Nella recente storia di Moto Morini è facile identificare la vocazione fuoristradistica con la X-Cape.
La moto della svolta, della ripresa che andava però consolidata con altri modelli capaci di incuriosire, di conquistare i motociclisti.
Le Seiemmezzo diventano così l’anello di congiunzione con una vocazione decisamente più stradale, meno in effetti con la SCR, più indirizzata alla tipologia scrambler, che nella versione STR di questa prova convince come naked di media cilindrata.
LA FORMA
Forte di un’estetica che è un bel mix tra la classicità del suo tondo faro anteriore, però a LED, del suo imponente e personale serbatoio che ne caratterizza le forme e un moderno codino tronco con portatarga a filo ruota.
Elemento distintivo è sicuramente il bel serbatoio, di dimensioni ben più voluminose di quello che i 16 litri di capienza possano far immaginare. Questo a tutti gli effetti diventa catalizzatore degli sguardi come tradizione per le moto “nude”; di richiamo anche le piccole fiancatine sotto la sella con quel numero 6 ½ che richiama i modelli storici della Moto Morini , 3 ½ su tutti.
Elegante e piacevole in tutte le sue parti forse a parte la corta marmitta che spunta sotto la pedana destra, quasi nascosta, ma non abbastanza, a questo punto forse era meglio un bello scarico classico, ma è questione di gusti e comunque c’è spazio per l’after market.
Modernità che troviamo anche nella completa strumentazione TFT, d’effetto e funzionale, comandata da intuitivi tasti sul blocchetto di sinistra, mentre il destro ha le solite funzioni di accensione e spegnimento di emergenza.
L’ossatura è composta da un telaio a traliccio in acciaio su cui oscilla un forcellone in alluminio con Momo ammortizzatore Kayaba Regolabile. Anche la forcella, sempre Kayaba da 43 mm, permette la personalizzazione del freno di estensione e compressione.
Originale la misura delle ruote in lega dove troviamo un 18” all’anteriore e un 17” al posteriore con una gommatura abbastanza classica con rispettivamente un 120/70 e un 160/60 con pneumatici Pirelli Angel GT. Classica anche la frenata affidata a un sistema Brembo con una efficacie terna di dischi serviti da un ottimo ABS (BOSCH ABS9.1 Mb).
IL CUORE
Il cuore pulsante della Moto Morini Seiemmezzo (identico per STR e SCR) è il collaudato bicilindrico frontemarcia, 4 tempi, con cilindrata di 649cc. con distribuzione DOHC8 valvole, iniezione BOSCH EFI, raffreddato a liquido, insomma lo stesso della X-Cape per intenderci.
Un propulsore che esprime ben 61 cavalli a 8250 giri e permettono di raggiungere una velocità massima di circa 170 Km/h.
Velocità massima che in effetti poco interessa al potenziale cliente che dubito possa resistere molto oltre le velocità codice autostradali per via della assoluta mancanza di protezione all’aria.
Di certo un motore capace di disimpegnare bene nel misto e di divertire, aiutato da un buon cambio a 6 rapporti e da una frizione a cavo che nonostante non sia morbidissima ha un stacco preciso e modulabile.
Trasmissione a catena e nessun tipo di mappatura o aiuto elettronico (ABS a parte), la semplicità di una moto essenziale e comunque sempre gestibile.
IN SELLA
La Seiemmezzo STR non è enorme, ma accoglie dignitosamente i miei 183 cm di altezza e gli svasi nel serbatoio ben si adattano alle mie ginocchia di gambalunga.
La sella a 81 cm è in linea con la concorrenza diretta e non mette in difficoltà, anche perché è abbastanza rastremata permettendo uno stabile appoggio a terra.
La posizione di guida è tipica delle moderne Naked con busto leggermente proteso in avanti e manubrio ben largo per avere il massimo controllo della moto.
In movimento la moto è agile e i 200 kg di peso si percepiscono come inferiori, ci vuole un po’ di abitudine, soprattutto mentale, alla ruota da 18” anteriore, ma giusto l’idea, poi nella realtà la moto scende in piega docile e precisa senza che si senta il bisogno di una sveltezza superiore. Anzi la stessa ruota probabilmente permette una stabilità maggiore sui rettilinee e nel misto veloce.
Molto intuitivi e comandi e la visualizzazione del TFT, non c’è nulla da regolare elettronicamente, selezionare o modificare, basta girare la chiave e premere il pulsante di avviamento.
Lo scarico che esteticamente non mi fa impazzire, a dire il vero proprio non mi piace, è abbastanza anonimo e troppo educato, ma a questo sappiamo che si risolve facilmente con le proposte sul mercato.
Abbastanza elastico il motore richiede un uso limitato del cambio andando a spasso, quando si alza il ritmo e si vuole un po’ di aggressività in più fuori dalle curve strette magari una marcia in meno dà più soddisfazione.
Adeguata alle prestazioni la frenata che seppur non immediata nel primo tratto della leva al manubrio si rivela poi efficace e ben modulabile, così come il posteriore. Se si esagera interviene l’ABS che comunque si è rivelato poco invasivo.
Ottimo il faro anteriore come visibilità notturna e anche la piccola luce posteriore annegata nel codino permette di farsi vedere molto bene a dispetto delle ridotte dimensioni.
Comoda la sella anche se la porzione dedicata all’eventuale passeggero è ridotta e quasi priva di appigli. In più è a sbalzo come si usa oggi e probabilmente chi occupa questo spazio rimpiange i modelli con una coda degna di questo nome, ma anche qui son gusti e opinioni personali e il design ha le sue leggi da rispettare.
Ammetto di averla ritirata dalla sede Moto Morini di Trivolzio (PV) con un po’ di sufficienza, ma nell’uso questa è scomparsa lasciando il piacere della guida che una moto semplice, bella e facile da guidare sa regalare. Anche il divertimento permesso dai circa sessanta cavalli si è rivelato più che adeguato all’uso comune, magari quotidiano, della moto. Insomma alla fine mi è dispiaciuto che Morini l’abbia voluta indietro!
IN CONCESSIONARIA
Per portarsi a casa la Seimmezzo STR servono 6990,00 € e si può scegliere tra le tre colorazioni: StarLight White - FireRed - Smoky Anthracite.
Per i colori è questione di gusti, il prezzo invece è davvero interessante in rapporto alle caratteristiche di una moto che mostra con una ottima qualità percepita…e poi ha quello storico marchio sul serbatoio.
Una moto accattivante che può piacere a chi la usa per svago e/o per il commuting casa lavoro, ma che non limita nel caso gli orizzonti si spostino un po’ più in là.
Caratteristiche tecniche e tutta la gamma sul sito MOTO MORINI
Foto di Cristina Pertile
Abbiamo utilizzato: Casco LS2 Drifter e Advant X Carbon - Giacca LS2 Riva - Jeans Clover SYS Light - Guanti LS2 Air Raptor - Scarpe Stylmartin Atom - Occhiali Emblema Universal
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