Come promesso Michelin torna a parlare del caso Martin dopo le analisi degli pneumatici. Come sempre per il costruttore francese, nulla di anomalo.

E’ una polemica destinata a durare ancora molto tempo, dopotutto a far eco alla situazione potenzialmente infiammabile tra Jorge Martin e Michelin, ci aveva pensato Franco Morbidelli, dichiarando il costruttore francese a valle di problemi non dà mai risposte chiare.

Anche in questo caso Piero Taramasso, responsabile Michelin per la MotoGP, ha tagliato corto sul problema di gomme nel penultimo GP del mondiale, che secondo Jorge Martin gli ha tagliato le gambe nella corsa al titolo. Per Taramasso un problema di gomme “è la scusa più facile” per i piloti per giustificare una cattiva prestazione. Una dichiarazione tutt’altro che conciliante, che mira sicuramente a difendere il buon nome di Michelin, ma che ancora una volta mette in contrapposizione il gommista transalpino alla schiera dei piloti.

Per Michelin le gomme non presentavano difetti di costruzione, e un pneumatico difettato non avrebbe permesso a Jorge di percorrere i primi giri con il ritmo dei migliori. Un eventuale degrado in un secondo momento, per Taramasso, può avere tante ragioni connesse con l’andamento della gara, ma il pneumatico non ha avuto problemi.

Ovviamente a stretto giro non è mancata la risposta del team Pramac per bocca di Borsoi, che non ci sta. Impossibile, dichiara Gino Borsoi, che Jorge Martin dopo aver vinto la Sprin Race il giorno prima, si sia dimenticato come si guida una moto e sia arrivato decimo. Pramac attende l’analisi finale di Michelin, ma sperare in un ammissione di colpa da parte del gommista… è forse utopia.