L’anno scorso insieme a Corbetta Park Milano ci siamo inventati “la 2 ore della Befana”.
Una manifestazione goliardica sul tracciato di Corbetta a bordo di vetusti motorini con l’obbiettivo unico di divertirsi in compagnia.
Incredibile, ma avevamo trovato per la prima edizione degli svalvolati come noi disposti a sfidare il freddo e il fango a suon di sgasate di miscela al 2% o 3%.
Un successo, non tanto in termini di numero, bensì di riuscita nell’intento, quello del divertimento dando del gas su un percorso da fuoristrada cercando di fare più giri possibile in due ore di tempo, da soli o alternandosi in due alla guida.
Formula che abbiamo ripreso per “La 2 ore di Pasqua” che ha dimostrato la bontà delle intenzioni con una maggior affluenza e di conseguenza anche di divertimento.
Poteva bastare e chiudere in bellezza…ma no, la voglia di divertirsi era tanta, bisognava, anzi era necessario perseverare e così eccoci alla seconda edizione de “La 2 ore della Befana”.
Stesso posto, stessa formula, stesso persino il regolamento, l’unica incognita il meteo che però ci ha graziato regalandoci una pausa della pioggia e temperature abbastanza sopra lo zero da essere sopportabili.
Certo la terra si sa se si bagna diventa fango e questo è stato di fatto il protagonista della giornata, anche se in effetti non è stato mai causa di problemi né rovinose cadute, forse i guai sono cominciati al rientro dei piloti a casa con le mogli/compagne/madri che alla vista degli indumenti coperti dallo spesso strato di fango o sono svenute o hanno inveito con gli stessi portatori sani di indumenti sporchi.
Fango a parte, ma questo, l’avete capito, alla fine non ha fatto che accrescere il divertimento, dopo una mattina a disposizione per le prove libere e uno spuntino comunitario offerto da Corbetta Park Milano, alle 14,00 precise si è abbassata la bandiera del via della due ore.
Ben diciannove i mezzi in gara suddivisi in Original e Truccati, con una netta predilezione per questi ultimi che a differenza dei primi, ovviamente con motore e ciclistica originale, hanno potuto godere dell’innalzamento a 65 cc per la cilindrata e la concessione a qualche modifica nella ciclistica, pur rispettando la configurazione Moped e il motore monomarcia. Anche se qualche divagazione sul tema è stata concessa e accettata da tutti i partecipanti visto lo spirito più goliardico che competitivo.
Una partenza vera con il gruppo che si dipana velocemente lungo il percorso confrontandosi sportivamente e mettendo in campo una correttezza nei confronti degli antagonisti esemplare, del resto 2 ore sono lunghe.
Cambi di piloti, rifornimenti e piccoli guai che vanno a poco a poco a ridurre i mezzi in pista ma aumentano quelli al paddock con un bicchiere in mano, bibita, birra, barbera o prosecco che sia.
Tanti anche gli appassionati, gli amici e i semplici curiosi accorsi ad applaudire i sempre più marroni intrepidi domatori di motorini imbizzarriti, finché la bandiera a scacchi segna la conclusione della fatica.
Unanime la soddisfazione, massimo il divertimento innumerevoli i sorrisi che testimoniano ben prima delle premiazioni la riuscita anche questa volta della manifestazione.
Le premiazioni come sempre sono un ulteriore momento di gioco e di scherno tra i partecipanti, per tutti dei gadget offerti da Ariete e Ufo Plast, mentre per il podio le tradizionali tabelle gara messe a disposizione da Wemoto Italia e personalizzate da aMotoMio.
Premio anche a Davide Monteu Salat per l’interpretazione goliardica a tema Befana del suo abbigliamento.
Se perseverare è diabolico forse vale la pena di continuare visto il risultato, magari riproponendo “La 2 ore di Pasqua” o qualcosa di simile…Stay tuned
Un grazie particolare a Roberto e Davide per la pazienza e la precisione nel contare i giri cercando di interpretarli tra le 50 sfumature di marrone.
Classifiche complete con i giri effettuati in fondo all’articolo.
SQUADRA CORSE AMOTOMIO
Va beh, volete che la nostra improbabile Squadra Corse non fosse presente? Possiamo autoescluderci quando c’è da divertirsi.
Ecco che sono ben tre i mezzi schierati alla partenza, due nella categoria “Original” e uno nei “Truccati”.
Nel dettaglio un originalissimo Piaggio SI nero e Fucsia, giusto per non farsi notare, con Elisa Airoldi e il coraggioso Andrea Balzarini reclutato giusto la sera prima. L’alto altrettanto originale era un Califfone con alla guida Aleksander Pozzali e Matteo Ressegotti.
Nei Truccati invece Ivano Airoldi e Flavio Carato hanno schierato l’inossidabile “Generale” in origine un Piaggio Si a cui è stato regalato un motore da 65cc e qualche upgrade ciclistico.
Se le innumerevoli noie meccaniche, soprattutto legare all’acqua delle pozzanghere e dal fango, hanno pesantemente penalizzato i primi due equipaggi la costanza, e un pizzico di fortuna nel dover giusto cambiare una candela e un piccolo guasto all’acceleratore ha permesso all’improbabile coppia di salire sul gradino più basso del podio con lo stupore soprattutto dei piloti stessi.
Una Squadra unita nell’aiutarsi a risolvere i piccoli problemi, ma soprattutto un gruppo di amici dove anche queste manifestazioni diventano momento di condivisione, fosse anche mettersi a disposizione per contare i giri come ha fatto Roberto Carnaghi.
GALLERY
CLASSIFICHE
ORIGINAL
1° - Gli ultimi dinosauri 80 giri
2° - I Sbiellati 59 giri
3° - Carretta Junior 54 giri
4° - Carretta Bikes 42 giri
5° - I Pigghy 18 giri
6° - Malnat 10 giri
TRUCCATI
1° - Carretta 80 giri
2° - Petrone 65 giri
3° - Generale 57 giri
4° - Al va c’al s’inversa 54 giri
5° - Rutti di Bosco 2 49 giri
6° - Ciapa ciuc 42 giri
7° - Rutti di Bosco 3 27 giri
8° - Rutti di Bosco 4 23 giri
9° - Rutti di Bosco 5 18 giri
10° - Dima Racing 14 giri
11° - Ferra Team 8 giri
12° - Racing by Pino 6 giri
13° - Rutti di Bosco 1 1 giro
