Categoria: Sport

Nella Superbike è un personaggio simbolo da ormai molti anni, legato in maniera indissolubile, almeno fin ad ora, alla Suzuki, Francesco Batta oggi si trova a dover dichiarare con forza l'inadeguatezza degli sforzi fatti dalla casa giapponese a fronte dei risultati che lui è in grado di produrre con l'aiuto dei suoi ragazzi.

A ben vedere in effetti la casa di Hamamatsu è l'unica a non avere una presenza più "ufficale" a supporto del team che la rappresenta. Altre case come Yamaha e Kawasaki sono presenti quasi ufficialmente, Honda fornisce un grosso supporto a Ten Kate, mentre Suzuki sceglie di rimanere lontana dai circuiti della SBK, e spende milioni nel MotoGP dove, ahimè, sembra un pozzo vuoto e senza fondo.



Perchè dunque questa scelta insolita? Alla Suzuki bastano le vittorie in SBK AMA dove lo sforzo per vincere è minore? Ad Hamamatsu pensano che il nome Gixxer basterà ancora per molti anni per vendere le sportive bianche e blu? O bastano le grosse ed economiche sport tourer vendute in Germania in maggior numero di quelle Bmw?

La risposta è davvero difficile, ma fin qui non mi sento di dare un giudizio positivo della casa giapponese. Un marchio così amato anche dai non amanti delle moto del sol levante, dovrebbe avere più coscienza del proprio nome. Gli errori grossolani poi sono ancora freschi, come ad esempio l'aver lasciato scappare un talento ormai accertato come Ben Spies per ragioni mai comprese.

Intanto Batta chiede con forza un intervento della casa a supporto della propria attività, finanziaria ma anche tecnica. Dopo l'ultimo intervento evolutivo fatto sulla RSV4 di Biaggi, lo si vede ormai quasi rassegnato, il Gixxer ha bisogno di qualcosa in più.

 



Che le sue grida, probabilmente fastidiose per i giapponesi, non siano rimaste inascoltate lo si capisce perchè le acque, ferme... esageratamente ferme, si sono mosse, e i capoccia della Suzuki hanno deciso addirittura di volare in Europa per ispezionare, controllare, conoscere lo stato dell'arte della struttura che Batta mette a disposizione del marchio Suzuki ogni anno. Struttura che per altro Batta sostiene poter fare molto di più di quello che fa oggi, citanto ad esempio l'ormai scomparsa del marchio giapponese in altre categorie. Che stia strizzando l'occhio anche alla MotoGP?

Mah, sta di fatto che a noi di vedere una Suzuki inerte non ci piace. Manca solo di sapere che domani smette di produrre il gixxer e poi siamo a posto.

Quindi forza Batta, strapazza questi grandi fabbricatori di moto, ricordagli che hanno la pista nel dna e il marchio gixxer non è una decorazione, ma una promessa.

Wolf

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