Due ruote di troppo.

Agosto tempo di ferie, quando l’ideale è fuggire in moto per mete, più o meno lontane, capaci di dare un valore alla parola “vacanze”.
A volte però “le scelte si fanno in un secondo e si scontano per tempo restante” così qualcuno potrebbe essere vincolato nella scelta da impegni, responsabilità e doveri che gli fanno scegliere di rinunciare alla compagnia delle amate due ruote, per parte del periodo estivo, a favore della famiglia.
Eccolo quindi in coda nella sua spaziosa e confortevole vettura, con una temperatura ideale e con piacevole musica dall’impianto stereo, apparentemente felice di godersi il viaggio.

Peccato che guardi con crescente invidia le moto che sfilano le code estive, occhieggi voglioso la grintosa sportiva che affronta una splendida serie di curve e perda lo sguardo dietro alla naked che passeggia sul lungomare portando una coppia unita nella passione.
Rieccolo nelle sere ammirare, dopo aver girato per mezzora per trovare parcheggio, le adorate due ruote schierate fuori dai locali estivi, pronte a riportare a casa, dopo una fuga nel vento caldo, i loro proprietari; lui è lì a pensare come starebbe bene anche la sua tra quelle.
Sono sintomi normali di una malattia cronica che porta ad assuefazione e quindi crisi di astinenza, chiamata Moto, ma del resto son scelte e lui lo sa, da uomo maturo reprime con orgoglio l’invidia e si gode lo stesso la meritata e piacevole vacanza.
Quando, però, si trova a guidare sulle strade dell’interno della Provenza, sulle alpi marittime (la DN7 da Fréjus a Mandelieu, ad esempio, è uno spettacolo)  e comincia lentamente a ritardare la staccata, cerca la traiettoria migliore e sposta il peso verso l’interno della curva……... si accorge che ci sono due ruote di troppo.

Flap