Categoria: trafiletti

Una “Spalla” Mondiale.
La “Spalla” il pezzo di salume ottenuto dall’omonima parte del maiale, meno pregiato del prosciutto, in questo caso non centra nulla.
Questa "spalla" è, anatomicamente parlando, il cingolo scapolare omerale che ha caratterizzato, dopo l’infortunio a inizio 2010, la stagione di Valentino Rossi.
In parte l’infortunio ha offuscato il meritato titolo di Lorenzo ma ancora continua a far parlare di se, forse perché la “spalla” in questione è quella del più grande pilota dell’era moderna.
In effetti, quest’inverno di attesa del primo semaforo della Motogp ha visto un silenzio riguardo squadre piloti e test, unica eccezione quelli di Sepang, che non si percepiva da anni.
Tutti attenti a vedere cosa combina il Rossi che ha catalizzato l’attenzione di tutti dimostrando, se ancora qualcuno ne avesse avuto dubbio, la forza mediatica del carismatico nove volte campione del mondo.


Si è cominciato con l’operazione a sorpresa della spalla del 14 novembre e sui dubbi d’immediata ripresa.
Le chiacchiere, le supposizioni e i pettegolezzi si sono susseguiti fino a quando sono stati svelati i colori della tuta e della Ducati.
I vivaci colori hanno spostato l’attenzione ed è cominciato il tormentone del buon gusto andato, che ha riempito pagine e social network di giudizi di consenso, pochi per altro, come di perplessità, molti di più, sulle scelte.
Giudizi però quasi unanimi sulla speranza che il giallo/rosso Brutto Anatroccolo diventi un Cigno cinto d’alloro, non nel senso di arrosto ovviamente.
Finita la novità stilistica ecco tornare, come nella migliore tradizione prosciuttifera, prepotente il potere della “Spalla”.
La spalla fa male, ma resisto.
La spalla va bene, ma non ce la faccio.
Deludenti test con una 1198 hanno preoccupato i tifosi e alimentato i pensieri dei maligni.
Sepang ha confermato che Rossi non è ancora al “suo” posto, colpa della spalla? Colpa di una Ducati da capire e da domare?
Ma ancora la spalla è protagonista.
Fa niente se Simoncelli strappa il miglior tempo, Stoner sembra a suo agio sull’Honda, se le Yamaha sono li, l’attenzione è per l’Arlecchino di Tavullia e i sui problemi fisici.
Speriamo che con il riaccendersi dei motori e dei semafori si torni a parlare di Moto, di Piloti e di Gare, altrimenti sarà la rivincita della “Spalla”.

Flap

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