Superbike Argentina
Categoria: Sport

Il campionato mondiale Superbike sbarca in Argentina, con un nuovo pubblico subito costretto a conoscere la dittatura di Jonathan Rea, che infila la solita doppietta e lascia gli altri a disputarsi i resti. Buona prova di Macho Melandri, che mette in mostra i muscoli per questo finale di stagione, basterà per una nuova sella?


Il campionato mondiale Superbike sta conoscendo un momento difficile, in pista da ormai quattro stagioni c'è un vero e proprio dittatore, capace di resistere non solo agli attacchi degli avversari in pista, capace di mettere in un angolo del box non solo chi quella ZX10RR l'ha cresciuta, ma di resistere anche alla superpotenza dell'organizzatore, che medita in uno stanzino buio e fumoso, come riuscire a far abdicare re Johnny.

Superbike Argentina 1

Tracciato nuovo per tutti i piloti, spalti del circuito con parecchia presenza, il pubblico argentino ha voluto salutare l'arrivo di una competizione internazionale con tanta passione, anche se il titolo era già assegnato. Gli orari forse avrebbero assiepato anche gli spalti televisivi, magari con una bella gara in HD, ma si sono dovuti accontentare delle gare su Italia2, purtroppo sembra che Mediaset abbia già abbandonato la causa della Superbike.

Ma torniamo alle due gare, vinte senza appello da Jonathan Rea, che al via di Gara1 rompe subito gli indugi, e si porta in testa, lasciando Marco Melandri ha guardargli il codino, mentre in Gara2 ha dovuto faticare qualche giro per rompere gli indugi di Xavi Fores, che ha tenuto la testa della corsa per sette giri prima di abdicare al più competitivo dei campioni del mondo. Unica grande differenza che ha creato un po' di colore, sono stati i festeggiamenti per il titolo Kawasaki, festeggiati da Jonathan Rea con la livrea oro che ha ulteriormente abbellito la Kawa.

Superbike Argentina 2

E' stato alle spalle di Johnny che si sono consumate le Bagarre migliori, in Gara1 quando sembrava che il terzo gradino del podio dovesse essere questione per Tom Sykes e un ottimo Eugene Laverty, si è presentato un indomito Razgatlıoğlu, che anche con qualche goccia di pioggia è stato capace di strapazzare la sua Kawasaki meglio e di più di Tom Sykes. In Gara2 invece è stata la pattuglia delle Ducati nel finale a mettersi in mostra con una grande rimonta, fissata la seconda piazza già ad una Ducati, anche se privata, sono arrivate quelle del team Aruba a mettersi in lizza per il terzo gradino, con Melandri che quasi sul filo di lana rompe gli indugi di Chaz Davies e guadagna un altro podio.

Gara irregolare nelle classifiche, il nuovo circuito argentino sembra aver scombinato i valori in pista, le classifiche sono variate in modo significativo, sul podio e nelle varie posizioni si sono alternati piloti di diverse case e con diverso nome, una Superbike che offre molta varietà, ma per ora non nel vincitore. Troppo il divario con cui Rea pennella le curve, troppa la cura e la simbiosi sviluppata con questa Kawasaki.

Superbike Argentina 3

Agli altri non resta che lavorare molto, meglio nei box che sui tavoli dei regolamenti.

Prossimo appunatamento con la MotoGP, a Motegi in Giappone, dove si potrebbe chiudere il campionato per un altro cannibale.

Wolf

Ritratto di Wolf

Risultati e classifiche

 

 

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