Dire che un casco “ne ha fatta di strada” fa un po’ ridere, tanto da sembrare veramente una battuta; ma invece è la realtà, poiché se fin dal suo esordio sul mercato LS2 Metro veniva inserito dal produttore stesso nella categoria “urban commuter” (dove resta tutt’ora), nel 2018 con la versione “evo” aggiunge quell’ “aletta” supplementare che strizza tanto l’occhio a tutto il mondo offroad style, ovvero di quelle moto, spesso crossover usate molto più su strada che in fuoristrada.

Infatti il metro Evo NON è sicuramente un casco da enduro puro, ma semmai a nostro avviso completa il catalogo del produttore spagnolo volgendo lo sguardo a quel mondo li…delle moto a manubrio alto, delle tassellate da strada delle scrambler.

La sostanza non cambia, nella versione “evo” muta solo un po’ l’immagine esteriore, ma i materiali, le funzionalità e la praticità d’uso rimangono le stesse del fratello stradale. Apribile, la mentoniera si alza utilizzando una sola mano premendo un grosso tasto interno alla base della mentoniera stessa; l’operazione è facile anche con i guanti invernali pesanti e una volta aperta si blocca bene in posizione “jet”, tanto che per richiuderlo bisogna esercitare una certa forza, cosa che considero molto positiva per evitare “chiusure” non volute.  

Doppia visiera, con il visierino parasole facilmente azionabile, e presenza di Pinlock sulla visiera principale, per altro molto ampia per avere la massima visibilità possibile.  La visiera si blocca in maniera molto stabile in posizione chiusa grazie ad uno “scatto” che fa si che la visiera si incastri sulla mentoniera. Massima sicurezza anche alle alte velocità e per sbloccarla basta una semplice pressione del pollice verso l’alto. Ls2 dichiara un trattamento antigraffio delle plastiche trasparenti ed in effetti, anche maltrattandolo un po’ (non sono troppo preciso nel maneggiare le cose a volte) in effetti non ho notato segni di varia natura.  

Altra caratteristica dichiarata è il trattamento anti UV, questo scusatemi ma non lo  posso verificare non ho un laboratorio per analisi così approfondite, quindi direi che mi fido.  Se passiamo ad analizzare il comfort la ventilazione estiva è garantita da ampie prese d’aria e relative espulsioni, mente nella stagione fredda una pratico “sottogola” removibile sulla mentoniera limita e di molto l’ingresso di aria fredda da sotto verso la faccia. Gli interni, che regalano sempre un senso di comfort, oltre ad essere ipoallergenici, sono completamente removibili per facilitare la pulizia o perché no, il montaggio di un auricolare bluetooth i cui speakers trovano il giusto alloggiamento senza risultare poi fastidiosi una volta inossato il casco. Il cinturino è di tipo micrometrico e con “linguetta rosso” per renderlo subito visibile anche in caso di operazioni di emergenza.

Il peso dichiarato e verificato tale parla di circa 1.6 kg, non leggerissimo se confrontato con un integrale sportivo, ma in linea con i modulari di pari categoria presenti sul mercato.  3 calotte disponibili per coprire le taglie che vanno dalla XXS a 3XL. Cosi come avevamo apprezzato il metro come compagno di viaggio qualche tempo fa alla stessa maniera stiamo valutando bene anche il fratello da “enduro”, anche perché detto come va detto sono caschi dentici con la sola differenza dell’ala superiore.

Molto protettivo avvolge bene tutta la testa con un ottima copertura anche della zona della nuca, dispone di doppia omologazione integrale/jet.
Dal punto di vista “stile” nelle foto di questo servizio lo abbiamo abbinato ad un Leoncino Benelli, fascino retrò su stile “off road” e direi che, soprattutto nella colorazione bianca, l’abbinamento c piace un bel po.

LS2 FF324 Metro Evo - #provatodavvero - Per tutte le caratteristiche tecniche, schede e quant'altro rimandiamo al sito di LS2 

Foto di Carlo Flaminio

Fagna

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