Che spettacolo il round  Superbike della Repubblica Ceca, capace di rimescolare le carte con la pioggia, il suo tracciato e i cambi regolamentari, riportando per un week end tutto in equilibrio.

Una vittoria a testa per i tre alfieri della Superbike, Jonathan Rea in Gara1, Toprak Ragzatlioglu in Superpole Race, e poi arriva la vittoria di Alvaro Bautista acciuffata in Gara2 con l’aiuto della sorte e di una gomma Pirelli. 

Come stanno le cose, cosa resta quando il fumo si disperde, va un po’ calcolato empiricamente, alla Archimede Pitagorico. Il buon Johnny Rea sa benissimo che la sua è stata più che altro una vittoria d’esperienza, che conta tanto quanto le altre, ma una vittoria in Superpole Race con un corpo a corpo forse lo avrebbe galvanizzato di più. Alvaro può lasciare Most soddisfatto, anche Gara2 della Superbike sarebbe stata di Toprak se non fosse scoppiata la gomma posteriore della Yamaha numero 54, un vero colpo da Gastone papero fortunato, ma le vittorie sono tutte uguali, portano a casa gli stessi punti.

Chi forse ha più da recriminare è proprio Ragzatlioglu, su questa pista come visto in Superpole Race ma anche in Gara2, avrebbe meritato un bottino ben più ampio, ma la sorte alla fine gli ha fatto incassare meno punti dei tre, con una Gara2 che ha emozionato tutti gli appassionati, il motore della Panigale sul breve rettilineo di Most, contro le staccate straccia gomme, forse troppo, di Toprak. Con un risultato che sembrava ormai scritto, la caduta è arrivata quando Alvaro sembrava ormai aver capito che aver ragione del turco, oggi, non era possibile.

Quanto dovrà attendere Johnny per avere l’aggiornamento di motore che gli serve?

Quindi Toprak is the new Bautista? E con quei 250 giri in più la R1M is the new Panigale V4R? Troppo presto per dirlo, bisognerà arrivare su un tracciato con gli allunghi giusti per vedere se un equilibrio è stato davvero raggiunto, ma per ora la mossa Yamaha di acquisire le concessioni regolamentari permessi dalla Superbike, sembra più ragionevole della scelta Kawasaki. Quanto dovrà attendere Johnny per avere l’aggiornamento di motore che gli serve? Con la vittoria di oggi i tempi si allungano, e lui rimugina.

Gara1 di Most caratterizzata da un avvio con pioggia e asfalto già bagnato, alcuni piloti decidono l’azzardo di partire con le intermedie, tra loro Rea, Ragzatlioglu e Petrucci. Al via è Bassani a tentare la fuga allungando subito vistosamente, ma appena l’asfalto inizia ad asciugare, è Rea a fare il passo. La mossa delle intermedie si rivela giusta, qualcuno tenta l’azzardo con il cambio gomme al box per montare le slick, ma è tardi, Rea capitalizza.
Superpole Race di nuovo con il tentativo di fuga di Axel Bassani, ma dal quarto giro torna ad essere un classico, il duello tra Toprak e Johnny. Rea sembra aver ritrovato il suo 
Gara2 con Bautista che tenta la fuga, riacciuffato in quattro giri da Ragzatlioglu, al sesto il turco passa davanti, e inizia il balletto, allungo Ducati contro staccata Yamaha. Il turco sembra avere la meglio, Alvaro perde qualche metro, ma accade il fatto. Scoppia la gomma posteriore della Yamaha, Alvaro ha via libera.

In questo grande duello dei tre però l’Italia guarda al grande Danilo Petrucci, immenso, mai pago, porta a casa un week end eccezionale. In Repubblica Ceca è andato a podio in Gara1 e in Gara2, con la caparbietà tipica del ternano, che ormai sembra aver preso gusto a far passerella sul podio. Aspettiamoci grandi cose.

Prossimo appuntamento con la MotoGP, rientro dalla lunga vacanza con il GP di Silverstone la prossima settimana. LA Superbike va in vacanza.

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