ecco che il casco, ma questo anche prima dell’obbligo, diventa oltre che dispositivo protettivo anche oggetto capace di nascondere, magari con l’aggiunta di una visiera scura, alla vista i lineamenti di chi lo indossa.

Criminalità a parte non un grosso problema per molti, diciamolo, anzi qualcuno col casco cuccava di più con quell’aria avventurosa e sportiva, anche se alla fine prima o poi l’elmo doveva esser tolto e solo le carte precedenti erano state ben giocate non si assisteva alla rapida fuga dell’illusa pulzella.

Però questa mascheratura che dava a noi sicurezza incuteva terrore a chi invece necessitava di poter riconoscere il viso di chi diventava un cliente.
Quante volte alle casse dei benzinai, nei negozi o in altri esercizi siamo stati invitati a togliere il casco per potere essere riconosciuti? Certo magari un fastidio in caso di rifornimento veloce quel toglie/metti, che magari gli occhiali complicano, ma del resto necessario.
Un’abitudine ormai che ci ha incuneato la giusta percezione che in determinati luoghi “a rischio” il viso deve essere scoperto.

Poi arriva all’improvviso il Covid19 e tra le tante rogne, problematiche e fastidi arrivano anche le mascherine e l’obbligo di indossarle sempre nei luoghi al chiuso…
Già anche in quelli in cui prima era previsto esattamente il contrario, un giusta norma di prevenzione, che va ad annullare un altrettanto logica regola sicurezza.

Eccoci quindi di nuovo mascherati a non essere riconosciuti per questa nuova incongruenza, poco male in effetti ma resta un piccolo motivo di sorriso.
Lo stesso che ci spunta improvviso sotto la mascherina quando qualcuno ci saluta e che noi non ricordiamo e/o di cui  non abbiamo memoria; la scusa: “Con la Mascherina non ti avevo riconosciuto” è una grande salvezza!

Ph. Roberto Serati Immagini

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