BMW CE 04
Categoria: Le nostre prove

Guardo il BMW CE 04 e mi stupisce il suo essere fuori da ogni logica, troppo avanti? Troppo Esagerato? Sicuramente troppo!


Non che sia un difetto, secondo me, ma l’affermazione rappresenta la voglia di stupire, di uscire dalla massa, “sconvolgere il branco” per citare una vecchia pubblicità…

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Un mezzo che è impossibile non notare, sembra uscito direttamente da un film di fantascienza, a me viene in mente Tron, ma va bene anche Guerre Stellari o un capitolo della lunga serie di Batman.
Tremendamente strano, per qualcuno orrendo, per altri oggetto di stile, ad altri invece piace proprio per la sua esagerazione, io sono tra questi.

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La logica dello scooter elettrico come mezzo cittadino che mi trova tra i più fautori della effettiva efficacia di questo mezzo nell’uso urbano mi trova spiazzato di fronte al BMW CE 04.
La mia immagine di Scooter compatto, leggero ed economico si scontra con la realtà di questo lungo due ruote che pesa 230 kg e che costa come una moto di media cilindrata…
Per molti assurdo, ma non per BMW che punta su un prodotto “Premium” fatto di contenuti di altissimo livello e di una unicità che probabilmente molti riscopriranno tra qualche decina di anni BMW C1 docet.

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Lungo, pesante, costoso, eppure tremendamente efficacie nell’uso urbano ed extraurbano quando il tragitto casa lavoro è fatto anche di tangenziali e/o veloci statali.
Basta cominciare a guidarlo e si comincia ad apprezzarlo giorno dopo giorno. Piace soprattutto la sella bassa, lunga, capace di annullare quasi il peso se non nelle manovre da fermo che però non mettono mai in difficoltà per il completo appoggio dei piedi a terra e nel caso c’è anche la retromarcia.

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Piace per il motore elettrico capace di prestazioni paragonabili ad un 400cc con i suoi 42 Cv e l’erogazione lineare fin dalla minima rotazione del gas. Prestazioni capaci di lasciare di stucco al semaforo quasi tutti e di riprendere per un sorpasso con una prontezza incredibile fino alla velocità massima di tachimetro vicina ai 130 Km/h (Dichiarata autolimitata a 120 Km/h).
La lunghezza è notevole eppure la ciclistica azzeccata non lo penalizza nel traffico, se non nelle manovre più strette, grazie a una ciclistica e un bilanciamento dei pesi invidiabile.

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Ci piacciono anche le ruote a disco da 15” ben gommate Pirelli Diablo Rosso Scooter (120/70 – 160/60) che regalano stabilità e sicurezza anche sulle disastrate strade Lombarde.
È quindi evidente che nel nostro test fatto di qualche centinaia di chilometri nell’uso quotidiano, dalla provincia alla metropoli ci sia piaciuto, ci abbia divertito, e la praticità di poterlo caricare nel box mediante una normale presa Schuko lo rende anche economico, qualche ora per il 50 % e la notte per il 100 % e la mattina è pronto per ripartire.
Se poi l’autonomia non fosse sufficiente basta portare nel vano sottosella il cavo di ricarica M3 (Opzionale) per rifornirsi alle colonnine.

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Già, l’autonomia…la casa dichiara 130 km e secondo le nostre prove in effetti sfruttando adeguatamente la modalità di guida ECO ci si arriva, l’erogazione in questo caso è molto progressiva, morbida e anche la ricarica in frenata più intensa, però poi ci sono altre tre mappe motore: la RAIN dolce per terreni con aderenza ridotta, la ROAD che consideriamo la tuttofare e la Dynamic che è sicuramente la più divertente e pronta sia in accelerazione sia in rilascio con un freno motore che fa ridurre davvero anche l’utilizzo dei freni.
I consumi risentono progressivamente della modalità di guida inserita ma a dire il vero con la Dynamic, quella che alla fine abbiamo preferito, e senza troppi riguardi siamo sempre stati attorno ad una autonomia di 90 km, pochi in senso assoluto, ma sufficienti per l’uso quotidiano di commuting cittadino.

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Pronta la frenata con una terna di dischi da 265 mm assistiti dal sistema ABS Pro di BMW mentre sempre in termini di sicurezza troviamo anche l’ASC per evitare perdite di trazione in accelerazione, tutto questo per tenere a bada l’esuberanza del Motore sincrono a magneti permanenti raffreddato a liquido posizionato nel telaio a doppio anello in acciaio che ingloba anche il pacco batteria e un vano sottosella, con apertura laterale, illuminato, capace di contenere anche un casco integrale.
Forcella telescopica a ponte singolo e monobraccio posteriore con ammortizzatore con articolazione diretta completano il quadro ciclistico.

