Sandro Cortese
Categoria: Sport

Domenica variopinta nelle competizioni mondiali, la MotoGP da spettacolo su uno dei circuiti più belli del mondo, Phillip Island, dove Marquez innesca uno degli incidenti più pericolosi del mondiale, in Superbike a Losail Gara2 viene cancellata per problemi meteo lasciando il campionato 2018 incompiuto, ma a salvare i due mondi ci pensa un italo-tedesco, Sandro Cortese che da rookie della Supersport si porta a casa il titolo mondiale, e quindi buona la prima.


I calciofili ci sono abituati a tour de force di questo genere, una partita via l'altra, trasmissioni a pioggia a commentare anche come è pettinata l'erba e il ciuffo di Rolando (l'ho scritto apposta), ma noi moto sensibili tanta adrenalina non la reggiamo così bene, ci da alla testa. Due gare della Superbike in notturna, poi la MotoGP vista mare, e poi ci si mette anche la Supersport. A dare una regolata a tutto questo troppo ci si è messa un po' la concomitanza di eventi, a partire dal meteo che cancella Gara2 a Losail, una vera delusione visto che doveva essere la gara di chiusura e quella dei record di Rea, che in caso di vittoria avrebbe battuto il record di Doug Polen con 17 vittorie in campionato. Ci si è messo anche il caso eliminando Marc Marquez da Phillip Island, evitando la solita spettacolare baruffa finale a cui lo spagnolo non si sottrae mai, ci ha pensato anche un po' la solita Dorna, assistere anche alla vecchia Superpole sarebbe stato troppo per il cuore, per fortuna di Superbike il gestore non ci capisce quasi nulla.

Jonathan Rea

Week end che inizia con la Superbike, si parte il venerdì sera con Gara1, a titolo assegnato le Superbike partono più per pubblicizzare i piloti in cerca di sella per il 2019, non pochi, tra esclusi dalle squadre, come i competitivi Melandri e Fores, e quelli che vedranno uscire le proprie moto dal campionato, vedi Aprilia. Gara dominata dalle verdone, dal primo all'ultimo giro. Le moto di Akashi partono dalla prima fila e non mollano per tutta la gara la vetta, se Jonathan Rea è un cliente abituale della prima posizione, sorprende la consistenza di Tom Sykes, tornato per una gara il suo vecchio sè. Lo spettacolo è stato subito alle loro spalle, con Eugene Laverty, già protagonista di una buona qualifica, e Alex Lowes con il quale ha ingaggiato una lotta bella e spettacolare per l'ultimo gradino del podio, una lotta durata tutta la gara e chiusa solo all'ultimo giro e terminata con la Yamaha di Lowes a podio. Peccato per l'Aprilia RSV4RF, tornata tra le competitive nelle ultime gare, era al suo canto del cigno ma gli si è forse strozzato in gola, e agli appassionati piange il cuore a vedere la più bella Superbike stradale in produzione andare in pensione. Almeno così sembrerebbe.

Maverick Vinales

Dall'altra parte del mondo di buon mattina, almeno per noi, nel freddo pungente di Phillip Island la MotoGP cerca di offrire il massimo del suo spettacolo, Marquez annuncia di non essere sazio con una bella pole, ma ci sono novità anche da Iwata, specialmente per Vinales che si piazza nella casella di franco al campione del mondo, pronto a dare battaglia. Gara che come previsto mette subito vicino una serie di protagonisti, le due Suzuki di Iannone e Rins, Valentino Rossi, le Ducati di Dovizioso e Bautista, Zarco e Marquez. Proprio questi ultimi due sono protagonisti di un brutto incidente in fondo al rettilineo, quando Maruqez appena persa la prima piazza, molto vicino a Zarco si inizia a spostare a sinistra per impostare la staccata, traiettoria su cui arriva Zarco, ad inizio frenata sorprende il francese, che si trova a violento contatto col posteriore di Marquez, la moto si impenna di posteriore e cade rovinosamente, Zarco percorre in scivolata il resto del rettilineo e parte della via di fuga, pauroso ma senza conseguenze. Il posteriore della Honda di Marquez è demolito e il campione del mondo è costretto al ritiro.

Partenza MotoGP

Da qui in poi è tutto un cambio di posizioni fino al termine, Valentino Rossi, Andrea Dovizioso, Alex Rins, Alvaro Bautista, Andrea Iannone, ma chi si tiene fuori dai giochi è proprio Maverick Vinales, che partito male, recuperati gli avversari, una volta passato al comando si tiene a distanza quel tanto che basta per lasciare agli altri le faccende scomode, e regalando la prima vittoria di campionato a Yamaha, ormai in odore di stagione da digiuno. Problemi risolti a Iwata? Ancora da capire, Phillip Island è sempre un circuito particolare, in grado di mischiare le carte, capace di eslatare le qualità ciclistiche di moto come Yamaha e Suzuki, che però peccano di motore. Unico rammarico la mancata vittoria di Andrea Iannone, così vicino a alla vittoria da far pensare, ancora una volta, che forse Suzuki lavora meglio sulla moto che sulle scelte dei piloti.

Alex Lowes

Ma a regalarci un bel week end non sono state nessuna di queste due serie, ma è stata la Supersport, che in Qatar ci ha regalato un campione del mondo tutto nuovo, tedesco di nazionalità, ma italianissimo di origini. Si chiama Sandro Cortese, non un pilota alle prime armi perchè di titoli ne aveva già vinto uno in Moto3 nel 2012, al primo anno in Supersport in sella la Yamaha ha saputo imporre subito il suo talento, e all'ultima gara in Qatar si è giocato il tutto per tutto con il principale avversario in campionato, Jules Cluzel, con il quale ha duellato fino a quando il francese a poche tornate dalla fine, nel tentare il tutto per tutto, è caduto. Un nuovo campione del mondo, un'emozione nuova questo sport lo regala sempre, e noi chiudiamo questa stagione della Superbike con po' di luce in fondo al tunnel, anche se il 2019 per la Superbike non è roseo.

Week end archiviato, chi sale e chi scende ormai lo lasciamo agli archivi, i campionati sono finiti o stanno finendo, e la testa va già al 2019, ai nuovi equilibri, alle profondo incertezze della Superbike e alla sua gestione sempre più confusa. Intanto noi ci godiamo la penultima gara del campionato MotoGP in Malaysia.

Wolf

Ritratto di Wolf

 

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