Jonathan Rea lascia Kawasaki
Categoria: News Sport

Era attesa, per quanto sembrasse impossibile che un’unione di così grande successo si spezzasse: Jonathan Rea ha dato “le dimissioni” da Kawasaki e si è trovato un nuovo lavoro, farà il pilota Yamaha.

Girava la notizia già da qualche tempo, lo scontento del sei volte campione del mondo era palese, soprattutto dopo le decisioni prese dal team di Akashi di non sfruttare le concessioni date dalla Superbike. Pareva impossibile anche per lo spostamento verso un team, una moto, che ha quel piglio in più nelle mani di Toprak, ma che non ha ad ora quella differenza prestazionale che si immagina possa far la differenza per agguantare la Ducati di Alvaro Bautista.

Jonathan Rea lascia Kawasaki con un anno di anticipo, rescindendo in maniera consensuale il contratto. Vedremo inusualmente Johnny vestito di blu dal prossimo anno, e non quello spettacolo abituale che passa dal nero del winter test team al classico verde Kawa a inizio stagione.

Jonathan Rea: “Voglio ringraziare tutti in KMC e KRT per aver creduto in me e avermi dato l'opportunità di mettermi alla prova ai massimi livelli. Ho imparato e sono cresciuto tanto come persona e come pilota fin dal primo giorno in cui ho messo piede sulla Ninja ZX-10R ufficiale. 
Vincere sei Campionati WorldSBK consecutivi sarà sempre il momento più importante del mio tempo con Kawasaki; ma saranno anche i ricordi meravigliosi, le lezioni di vita e le risate che porterò con me nel futuro. E, sicuramente, la nostra missione è completare la stagione 2023 con la stessa forza e impegno che abbiamo sempre dimostrato.
Ora, ripensando al nostro viaggio, mi riempie di orgoglio la gioia e la felicità che abbiamo portato ai fan e ai proprietari di Kawasaki in tutto il mondo. Questo non è un addio, perché non si dice addio alla famiglia, ma è semplicemente la fine di questo incredibile capitolo. Auguro a tutti noi di KRT buona fortuna per i capitoli che sicuramente seguiranno. Ci vediamo in pista"

Sarà qualcosa di nuovo per tutta la Superbike. La domanda ora è: chi vedremo in sella alla verdona?

 

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