Cornice da frontiera americana quella del Miller Motorpark, Biaggi si porta a casa una splendida doppietta e passa al comando della classifica. Da vero corsaro sottrae a Checa una splendida vittoria che spettava al brasiliano, ma la Ducati del team Althea, in forma migliore delle ufficiali, decide che una gara intera non la voleva fare.
Ma la vera prova di forza Max la dà lasciandosi alle spalle il rivale Haslam, che lo tallona in Gara 1 ma cade in Gara2. L'acuto però è corale, è tutta la squadra a convincere, la moto, un mezzo che sembra essere maturo per portare a podio anche Camier.
Buona prova del redivivo Haga, che fa intravedere la possibilità di tornare tra i protagonisti, ma la Ducati ufficiale sembra ancora non al top, a differenza di quella clienti. Sintomatica la dichiarazione del team manager sulla questione del rientro Bayliss, dove dice che nulla è stato fatto, ma che l'australiano volesse rientrare le porte sono sempre aperte. Saranno le spesse porte a cui la disperazione sta bussando?
Inconcludente come al solito Rea, sinceramente non capiamo come mai i cronisti e i giornali lo pompino tanto, saranno i soliti soldi di casa Honda, ma i risultati sono più ecclatanti di tanti schiamazzi. Voto negativo.
Poco in evidenza le BMW e ci si aspettava qualcosa di più nella gara di casa da Hayden, ma la Kawasaki ci ha ormai abituati a occupare il fondo della classifica.
La gara è stata invece piuttosto noiosa, le crisi di sonno sono state simili a quelle delle della MotoGP, ma non tutte le gare possono essere adrenaliche... col cavolo! Le vogliamo tutte così!
Wolf