Nicolò Bulega Australia
Categoria: Sport

La prima data della Superbike doveva mettere slegare i tanti nodi relativi alle novità 2024, Rea e la Yamaha, Toprak e la BMW, Bautista e il peso aggiunto. Poi arriva quello in verde che non ti aspetti, e il banco salta!

E’ andata più o meno così in un week end già partito con la variabile impazzita del pitstop per il cambio gomme. Il nuovo asfalto veloce ma aggressivo di Phillip Island ha mandato in crisi le Pirelli della Superbike, costringendo gli organizzatori a imporre il cambio gomme a metà gara, attività non usuale per i team, che quindi avevano tempi più o meno variabili per l’attività.

Andrea Locatelli Asutralia

Aspettavamo una giornata così in Superbike da anni, una confusione fantastica di piloti, moto, pit-stop, bandiere, una mescolanza di elemnti che desse orgine ad una grande bagarre. Una bagarre dove gli italiani sono stati per buona parte protagonisti, una bagarre dove vince chi non ti aspetti.

LA GIORNATA DEL RISCATTO: LA SUPERBIKE CI RESTITUISCE BULEGA E IANNONE

Nei test Ragzatlioglu sbanca tutto? Ma le gare sono un’altra cosa, quel mezzo miracolo targato Nicolò Bulega, risorto da vicissitudini difficili, autore nel primo week end di Superbike della Superpole e della vittoria della prima gara dell’anno. Qualcuno forse ha gridato santo subito, anche se il ragazzone ha più il sorriso e la velocità del diavolo in pista. Poi il Loca, che in quella Gara1 si è preso la seconda piazza di prepotenza.

Alex Lowes Australia

Ma un altro sogno ce lo ha regalato Andrea Iannone. In panchina forzata, ma forzata, per ben quattro anni, quanta forza di volontà e quanta passione in questo ragazzo per tenersi pronto al rientro per ben quattro anni? Secondo in Superpole, terzo in Gara1, quarto in Gara2, pareva non essere mai sceso dalla moto in questi quattro anni, una scommessa che ripaga anche il team Go Eleven.  Forse solo l’attitudine al corpo a corpo “alla Superbike” necessita una temperata, ma c’è, Andrea Iannone c’è!

Intanto da questa ammucchiata di moto spunta l’insospettabile, spunta Alex Lowes. Eterno compagno di squadra, spesso additato come troppo arrembante, irruento, capace di attrarre più le ire degli avversari sportellati, che qualche tipo di ammirazione. Ma oggi eccolo lì, capace di portarsi a casa Superpole, Gara2 con un sorpasso stupefacente ad Alvaro Bautista, e la testa del campionato Superbike. Nessuno lo ha visto arrivare durante questo inverno, ma forse chi più di tutti è rincasato oggi con il gusto amaro in bocca della beffa è Jonathan Rea, in grande difficoltà sulla Yamaha, ha visto quell’opportunità che attendeva da due anni, sfruttata dall’ex, grigio, innocuo, compagno di squadra. 

Jonathan Rea Australia

LE GARE: PITSTOP, REDFLAG, SORPASSI INCREDIBILI, C'è TUTTO

Gare come detto caratterizzate dal pit stop, in Gara1 Alvaro Bautista si toglie dalla lotta presto con una caduta e lascia a lottare per le prime posizioni Bulega, Ragzatlioglu, Locatelli e Iannone. Al rientro dal cambio gomme Bulega scappa via, Iannone prova a mettere in cascina il secondo gradino, ma da dietro arriva Locatelli che regola il turco e Iannone. Podio tutto italiano.
Superpole Race che sembra il secondo miracolo di giornata, con Andrea Iannone che per sei si regala sogni di vittoria, ma un errore gli fa perdere parecchie posizioni e spalanca la porta a Lowes che resiste a Ragzatlioglu e a Locatelli.
Gara2 caratterizzata da una bandiera rossa per la caduta di Jonathan Rea al terzo giro. Alla ripartenza davanti sembra di essere tornati al 2023, Alvaro prende la testa e prova la fuga, ma prima Rinaldi e poi Lowes lo braccano. Tutto come successo altre volte, Lowes non sembra poterne avere ragione, ma a metà dell’ultimo giro ecco il sorpasso che non ti aspetti, una vera e propria offesa per il campione del mondo. Lowes passa all’esterno, chiude e poi tiene la distanza fino al traguardo!

Superbike Australia 2024

Termina così il primo week end di campionato. Abbiamo capito tutto? Assolutamente no, come è noto, Phillip Island quasi sempre mente!

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