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Esagerata la dotazione di bordo, se non stupisce l’impianto di illuminazione full Led con tanto di luci adattive (Opzionali) e nemmeno l’accensione Keyless, persino il controllo pressione pneumatici RDC sembra normale come del resto l’antifurto… sicuramente però lascia a bocca aperta il Display TFT da 10,25"  BMW Motorrad Connectivity ereditato dalle lussuose moto della serie RT.
Una completa connettività con i device tramite APP e una ricchezza di informazioni incredibile che si visualizzano nello scorrere dei menù.
Non mancano manopole riscaldabili, chiamata d’emergenza intelligente E-Call e presa USB nell’apposito vano (comandato dalla chiusura centralizzata) dove può trovare spazio anche il cellulare in carica.

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Potremmo perderci in dettagli tecnici, ma i più curiosi potranno soddisfare la curiosità con la scheda tecnica del sito BMW Motorrad, certamente più preciso e completo. 
Chiave in tasca, si preme il pulsante di accensione e con uno dei freni tirato si può rendere attivo il motore.
A questo punto bisogna solo accelerare e pensare a guidare, tutti i comandi al manubrio sono comuni agli altro modelli moto BMW, rotellone compreso, spicca però un tasto con la lettera R che se mantenuto premuto girando la manopola destra fa procedere lo scooter in retromarcia.

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La sella lunga accoglie piloti di tutte le altezze e anche lo spazio per il passeggero è abbondante, peccato che la sella sia piatta e poco imbottita anche se non scomoda.

La pedana permette di scegliere se guidare con i piedi in posizione avanzata oppure nella classica posizione più motociclistica. 
Fa un po’ impressione la ruota posteriore che si protende indietro coperta solo da un parafango a filo gomma, ma anche qui lo stile comanda come nei dettagli della carrozzeria e al piccolo parabrezza arancione che si stacca da tutto e comunque riesce a spostare un po’ di vento della corsa verso il casco.

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Una volta abituati all’inerzia in curva che il peso comporta si comincia a guidare sempre più rotondi in curva dove la tenuta è sempre ottimale e una linea seguita con precisone e stabilità, la stessa che troviamo anche il velocità dove il CE 04 non si muove di un millimetro nemmeno alla massima velocità, che tra l’atro raggiunge davvero in tempi e spazi ridottissimi.

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Pratico il cavalletto laterale che funge anche da freno di stazionamento impedendo il movimento del mezzo quando aperto, una volta chiuso per sicurezza bisogna comunque tirare almeno una leva del freno e attivare il motore con il classico pulsante sul manubrio destro.
Un po’ meno pratico da utilizzare, complice il peso, il cavalletto centrale che però diventa molto utile quando si mette lo scooter nel box limitando gli ingombri dovuti all’inclinazione laterale.

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Brucianti le partenze in ogni modalità di guida inserita con il top di adrenalina con la mappa DYNAMIC, la ruota anteriore che si alleggerisce e la posteriore che perde per qualche frazione di secondo aderenza tenuta a bada dall’ASC.
Si vola nel vento, quasi un decollo, accompagnanti dal sibilo del motore elettrico dove anche la trasmissione a cinghia contribuisce al silenzio.
Un aspetto intrigante sicuramente ma che non dobbiamo sottovalutare visto che gli altri utenti della strada non ci sentono arrivare, quindi occhi ancora più attenti e magari pollice pronto per il clacson.

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Come già detto, nonostante le dimensioni, si guida bene in città, si svicola facilmente nel traffico grazie all’erogazione precisa del motore e a una distribuzione di pesi che permette esibizioni di “surplace” da antologia.
Vuoi mettere il gusto di lasciare poi tutti al palo appena scatta il verde dopo averli stupiti con un’estetica assolutamente fuori da ogni logica?
Arrivati a casa basta collegare nel vano dietro allo scudo la presa del caricabatteria e collegarlo alla linea elettrica, l’unica accortezza è selezionare, sempre sul completissimo Display, l’assorbimento adatto al proprio impianto elettrico. 

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L’estetica è fuori da ogni schema, da ogni logica, molto personale e divide tra chi non la digerisce e chi invece l’apprezza proprio per la sua modernità futuristica…a chi scrive personalmente piace molto perché se si deve stupire tanto vale esagerare.
Ci sarebbe piaciuto un vano portaoggetti con accesso più agevole e con una dimensione maggiore, come avremmo apprezzato sospensioni più morbide, capaci di far sopportare i tombini e il pavé Milanese, ma siamo forse troppo esigenti.

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Il prezzo di listino parte da poco meno di 14000,00 € che inevitabilmente salgono con qualche optional…tanto? Probabilmente sì nella logica comune, ma qui siamo oltre, si tratta di un prodotto esclusivo con una componentistica da far invidia a moto di lusso, insomma indirizzato a una clientela dove la quotazione è l’ultimo dei problemi.

Ammettiamo di esserci abituati bene nel nostro andirivieni casa/lavoro, di esserci viziati un po’, ma purtroppo BMW Motorrad Italia l’ha voluto indietro…

Foto di Roberto Serati

Abbiamo utilizzato: Casco Caberg Flyon II – Giacca LS2 Titanium – Guanti LS2 Air Raptor – Jeans PMJ Deux – Scarpe Forma One Flow – Occhiali Emblema ATom 55

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