Il re è andato, viva il re. Se Valentino dovesse mai passare da questa pagina passerebbe il resto della giornata a massaggiarsi vigorosamente gli attributi, ma ovviamente si parla metaforicamente.
Ma mentre noi ci arrovelliamo in faccende da bar, reucci, principi, vassalli e valvassori, affilano le armi. La questione si chiude a fine anno, qualcuno si rammarica, tanti speravano in un altro anno su una Ducati per darsi pace almeno sui dubbi della moto, gli odiatori seriali dopo aver festeggiato sono già in fase depressiva a sfogliare l’album Panini per trovare qualcun altro per i post immancabili dell’anno prossimo.
Abbiamo vissuto un’epoca d’oro del motociclismo, questa è la verità, e ancora oggi anche i colleghi che lo detestano glielo riconoscono. Questi colleghi che si stanno lucidando le unghie per la sua uscita di scena, per il re che abdica. Qualcuno starà dicendo “ma che razzo dici? Arriva sempre in fondo!”. In realtà no, arriva sempre primo, ma in quella speciale classifica degli incassatori, perché non si muove foglia nel paddock se prima non passa da lui, specialmente quando si tratta di soldi, di sponsor. Parliamo di milioni.
Il ras del paddock ha mollato il bottino, gli avvoltoi che volteggiavano nel cielo caleranno per spartirsi finalmente la ciccia, mentre la Dorna nel timore che il filone d’oro si esaurisca ha spinto la mega operazione della squadra VR46 fino a farla nascere anche con un parto cesareo.
A noi restano immagini stupende, perché nelle vittorie e nelle sconfitte Valentino ha sempre espresso un motociclismo emotivo, che fosse nel bene o che fosse per alcuni nel male, che fossero i tifosi contro, perché solo i grandi campioni li hanno, che fossero i tifosi o semplici appassionati di motociclismo.
Valentino ci mancherà, forse ci manca già da un po’ di tempo, ma continuo ad essere dell’idea che ha fatto bene a stare in sella fino a quando ne ha avuto voglia, dopotutto come ha tenuto a precisare “la paga era buona”. Dovrà consolarsi con le auto, i soldi, la squadra corse, lo yatch, Francesca, il VR46, il principe degli emirati... insomma lo aspetta una vitaccia.
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