Pecco Bagnaia vince il quarto gran premio consecutivo recuperanto punti sulla vetta, ma all’ultimo giro si è sfiorato il pasticcio con Enea Bastianini.
Tutto è bene quel che finisce bene, così recita la filastrocca ma se non li avesse avuti già a Gigi Dall’Igna sarebbe venuta la criniera sbiancata, nonostante i suoi appelli a stare tutti uniti e a difendere la corsa di Pecco Bagnaia, al giovane neo compagno di squadra i conti devono essere sembrati sbagliati. Evidentemente Enea si considera ancora in corsa per il mondiale, e quella staccata all’ultimo giro in cui si è rischiato il contatto fa parte del gioco per il mondiale.
Per fortuna nulla è accaduto, e caduto, a Borgo Panigale hanno potuto festeggiare un mancato pasticcio che avrebbe messo in seria difficoltà la corsa al titolo di Bagnaia e della Ducati, ma Bastianini ha la sindrome del cavallo di razza, e solo passato il traguardo, quando solo pochi centimetri gli hanno impedito di fulminare Pecco sul traguardo, ha riattaccato la spina della calcolatrice. Probabilmente Enea al “gioco di squadra” non ha mai giocato, e preferisce giocare al “vinco tutto io”, nel dopo gara forse qualcuno gli avrà detto due paroline, ma avranno fatto breccia?
Il poker di Pecco e la brutta mano di Quartararo
Intanto il capolavoro Bagnaia è compiuto, inutile calcolare ora cosa potrà capitare prima della fine del campionato, potremmo essere accusati di menare gramo, ma Pecco ha inanellato una serie perfetta, non sempre il più veloce in pista, ma capace di mettersi davanti e proteggere la prima piazza a suon di temponi fino al traguardo. Una granitica consistenza che sta mettendo in crisi anche il solidissimo Fabio Quartararo, oggi partito dalla terza fila, ma da subito in difficoltà nel recuperare posizioni e nel recuperare tutto il possibile come in Austria. Oggi è andato in scena quello che si augurava Dall’Igna, Pecco davanti e un po’ di moto tra lui e Quartararo.
Gli viene in aiuto a questo punto inaspettatamente anche Aprilia, che oggi ha visto un Maverick Vinales superlativo insidiare la posizione di Bagnaia fino all’ultimo terzo di gara, poi ha dovuto abbandonare l’opera, ma è stato abbastanza per salire sul podio e vedere un Vinales che forse pensava di essere a fine percorso, all’inizio della fase discendente, ma che in Aprilia ha trovato la stessa squadra speciale che aveva già dato un’ultima chance a Aleix Espargarò.
LA GARA: finale Bestiale al cardiopalma
Gara che inizia all’insegna di Miller e Bastianini, tallonati da Bagnaia, ma Miller cade già al secondo giro, lasciando campo aperto a Bagnaia che regola Bastianini insieme a Vinales. Inizia un lungo confronto tra Aprilia e Ducati, che sembra destinato ad arrivare fino a traguardo. Ma a otto giri dalla fine Bastianini passa Vinales e apre la questione sul gioco di squadra. Appassionati col fiato sospeso ma il Bestia chiarisce presto che la lotta è aperta. Insidia Bagnaia che non sbaglia nulla, induce all’errore il Bestia all’ultimo giro che quasi lo travolge, poi il Bestia recupera e si presenta sul traguardo affiancato al nuovo compagno.
Le pagelle della MotoGP di Misano:
Pecco Bagnaia 10: non sbagliare niente a velocità supersonica fa bene
Enea Bastianini 9: manca un punto per il capolavoro, dovrà pagare il cardiologo a Dall’Igna
Fabio Quartararo 6: non è abbastanza, colpa della moto o del pilota, il campionato si riapre
Aleix Espargarò 5: week end no, perde un altro punto da Quartararo e passa terzo in campionato
Maverick Vinales 8: il livello ormai è quello giusto, manca solo un finale più… alla Bestiale
Yamaha 5: doveva essere una pista Yamaha, andavano tutti male tranne uno, ma anche quell’uno oggi ha faticato
Un piccolo cameo per il Dovi, che oggi tra i suoi fans chiude la carriera in MotoGP con un’annata molto difficile in sella alla Yamaha. Un altro parte della storia della MotoGP che lascia, è del tutto naturale, ma ci mancherà. Stiamo passando dai piloti dalla lunga carriera al mordi e fuggi?