ZERO MOTORCYCLES DSR/X
Categoria: Le nostre prove

La moto deve fare rumore, deve puzzare di benzina, non guido elettrodomestici, è tutta finta ecologia, etc… 


Se uno di queste affermazioni, o qualcosa di simile, è tra i vostri must inutile che andiate avanti nella lettura!

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Si ha un motore elettrico come una lavatrice, cavoli è anche bianca, ma è una moto, non fa rumore, ma si guida e diverte come una moto, sul profumo o puzza di benzina non ci esprimiamo e sorvoliamo anche sull’aspetto ecologico della propulsione elettrica.
Dovremmo riempire pagine di disquisizioni, pro e contro che allo stato attuale di questa prova non ci interessa, noi non siamo pro o contro l’elettrico, siamo motociclisti curiosi che vogliono provare la nuova proposta di Zero Motorcycles.

Zero DSR/X 2

Non è la prima volta, ne abbiamo già guidate diverse (in fondo mettiamo i link per i curiosi) e questa proposta adventure ci ha incuriosito da subito.
Una moto che strizza l’occhio al turismo, anche in fuoristrada, elettrica, come si comporterà.
Diciamo subito che per tutte le notizie tecniche vi rimandiamo al sito Zero Motorcycles, inutile perdersi, a noi interessa come va questa ZERO DSR/X.

AL PRIMO SGUARDO
Estetica indubbiamente da enduro stradale con tendenza allo sportivo, lateralmente molto Ducati Multistrada se vogliamo, sarà anche per quel traliccio che ingabbia non il desmo ma il pacco batterie.

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Frontalmente aggressiva e con dimensione frontale importante che sfugge in avanti con il doppio gruppo ottico a LED.
Un piccolo cupolino, regolabile, a proteggere il pilota e a racchiudere la completa strumentazione TFT a colori da 5".
Poi l’imponente finto serbatoio dove le gambe vengono ben accolte dagli svasi laterali e un codino sfuggente con una comoda sella doppia e maniglie per l’eventuale secondo che insieme alla predisposizione per le valige laterali fa intuire voglia di viaggiare.
Indole al viaggio confermata dai paramani, dalle manopole riscaldate e cruise control, insomma c’è tutto.
O meglio manca qualcosa: la marmitta, la leva del cambio e quella della frizione, tutte cose però che non servono alla ZERO DSR/X.

Zero DSR/X 4

COM’E’ FATTA
A parte il suddetto vestito la struttura principale è basata su un telaio in acciaio a traliccio abbinato a un'architettura con forcellone oscillante su perno coassiale e alle sospensioni Showa, regolabili, sia anteriormente sia posteriormente che permettono una escursione, sia davanti sia dietro, di 190 mm.
Tipicamente Adventure le ruote da 120/70 19” e 170/60 17” gommate per l’occasione con Pirelli Scorpion Trail II

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Il cuore della Zero DSR/X è costituito dal nuovo motore a trazione diretta Zero, il Z-Force 75-10X. Questo propulsore genera una potenza paritetica di circa 100 CV e la coppia più alta che sia mai stata erogata da una Zero. L'enorme coppia di 225 Nm si rivela più che sufficiente per spingere la DSR/X a pieno carico e il pilota su qualsiasi terreno e gli permette ottime prestazioni velocistiche.
Tanta potenza espressa elettricamente e quindi immediata è tenuta a bada da un evoluto sistema elettronico Motorcycle Stability Control (MSC) di Bosch, che offre ulteriore sicurezza, controllo e fiducia ai piloti di qualsiasi livello di esperienza, su strada e fuori strada, in condizioni di trazione variabili. La DSR/X supporta inoltre i nuovi aggiornamenti Cypher III+ come la ricarica più rapida, l'autonomia aumentata della batteria, la navigazione turn-by-turn e la modalità di parcheggio che aiuta a spostarsi avanti e indietro in fase di parcheggio o a superare ostacoli impegnativi. 

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Questo connubio tra tecnologie all’avanguardia ha come risultato l’ABS, legato all’impianto frenate con terna di dischi J-Juan, in linea e il controllo della frenata in curva migliori del settore, e un ottimale controllo antislittamento con regolazione della coppia motrice, il tutto per fornire ai piloti il massimo controllo e la massima sicurezza.
Parlavamo del finto serbatoio, che in realtà funge da pratico porta oggetti da ben 28 litri dove si possono nel caso alloggiare anche i cavi per la ricarica (Casalinga con Shuko o rapida), perché il “carburante” del propulsore è fornito da una batteria La Z-Force da 17,3 kWh, quella con la massima capacità ed è disponibile per la prima volta sulla nuovissima DSR/X. Nel caso con l'aggiornamento Power Tank opzionale, la DSR/X può essere configurata per una batteria da 21 kWh.

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IN SELLA
Seduta tipica delle enduro stradali con sella alta, ma non troppo, e posizione corretta di tutti i comandi. Il peso di poco inferiore ai 250 kg in effetti non si percepisce come tale, non è leggera sicuramente ma in linea con la concorrenza diretta a motore endotermico.
Una volta capita la procedura di avviamento, semplice e dettata soprattutto alla sicurezza, basta accelerare e frenare pensando solo a guidare.
La spinta è davvero notevole e immediata postandoci spesso a cercare la frizione e il cambio per passare a un ipotetico, quanto inesistente, rapporto superiore.

