Marc Marquez
Categoria: Sport

Il campionato mondiale MotoGP si chiude a Valencia con l'ennesima vittoria di Marc Marquez, il campione del mondo mette in pista la sua maggiore esperienza e la sua capacità di diventare cannibale per regolare un velocissimo Fabio Quartararo. Per tutti gli altri è stata solo una passerella.


E' quello che contraddistingue ancora questo Marc Marquez, non una superiorità velocistica ineguagliabile, ma piuttosto una fame di agonismo che spicca su tutta una serie di piloti che già di loro sono su un livello davvero alto, ma non sufficiente a fermare un pilota così perfetto. Per gli avversari non sono rimasti nemmeno gli avanzi, Marquez ha ripulito piatto e tavola senza preoccuparsi degli stomaci vuoti degli avversari. Un week end di rincorsa quello del campione del mondo, che ormai ha capito che le qualifiche non sono questione così scontata, e che in effetti teme la velocità delle Yamaha sempre di più in crescita in questo finale di campionato.

Andrea Dovizioso a Valencia

Quello che abbiamo visto è un tentativo dopo l'altro di Marquez di portare la sua moto a livello delle Yamaha sul circuito di Valencia, cadendo anche più di una volta se è necessario. Qualcuno ha parlato di cadute inutili, o meglio, di limiti oltrepassati inutilmente, ma è il metodo che usa Marquez per capire fino a dove si può spingere per battersela con avversari che sembrano sempre più vicini alle sue prestazioni. In particolare Fabio Quartararo, questo francese che nessuno pensava fosse il pilota giusto per una preziosissima e desideratissima Yamaha da MotoGP, ma che ora è ufficialmente candidato a prima guida delle moto di Iwata.

Sei pole position e sei podi, sono numeri di grande peso per un rookie che nessuno pensava avrebbe combinato qualcosa in MotoGP. Le doti velocissime sul giro secco probabilmente spaventano anche Marc Marquez, che più di tutti sa che un giovane pilota che ha la velocità nel DNA, può solo maturare e migliorare, così come è accaduto a lui. Lui che avevamo dato come pericoloso e inarrivabile se da pilota vincente, ma precipitoso nella prima parte della carriera in MotoGP, si fosse trasformato in pilota consistente e con la testa sufficiente a finire le gare senza strafare. Se quest'anno non è stato il suo canto de cigno allora il prossimo sarà catastrofico per chiunque altro. Marc ha vinto 12 gare, è arrivato secondo 6 ed è caduto una volta. Impressionante.

Ora tutti gli sguardi sono puntati su Quartararo, forse unico antidoto se messo in condizioni dalla Yamaha di avere il materiale migliore della MotoGP. Yamaha che forse abbandonerà definitivamente un Maverick Vinales troppo altalenante, capace di essere cliente troppo difficile anche per Marc Marquez nelle, poche, giornate positive, ma troppe volte senza trovare il bandolo della matassa di una gara, come accaduto oggi, incolore, assente, quando tutti lo attendevano a lottare per la vittoria.

Maverick Vinales a Valencia

Gara che ha avuto poco da raccontare, allo start Quartararo è riuscito a mettersi subito davanti, mentre Marquez ha avuto a che fare con le due Ducati di Dovizioso e Miller per potersi portare in testa. Tutto però regolato in qualche giro, quanto è bastato per mettersi in caccia di Quartararo. Il francese sul giro secco è velocissimo, ma sul circuito di Valencia ha dovuto fare i conti con la fame che ha Marquez ogni volta di dimostrare che è il migliore. Il sorpasso al settimo giro, con quella piccola differenza che è bastata a Marquez per tenere la posizione al sicuro da un eventuale ritorno del francese.

Dietro solo qualche caduta illustre da raccontare, quella di Petrucci, quella di Zarco falciato dalla KTM di Lecuona quando era già a terra, per fortuna senza conseguenze importanti, quella di Crutchlow e quella di Morbidelli che sembrava poter fare una buona gara.

Prestazione difficile invece per Valentino Rossi, in buona situazione fino alla FP4, ma poi incappato in un peggioramento della sua performance, dalla qualifica alla gara, con un ottavo posto strappato con grande difficoltà. Per il pesarese termina un anno inziato bene ma poi progressivamente precipitato nelle posizioni che non sono consone al nove volte campione del mondo. Il 2020 per Rossi probabilmente sarà il vero esame di maturità, quello dove tornerà nelle posizioni che contano, o sarà solo una presenza importante nel paddock, capace di divertisrsi lui, ma un ricordo di giorni grandiosi per i tanti tifosi.

Jorge Lorenzo ultima gara


Un week end particolare, segnato dal ritiro di Jorge Lorenzo, festeggiato quasi più del vincitore della gara, ma passato quasi sotto silenzio per la situazione paradossale in cui si è trovato. Un cinque volte campione del mondo, tutt'altro che a fine carriera, ma incastrato in una situazione contrattuale che gli impedisce di esprimere il suo potenziale. Un giorno triste per lo sport e per il motociclismo, ma ne riparleremo.

Termina qui il campionato del mondo, mentre il mercato è in pieno subbuglio a causa della volontà di Marc Marquez di aver suo fratello Alex nel box Honda con lui. Si spaiano tutte le carte, alcune selle saltano mentre alcune case, come Ducati, vorrebbero farne saltare altre. Sarà un lungo inverno tutt'altro che sereno, che inizierà già da questo lunedì con i test delle case con il materiale 2020.

Wolf

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