L’estate della Superbike è diventata torrida, le voci sul passaggio del sei volte campione del mondo alla Yamaha impazzano, quali sono davvero le verità nascoste?
Non c’è in ballo solo Rea in questa vicenda, c’è anche il passaggio di Toprak Ragzatlioglu da Yamaha a BMW, un passaggio che ha creato un terremoto nelle derivate, terremoto che sta facendo scivolare le varie faglie da una squadra all’altra. Il passaggio a BMW del turco è la diretta conseguenza di un’altra gestione improbabile di Yamaha, ma ne parleremo più avanti.
Per ora l’unica domanda è : osa si nasconde dietro al passaggio di Toprak a BMW? Potrebbe essere BMW la fantomatica sesta casa che prenderà il posto di Suzuki in MotoGP?
Intanto il mercato impazza intorno a Jonathan Rea, già dato vicino a Yamaha, e ora le voci si rincorrono con maggiore insistenza. Per alcuni è cosa fatta, ma per ora aleggia il mistero. Perché? Nonostante Kawasaki sia la casa più concentrata sulla Superbike e abbia supportato Johnny per sei titoli, qualcosa sembra essersi rotto. La ninja è rimasta indietro, prima gambizzata dall’organizzatore con 1400 giri in meno, non i pochi 500 giri tolti alla Ducati, e poi un errore di interpretazione dei regolamenti da parte di Kawasaki che ha messo all’angolo il duo Rea-Ninja.
Chissà se per il nordirlandese Yamaha sarà disposta a un test MotoGP migliore di quello riservato a Toprak.
Il colpo di grazia è arrivato dalla decisione da parte del team Kawasaki di non utilizzate le concessioni ricevute dalla Superbike. Il team Kawasaki tenta di accumulare concessioni per arrivare a modifiche più sostanziali del motore della ZX10RR, decisione che sembra non sia stata accolta bene e condivisa da Jonathan Rea, fino ad incrinare un rapporto di grande successo. Rea ha fretta di tornare a vincere e forse il pragmatismo giapponese non è in linea con questa esigenza.