Zero DSR/X 8

Diverso il comportamento in base alle modalità di guida selezionata tra le pre-programmate: Sport, Street, Eco, Rain e Canyon selezionabili istantaneamente con il pulsante sul comando sinistro e l'interfaccia Zero sul cruscotto.  In aggiunta a queste modalità di serie, è possibile crearne altre personalizzate, per un numero virtualmente infinito di profili di guida adatti a tutti gli stili personali e ogni a condizione di guida con l'app di nuova generazione per iOS e Android. 
Ogni mappa ha preselezionati livelli di intervento di ABS e Traction control come già detto nel caso eventualmente modificabili dall’utente.
Noi abbiamo provato le varie soluzioni e alla fine quella che dava il maggior piacere di guida generale è risultata la Street che permette anche di mantenere accettabile l’autonomia.

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Si guida bene la ZERO DSR/X è divertente e la ruota da 19” non disturba, sarà che ormai siamo abituati al comportamento di questo diametro anche su strada. Molto buon la frenata sia con il doppio disco anteriore modulabile e pronto, sia con il posteriore non incline al bloccaggio.
Quando si parcheggia in salita o discesa viene utile la possibilità di inserire una sorta di “freno a mano” vista la mancanza del cambio.

Comoda, anche se non indispensabile la possibilità di inserire la retromarcia nelle manovre da fermo.
Ottima la protezione della carena sia a livello di gambe sia a livello di busto e buona la comodità in sella anche per il passeggero che può contare su uno spazio a lui riservato decisamente dignitoso.

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La ruota davanti da 19” gli dà l’indole Adventure, ma  per incapacità personale non l’abbiamo sperimentata nel fuoristrada, anche se pensiamo che le strade bianche siano alla sua portata e oltre solo indubbie capacità del pilota e una buona gommatura possano fare il resto.
Ottime le prestazioni con i 180 km/h di velocità massima che poco importano, quanto invece che le velocità codice vengono raggiunte davvero in maniera fulminea.

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Ricordatevi di tenere pronto il dito sul clacson perché si viaggia in silenzio e gli atri utenti, spesso distratti, non ci sentono.
Tutto bello, peccato che alle prestazioni e al silenzio rotto solo dal sibilo del motore elettrico e della cinghia di trasmissione finale, corrisponda un inversamente proporzionale riduzione dell’autonomia.

I CONSUMI
ZERO dichiara per la sua DSR/X 290 km in autostrada, cavoli niente male, peccato che i rilevamenti siano fatti a 89 km/h. Ben più plausibile ed in effetti reale un’autonomia nel misto di 216 km, sempre che non si superi spesso la velocità di 90 km/h.
In effetti anche noi siamo sempre stati tra i 160 e i 210 km nel misto sfruttando la ricarica delle batterie in decelerazione e frenata e non esagerano con il “gas”, anche se difficilmente siamo scesi sotto i 110 km/h in autostrada.
Proprio la velocità costante sopra i 100 km/h è la nemica numero uno dell’autonomia tanto che la stessa azienda dichiara un’autonomia di 137 km in autostrada a 113 km/h.

Zero DSR/X 12

Proprio l’autonomia è ancora il tallone d’Achille anche se una maggiore diffusione delle colonnine di ricarica possono aiutare i turisti in sella alla ZERO DRS/X.

SISTEMA DI RICARICA
Il sistema di ricarica rapida scalabile consente di configurare diversi livelli di ricarica della moto. La DSR/X da 6 kW passa a 6,6 kW tramite l'aggiornamento Cypher incluso. È inoltre possibile acquistare un altro modulo di ricarica da 6 kW (che deve essere installato dal rivenditore) che può raggiungere fino a 12,6 kW (la carica del 95% richiede circa 1 ore). 
La DSR/X si può anche ricaricare usando una presa domestica da 220 V nel proprio garage, con tempi che dipendono dall’assorbimento sopportabile dall’impianto casalingo.
Sono presenti con la moto entrambi i cavi di ricarica.

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IL COSTO
Per portare a casa la ZERO DSR/X servono al netto di offerte, promozioni e/o ecoincentivi 27220,00 €, un prezzo importante ed esclusivo come lo è il prodotto.
Due le colorazioni disponibili, un verde “Salvia” chiaro chiamato “Sage” e questa versione in “White Pearl”.

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CONCLUSIONI
Al netto di tutte i pro e i contro, ai luoghi comuni e all’ecologia, la moto è divertente, comoda e bella da guidare con l’unico limite nella ancora ridotta autonomie e al prezzo di acquisto elevato, a noi è piaciuta, il pubblico è pronto per la rivoluzione elettrica?

ZERO MOTORCYCLES 

Foto di Roberto Serati

Abbiamo utilizzato: Casco CGM 360 KAD – Giubbino Clover Netstyle – Jeans Clover SYS Light – Scarpe Stylmartin Atom – Guanti Clover Airtouch-2 – Occhiali Emblema ATom 55

GALLERY

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