Nada Carminati
Categoria: La moto in rosa

Nada è una di noi, di quei motociclisti normali, capace di realizzare il suo sogno su due ruote che divide con la vita quotidiana, rincorrendo lungo la strada gli impegni e gli obblighi che i figli impongono.

- Descriviti in meno di 300 parole
Sono una mamma motociclista che, all’alba dei 45anni decide di realizzare il suo sogno e prende la patente e una moto tutta sua. Non sono una da lunghi viaggi, mi piacerebbe ma non ne ho il tempo però appena posso, anche da sola vado a farmi un giretto… Amo perdermi per strada, ma questo amo farlo in generale …vagabondare. Sono una di quelle motocicliste che non ferma mai l’assicurazione perché così posso usarla anche semplicemente per andare in palestra o fare una commissione.

Sono curiosa di natura mi piace imparare e ascoltare chi ne sa più di me di questo mondo perché credo che sia bello mettersi sempre un po’ in gioco e imparare e non ci siano limiti di nessuno tipo età o altro. Anzi forse è una sfida in più riuscirci.

Nada Carminati 2

Sono una sognatrice non sempre con i piedi per terra e a volta un po’ bambina…. Perché quando mi parlano della mia moto io divento una bambina e sorrido come una bambina felice

-La Moto per te è?
La moto per me è un mondo speciale in cui mi sento a casa ovunque sia.
Qualcosa che mi fa stare bene. Quando guido non penso ad altro se non alla strada, sono concentrata ma rilassata perché mi sento bene con me stessa. E’ una opportuna di crescita perché imparo ad affrontare magari situazioni inaspettate o paure a volte, perché no, e farlo è una soddisfazione enorme.
E’ un mondo in cui posso anche tornare un po’ bambina perché vedi le cose a volte con aria più sognante. E la cosa bella è che un mondo meraviglioso non solo la moto in se ma tutto quello che la circonda, le storie, la gente. Tutto.

- Ora fatti sette domande che vorresti ti facessimo e ovviamente risponditi.

1 DA DOVE E’ NATA LA PASSIONE PER LE MOTO?
Mio padre mi aveva sempre parlato di moto, sono scresciuta un po’ alla maschiaccio e mi sono sempre piaciute. Ma la scintilla è scoccata quando avevo 10 anni. Eravamo da amici e la moglie di questo nostro amico, aveva una vecchia Honda azzurra (me la ricordo ancora quel colore azzurro e la scritta Honda). Sapendo che mi piacevano le moto mi ha chiesto se volevo andare a fare un giro e non potevo non accettare. Loro abitavano a Trento e mi ha portato a vedere una cascata. Mi ricordo che già il fatto che fosse una donna guidarla era emozionante, avevo il casco che per me era pesantissimo ma quella sensazione …. È stato amore a prima vista.

2 QUANDO HAI DECISO DI PRENDERE LA PATENTE PER LA MOTO?
Fosse stato per me l’avrei presa a 16 anni, mio padre mi diceva sempre “a 16 anni ti faccio prendere il patentino” ma, purtroppo, non sempre la vita va come vogliamo noi. Sono iniziati i problemi economici e poi mio padre è deceduto e quindi la vita ha preso altre strade.
Ma il mio sogno era ancora lì e, complici vari eventi e diversi amici è uscito dal cassetto così…. A 45 anni ho detto perché no, sono stanca di aspettare gli altri per andare a fare un giro. E così mi sono iscritta a fare la patente e ho preso la mia prima MOTO una bellissima Cafè Racer su base SUZUKI GS 400 DEL 1982 creata da Gianluca, California Racer Garage.

Suzuki GS400 California Racer Garage

3) COME E’ STATO INIZIARE A 45 ANNI?
C’è stato chi mi ha detto, ma alla tua età ti sembra il caso, o chi mi ha detto la moto è pericolosa sei una mamma… ma io sono testarda e se mi impunto e così ho fatto. E’ stato bellissimo, ho realizzato un sogno che avevo da tutta la vita e sono felicissima di averlo fatto. Non mi sono mai pentita, neanche quando ho visto l’asfalto da vicino, sono risalita senza problemi.
Ammetto che magari ho una guida prudente e magari questo è dovuto anche all’età e alla poca esperienza ma con i miei tempi arrivo ovunque.

4) CHE TI MOTO TI PIACCIONO?
Amo le café racer, le special, le scrambler… adesso ho una YAMAHA XT 600 “LIBELLULA”. Mi piacciono le moto vintage degli anni 80/90 modificate. Mi piace tantissimo l’idea di avere una moto unica che ho solo io e poi ammetto che è una bella sensazione quando ai semafori si avvicinano per farti i complimenti per la moto.

Yamaha XT600 Libellula

5) COME HA CAMBIATO LA TUA VITA LA MOTO?
La moto ha cambiato la mia vita in meglio, mi ha aiutata. Su alcune cose sono una persona insicura e a volte mi dicono con poca autostima e riuscire a realizzare il mio sogno mi dato più sicurezza.
Quando sono in sella mi sento diversa, come se mi sentissi speciale, ed è una bella sensazione. Guidare una moto e prendersene cura è stimolante, ti porta sempre ad imparare qualcosa di nuovo. A me per esempio piace anche prendermi cura della mia moto, almeno nelle cose semplici dove posso metterci mano, e quindi chiedo consigli, mi informo e ogni cosa che imparo è una piccola soddisfazione. Trovarsi con le mani sporche perché hai messo mani alla moto è bello …ti appaga

 6) COSA TI PIACE DI QUESTO MONDO A DUE RUOTE?
Mi piace praticamente tutto! Per me la moto non è solo il mezzo di trasporto ma è anche la gente che circonda questo ambiente. Ho conosciuto persone fantastiche e sono sicura ne conoscerò ancora.
Adoro l’aria che si respira agli eventi, quell’atmosfera io dico di polvere, benzina, birra e amici. Per me è fantastica… quando mi capita di andarci rientrare poi alla normale vita lavorativa è sempre un piccolo trauma mi manca l’aria.

7) COSA CONSIGLIERESTI AD UNA DONNA CHE VUOLE PRENDERE LA PATENTE?
Di non farsi influenzare da nessuno, di fare quello che si sente senza timori. Non ci sono limiti di età o di sesso. Nessuno nasce pilota e tutti impariamo con i nostri tempi e i nostri modi. Io ho avuto la fortuna di avere vicino persone che mi hanno sempre sostenuta ma qualche critico l’ho avuto, basta non ascoltarli. Realizzare i propri sogni è la soddisfazione più grande.

Nada Carminati 3

- Descrivi la foto che ci hai mandato e perché l’hai scelta.
Ho scelto questa foto perché è la mia espressione quando torno da un giro in moto. Gli occhi sorridenti e il sorriso di quando sei felice. E non servono altre parole per far capire quanto tutto questo sia meraviglioso.

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