I primi test con i piloti ufficiali della MotoGP ha segnato come punto di partenza della nuova stagione i valori di fine 2022, convincono Ducati e Aprilia, ma attenti ai soliti noti.
La MotoGP insegue la Superbike, mentre i piloti delle derivate sono prossimi alla prima di campionato e hanno già messo i valori, e i cavalli, a terra, la MotoGP ha dato un primo riscontro durante questi test di Sepang. Molte le attese della vigilia, soprattutto nei confronti dei due nomi più attesi, Marquez e Quartararo, sotto la lente di ingrandimento
In realtà tutto è ripartito da dove era finito, con una Ducati arrembante, veloce, ancora in progressione di performance, e con un'Aprilia pronta a salire l'ultimo gradino e a giocarsi il tutto per tutto in una stagione che si annuncia infuocata. Pesa la voglia di rivalsa di Quartararo e di Marquez insieme a Yamaha e Honda, pesano il nuovo format con la Sprint Race del Sabato che potrebbe mischiare le carte in modo anomalo, pesa la nuova squadra ufficiale Ducati, ma pesa anche quel Vinales pronto a prendere il posto di vertice del compagno di squadra a cui nel 2022 è mancato l'aggancio con la seconda piazza in campionato.
Quindi classifica finale monopolizzata da Ducati e Aprilia, che hanno coperto i primi nove posti in classifica vedendo come primo intruso Marc Marquez in decima posizione, deluso dal comportamento della sua Honda che dice ancora lontana dalle migliori. Attenti però allo spagnolo, un vero animale da gara, capace di fare la differenza giro dopo giro più che sul giro secco e forse a suo agio proprio con la nuova formula della mezza gara.
Non bene nemmeno Quartararo, lontano dai primi, ma ancora in fase di studio delle tante cose portate da Yamaha, che vuole fortemente un cambio di passo, ma che deve invertire la tendenza e recuperare il gap da Ducati e Aprilia. Ancora in fase di ambientamento Jack Miller, in buona forma con la KTM sul bagnato, ma che ancora deve terminare di prendere le misure della moto austriaca.
Da non sottovalutare il fatto che Luca Marini sia il più veloce dei ducatisti. Anche in assenza della moto in versione 2023, il team VR46 alla seconda stagione potrebbe fare un avanzamento grazie all'esperienza.
