Torna alla vittoria dopo più di un anno, la MotoGP saluta il ritorno dalle crociate di re Marquez cuor di leone, una magnifica cavalcata per un grande rientro.

Non era facile pronosticare questa vittoria, il circuito era quello su cui Marc non sbagliava da 10 anni, ma la sua progressione sembrava lontana dall’essere completa. Quinto posto in griglia non era davvero una novità, si era già presentato in seconda fila, ma senza poi aver concretizzato. Di certo non si poteva pretendere che il digiuno durasse all’infinito, il talento è di quello puro, cristallino, e la moto resta costruita sulle sue misure, come è possibile vedere dai risultati degli altri piloti.

Ora tocca alla psicologia fare il suo ingresso nel paddock della MotoGP e misurare in lungo e in largo la mente di questi cannibali dall’ego fragile, la prima da misurare è sicuramente quella di Marc Marquez, pesare questa vittoria tanto attesa, capire se resterà uno sparo nel buio, o il click che farà la differenza per il resto della stagione. Poi andrà misurata quella dei suoi avversari, che di fronte ad una vittoria tanto imperiosa, tanto di forza, possono subire un contraccolpo tanto duro da farli vacillare. Dopotutto l’attuale capolista ha già peccato lo scorso anno in fatto di tenuta mentale.

QUARTARARO SALVA CLASSIFICA E FACCIA ALLA YAMAHA

Capolista che però oggi, in una giornata davvero nera per le Yamaha in difficoltà per tutto il week end, ha saputo arginare e tenere la posizione, con una brutta partenza recuperata poi da una progressione che lo ha portato sul gradino più basso del podio, una boccata di punti importanti nella classifica MotoGP che lo vede allungare, ma che defila là in fondo al rettilineo, per ora lontano, la sagoma di Marquez.

Gara che ha concesso davvero pochi spunti, se non l’incessante martellare di Marquez sul cronometro dopo un’ottima partenza e dopo essersi liberato di Aleix Espargarò. Sono serviti alcuni giri di bagarre prima che dopo Espargarò, Zarco e Miller emergesse il vero inseguitore, Miguel Oliveira. Il portoghese della KTM ha fatto davvero l’impossibile ed è stato a livello di “questo” Marquez, ma lo spagnolo ha ceduto davvero troppo poco nell’arco dei 19 giri di inseguimento per dare a Oliveira una chance. Dietro di loro invece la bagarre non è mancata, da Quartararo che dopo una prima parte di gara ha rimontato fino a podio, Miller che ha tentato di mantenere la posizione, ma è stato sopravanzato nel finale da un Bagnaia in grado di far segnare gli stessi tempi dei primi.

DUCATI VITTIMA DEL ROSSO SBIADITO DELLE KTM

Gara che non ha offerto grandissimi spunti se non quello fondamentale: Marqez è tornato. La domanda poi passa ad una serie di considerazioni su Ducati, che si è presentata attrezzata da vincitrice e si ritrova di nuovo a pagar pegno a KTM, in questa capaci di piazzarsi davanti alle Ducati con le due moto ufficiali, e a Miller che non riesce ancora ad essere leader vero di questa compagine.

Brutta giornata per le Yamaha, salva tutto Quartararo mentre le altre navigano a fondo classifica, nel vero senso della parola. Peccato per Aprilia, che continua ad essere protagonista in qualifica e nelle prime fasi della gara, ma che nel finale diventa preda di troppi avversari. Domenica nera anche per le Suzuki, che nel finale si inseriscono tra i primi dieci, ma senza mai essere protagonisti di questo week end. Brutta gara ancora per Valentino, che si avvicina al momento di una decisione importante, senza avere i numeri che avrebbe voluto.

Prossimo appuntamento è ancora con la MotoGP, all'università dei circuiti, Assen.

Risultati e classifiche della MotoGP