Categoria: Sport

Il colore blu e bianco dello stars and stripes americano si tinge di rosso per la prima doppietta stagionale Ducati. Chaz Davies riporta la rossa sul gradino più alto del podio, mentre le verdone passano i 50 giri di Laguna Seca a giocare al gatto col topo. Aprilia spettatrice di lusso.


L'attesa per le gare americane è sempre forte, insieme alle gare italiane e a qualche altra, sono tra quelle più colorate e... motociclistiche. Purtroppo il mezzo televisivo fallisce sempre l'appuntamento, regalando una foto sbiadita di quello che succede intorno alla pista. Il motociclismo puro, che raccoglie anche l'agonismo in pista, per le telecamere si limitia all'ultima parte, una visione molto limitata di quello che cerca un appassionato.

In pista invece, tra un inno americano con la mano sul cuore, e due muscle car al posto delle usuali Alfa Romeo, si respira comunque un'atmosfera diversa. Week end già anomalo, con le Ducati in forma smagliante, che strappano le prime due caselle al solito colore verde, mandando i visibilio il pubblico americano che adora il marchio italiano. Anche Aprilia ha un sussulto e piazza la moto di Jordi Torres in prima fila, forse notizia ancora più sorprendente di quella delle Ducati.



In entrambe le gare lo stesso schema, Chaz scatta dalla prima casella e fa il ritmo. Capita spesso che la Superpole rappresenti solo un acuto, e spente le luci del semaforo i soliti mostri verdi si riprendano il mal tolto e tutto si riduca ad un fuoco di paglia, ma questa volta non è cosi. Chaz Davies e la sua Panigale sono proprio in forma... cavatappi, il taboga americano sembra essere un ottimo esercizio ginnico per l'accoppiata in rosso. Chaz si piazza davanti e lascia a Tom Sykes e Johnny Rea l'incombenza di disputarsi gli altri due gradini del podio.

Una battaglia lunga e senza respiro quello dei due piloti Kawasaki, che ha dimostrato la solidità mentale di Syles, che con il fiato sul collo del compagno ha commesso solo qualche sbavatura, ma ha anche dimostrato che il tortuoso tracciato americano lascia poco spazio ai sorpassi. Jonathan ci prova dall'inizio alla fine, e in un paio di occasione a gara butta la moto dentro ad un piccolo spazio, ma sempre con risultati poco confortanti. Tom è attento, lo lascia sfilare in qualche traiettoria improbabile, mentre lui disegna le traiettorie più corrette e redditizie, riprendendosi puntiualmente la posizione.



Dal ritmo era evidente che Rea avesse qualcosa di più, difficile dire cosa sarebbe successo se avesse sopravanzato il compagno, Chaz è stato davvero consistente, ma Jonathan quest'anno è capace di passi impressionanti.

Davide Giugliano era il grande atteso in gara, sempre velocissimo, sempre atteso alla maturazione definitiva. Con la consacrazione in pista data da Kevin Schwantz lo si attendeva ai grandi risulatati, in Gara 1 ha perso presto il trenino dai primi, chiudendo con un buon quarto posto ma molto staccato, mentre in Gara 2 è stato protagonista di una bruttissima caduta.



Aprilia poco convincente invece, parte con i primi in entrambe le gare, ma fin dai primi giri è evidente la difficoltà di tenere il passo con le Ducati e le Kawasaki, da moto campione del mondo a comprimaria di lusso, davvero lontana dal poter combattere per la vittoria. Jordi Torres porta a casa un discreto week end, con un 5° e un 4° posto, mentre Leon Halsam è ancora protagonista di alti e bassi.

Da segnalare per i nostri colori l'ottimo sesto posto di Gara 2 di Badovini e la doppia 10^ piazza per la MV Agusta F4 di Leon Camier.

Prossimo appuntamento sempre con la Superbike in Malesia, dove rivedremo in pista anche Max Biaggi!

 

Wolf

 

Risultati e classifiche

 

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