Bautista vince a Phillip Island
Categoria: Sport

Chiude il campionato mondiale Superbike con l’ultimo turno in Australia, Ducati porta a casa gli ultimi titoli disponibili, scrivendo la migliore sceneggiatura per un’ottima annata.


Certo di francese di non c’è niente in questo finale di stagione, ai paesaggi francesi del film con Russell Crowe si sostituiscono quelli dei colli bolognesi, con i grandi passi stradali che con le loro curve hanno forgiato le moto di Borgo Panigale, moto capaci di inaugurare l’anno sportivo più incredibile di sempre, che con una gestione mediaticamente più ricca della Superbike, avrebbe fatto sobbalzare appassionati delle due ruote e non.

Alvaro Bautista Phillip Island

DUCATI E GLI 8 TITOLI: manca autorevolezza in per questa Superbike

Ducati ha incassato tutti i titoli possibili, classifica piloti, classifica marche, classifica team, classifica miglior pilota indipendente, mettendo insieme i due mondi significano otto titoli e significano soprattutto niente avanzi per nessuna delle avversarie, che siano del Nord Europa o che vengano dall’estremo Oriente. Un biglietto da visita a lettere cubitali che dovrebbe far davvero bene al marketing e alle vendite delle rosse, alla nomea soprattutto del suo quattro cilindri a V.

Chiudono anche i battenti della Superbike quindi, in una Phillip Island inusuale per le derivate abituate al bel tempo australiano di inizio stagione, in attesa che con il 2023 la data su uno dei circuiti più iconici del mondo torni ad aprire la stagione e a essere protagonista come sempre di una delle date più anomale e spettacolari.

Titoli mondiali Ducati 2022

Si chiude con diversi interrogativi riguardanti la stagione 2023, e quindi la stagione 2022. Oggi aleggiano le domande sulla nuova normativa sul peso dei piloti che entrerà in vigore nel 2023, ma stranamente nessuno fa più domanda, quasi ritenendolo corretto, quelle sul taglio dei giri di alcune moto, specialmente i 500 comminati a Kawasaki apparsa in evidente difficoltà tutto l’anno, ma con buona pace di chi non ha mai visto di buon occhio il dominio del cannibale, Jonathan Rea, e della Kawasaki.

PHILLIP ISLAND CIRCUITO DIVERSO: Eugene Laverty, campione sfortunato

Gare del week end anomale, raccontate in poche parole. Dal ritorno alla vittoria di Jonathan Rea su una pista che considera di casa, all’incredibile azzardo di Alvaro Bautista in Superpole Race che con pista umida ha deciso di montare gomme slick che hanno dato il via a un grande recupero nel finale di gara, e conseguente vittoria, alla fine anticipata per bandiera rossa in Gara2 a causa della brutta caduta di Eugene Laverty, che peggio non poteva chiudere la sua carriera rimediando una frattura all’anca. Bravo ma sfortunato per buona parte della sua carriera il pilota inglese, forse atteso a fine gara per qualche festeggiamento, e invece ospite dell'apparato medico.

bautista vs rea a phillip island

Chiude la stagione e le pagelle non servono più. Si va in vacanza per questi tre mesi prima di ripartire, con un nuovo campione del mondo e con la laurea di regina della velocità finalmente per questa Panigale V4, tra le poche sopravvissute del segmento delle carenate stradali.

Rimarremo in trepida attesa, ma per ora l’organizzatore ancora stenta a dare un’anima alla Superbike, un’anima che crei passione e voglia di ospitarla. Solo 11 le date del nuovo calendario 2023 contro le 12 del 2022, ma soprattutto se anche dovesse raccimolarne ancora una o due viene da chiedersi se queste date dell’ultimo momento assomiglino in qualche modo ad una gestione e ad una programmazione da serie A del motociclismo.

Risultati e classifiche

 

 
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