bmw f 900 xr
Categoria: Le nostre prove

Ha senso affiancare una 900 XR alla super famosa 1000?

Questa è la domanda che mi sono posto ad Eicma 2019, quando BMW ha tolto i veli sulla F 900 XR. In effetti ad un primo ed ingenuo colpo d’occhio la casa bavarese sembrava voler buttare li due moto che se non proprio gemelle, appariva comunque parenti strettissime e lo si capiva anche dalla famosa foto pubblicitaria che vi riporto qui sotto.

bmw f900 xr

LA VERA VERITÀ

Mai prima impressione fu tanto sbagliata e non me ne sono reso conto fino a quando, finalmente non sono salito in sella alla 900 per un test lungo quasi un mese. La 1000 la conoscevo bene, non il MY 2020 (che avrei provato solo il mese successivo) ma comunque una moto che avevo provato in più configurazioni e annate. La F 900 XR, che condivide con la sorella F 900 Rtelaio e forcellone, incarna perfettamente lo spirito XR, ma lo porta a mio avviso più vicino al motociclista che vuole divertirsi senza avere sotto alle chiappe un missile terra aria, come alla fine è la sorella S 1000 XR.
La posizione in sella è quella comoda classica del manubrio alto, quest’ultimo vicino a chi guida, con una posizione delle pedane bassa e avanzata che regala ulteriore comodità. La sella comoda ma rastremata verso il serbatoio consente un agevole appoggio a terra dei piedi anche per me che sono alto 170 cm. Inoltre da scheda tecnica sono disponibili cinque selle a coprire un range di 95 mm totali di escursione, così che non trovare la propria altezza ideale è davvero impossibile. Il design farà sicuramente discutere “carico” in avanti con i pieni della carena e del serbatoio e la coda che sembra cortissima..e che anzi lo è ma senza togliere comfort al nostro passeggero.

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TURISMO O COLTELLO TRA I DENTI?

La F 900 XR non ti obbliga a scegliere. Puoi montare le borse e in coppia (o single vedi tu) affrontare viaggi e macinare chilometri, oppure selezionare la mappa Dynamic e portarla a giocare tra le curve. Intanto bisogna precisare che la che il Riding Mode “Dynamic” e il Dynamic Pro” fanno parte di un pacchetto opzionale dal nome omonimo che aggiunge anche il quick-shifter bidirezionale e le manopole riscaldate. Diciamo un optional a cui è difficile rinunciare. Tornando a giocare tra le curve, meglio se su un tortuoso percorso montano la 900 si distingue dalla millona per il feeling di guida, dedicato a chi non vuole esagerare, o semplicemente non necessità di 170 cv per portare ai limiti dell’adrenalina il suo divertimento personale. Che sia bene chiaro la XR 900 e tutt’altro che noiosa, anzi semmai l’esatto contrario. 105 cv dichiarati per un peso di poco meno di 220 kg.

f 900 xr

Insomma un pugile agile e svelto, e lo si capisce subito. La ciclistica è solida e bene tarata tanto che, vuoi per il mio stile di guida e vuoi per la ciclistica giusta, anche forzando la mano il traction control si è palesato davvero in pochissime occasioni. Per altro il controllo di trazione così come molti alti parametri,con un po’ di pazienza, sono settabili su vari livelli in modo tale da potersi cucire la XR addosso. Confesso però che non mi sono cimentato nel lavoro del “sarto”, trovando la XR già godibile con i settaggi di serie. Ho giocato poco anche con le mappe reputando la Dynamic giusta per me, e utilizzando la Road solo in poche occasione per capire come va; in effetti più equilibrata è preferibile in città e negli spostamenti quotidiani ma la Dynamic è quella che più attirerà la vostra attenzione sempre. La Rain provata solo in occasione di un temporale estivo quantomeno maleducato va il suo “sporco” lavoro. Il bicilindrico fronte marcia, forte di 92 Nm di coppia, vuole girare un po’ alto per mostrare i muscoli, per accontentarlo basta un po’ di cervello e il polso destro e la lingua d’asfalto si trasformerà in un bel luna-park. Il quick-shifter aiuta molto nel far trottare il propulsore verso la zona alta del contagiri e infatti funziona meglio sopra i 4000 giri, sotto ho preferito usare la frizione, così come l’ho sempre usata in scalata anche se avrei anche potuto farne a meno, ma è più forte si me, in scalata voglio avere il controllo, sopratutto in inserimento curva, in maniera precisa attraverso la frizione. La franata è a livelli top, e molto modulabile , senza contare poi la presenza del Dinamyc Brake control che legge il tipo di frenata dai dati derivanti dalla piattaforma inerziale e la ripartisce secondo necessità. L’ESa c’è ma agisce solo sul mono posteriore, e non sulla forcella a steli rovesciati anteriore, che per onor di cronaca sono da 43 mm. Il plexy regolabile su due livelli di altezza aiuta deviando molta aria oltre il casco nelle lunghe trasferte autostradali. Il Diplay è l’ormai classico TFT da 6,5” che offre il non plus ultra delle info sulla moto oltre a potersi connettere con lo smarphone.

f 900 xr bmw

DA SCEGLIERE...PERCHE’?

Non nasco Bmwista, non lo sono mai stato quindi non sono condizionato da giudizi “integralisti” che recitano tipo “o boxer o morte”, così come mi interessa relativamente il luogo ove viene prodotto il bicilindrico cuore di questa moto. Però ho toccato con mano la versatilità che la F 900 XR può offrire. In due occasioni mi sono sparato tantissima autostrada...per arrivare a fare tantissime curve...e tornare per la suddetta autostrada, ritrovandomi alla fine stanco (750 km in giornata) ma non devastato. Ho usato la moto per le consuete trasferte di lavoro, così come per un mini fuga in coppia e non ha mai tradito le aspettative. La linea è meno personale della sorella S 1000 XR? Forse ma si è cercato di mantenere lo stesso family feeling che caratterizza questa famiglia di turistiche sportive. Vibrazioni? Qualcuna si sente ai bassi regimi ma mai fastidiose. Il sound è forse un po’ troppo “anonimo” rispetto alla sorella naked, non so bene se per scelta o per il rispetto dei limiti fonometrici e di inquinamento.  Il segmento di mercato che la F 900 Xr cerca di attaccare è abbastanza affollato e la regina sembra essere sempre la Yamaha Tracer 900.
Si parte da poco più di 11.000 euro, prezzo interessante, ma sappiamo benissimo che aggiungendo i pacchetti “irrinunciabili” i 14 mila sono lì in un attimo.

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Ciò detto se stai cercando una moto comoda, divertente, sportiva al punto giusto e che ti porti un po’ ovunque forse dovresti farci un pensiero ed andare a provarla. Se volete vederla in azione potete anche leggere questi articoli di turismo

 

A SPASSO PER PASSI

COL DE NIVOLET

VALPELLINE

 

Foto di Roberto Serati

 

Abbigliamento del test: Casco Caberg Horus, Giacca Clover Savana 3 , Pantaloni PMJ Legend, Stivali TCX Clima Surround.

 

 

 

 

GALLERY

 

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