Un sei campione del mondo in lizza per il settimo titolo, eppure non rifiuta le scuse di chi lo ha tamponato, è successo in Superbike tra Jonathan Rea e Garrett Gerloff
La Superbike è da sempre la serie da sportellate, da carenate, anche se in MotoGP la vecchia guardia lamenta sempre di più dell’irruenza dei giovano rookie. L’episodio è quello di Gara2 di Aragon, round di debutto della Superbike disputato domenica scorsa.
In una gara difficile a causa delle condizioni della pista tra asciutto e bagnato, dove i piloti si sono giocati il tutto per tutto nella scelta delle gomme, un irruento Garrett Gerloff ha tamponato Jonathan Rea nelle fasi iniziali della gara. Il pilota americano ha tentato di passare all’interno Johnny, ma complice la gomma intermedia con meno aderenza, la Yamaha dell’americano ha perso l’anteriore colpendo in pieno sulla fiancata la Kawasaki di Rea.
Rea, evidentemente invulnerabile ormai a tutto, è riuscito a restare in piedi trascinato sul prato dalla Yamaha, finendo con il tagliare la curva e a rimettersi in pista lasciando sfilare alcuni piloti. Dopo alcuni giri per riprendere confidenza il campione del mondo è riuscito a risalire fino al secondo posto, chiudendo uno splendido weekend. Anche Gerloff si è rialzato dalla caduta ed è riuscito a chiudere la gara settimo, non male dopo una caduta.
A fine gara Gerloff ha raggiunto Rea per scusarsi, inizialmente quasi sorpreso Rea ha risposto in maniera calma e pacata di non preoccuparsi, che alla fine tutto era andato bene, e ha avuto anche lo spirito di chiedere all’americano come era andata a lui. Nessuna reazione stizzita di Rea, forse anche perché con la scelta di gomme fatta, il secondo posto era il massimo a cui poteva ambire.
Gerloff, che ha detto di essersi sentito uno stupido, si sarà sentito così due volte in tanto fair play da parte di un pluri campione del mondo.
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