Le Diecimila
Diecimila, non i giri del motore ma quel foglietto di carta che da rosa con l’effige di Michelangelo è passata poi al grigio con il volto di Andrea del Castagno fino all’ultima azzurra, raffigurante Alessandro Volta.
Banconote che chi è del secolo scorso ricordano bene e che nel portafogli davano senso di ricchezza e disponibilità come purtroppo l’attuale corrispondente in Euro non riesce a dare.
Quelle che bastavano per un sabato sera, quelle che bastavano per il pieno alla moto, quelle spesso rifiutate dagli antenati distributori automatici.
Le diecimila che permettevano di fare la stessa quantità di benzina in tutta Italia, non bisognava cercare il meno caro, non c’era la liberazione a garantire la concorrenza che in realtà grandi benefici non ne hanno portati.
Diecimila che tradotti in litri, permettevano di avere sotto la sella un barattolo di olio da miscela, preferibilmente Castrol, da miscelare manualmente a ogni pieno dei nostri due tempi, quando ancora i miscelatori erano rari.
Diecimila che molti non conoscono e non ricordano più, ma che in fondo a molti altri mancano.
Flap