Ducati Multistrada 20 anni
Categoria: Biker World

Oh la Ducati Multistrada compie 20 anni…pausa di silenzio, poi voce dal fondo “whella benvenuto Fagna sono mesi che se ne parla”. Si certo, ma l’anno è quello giusto 2003-2023, 20 anni tondi della Multi.

E voglio dire la mia dopo che è passata tutta la banda, perché io la prima, quella inguardabile la stavo pure per comprare. E il termine “inguardabile” lo dico da Ducatista quale sono e questo non è un segreto. Ci fu un attimo in cui pensai di affiancare la Ducati Multistrada 1000 DS alla mia ST2 che stavo massacrando di Km girollando per Italia ed Europa, ne avevo provata una praticamente Km zero della concessionaria Moruzzi Moto di Piacenza e mi ero convinto.

Penso di non rischiare di essere contraddetto se affermo che la prima Multi fu una rivoluzione in tante cose, in primis il design, si sprecarono fiumi di inchiostro e di terabite su forum di allora per parlare dell’immagine di questa moto il cui cupolino era diviso in due una parte ruotava col manubrio l’altra fissa, insomma una specie di pazzia.


( Foto Ducati Media House)

Non ricordo chi nel settore moto fece un paragone che oggi non si può più scrivere per il politically correct, lo faccio lo stesso precisando con animo scherzoso, il paragone fu più o meno questo: “quando vedi una multistrada arrivando da dietro e poi vedi il frontale e come quando vedi un bell’esemplare di essere umano sempre da dietro ma poi questo si gira e ha un naso che fa paura”. Ci risi molto, ci risero in tanti, anche Ducati in vero che vide decollare le vendite in maniera impressionante.

Come detto poco sopra, una rivoluzione, soprattutto a Borgo Panigale: Telaio sportivo, ma posizione del pilota eretta, stile enduro, ma con “soli” 17 pollici all’anteriore. Insomma una mangiacurve con un cuore 1000 cc raffreddato ad aria che nel misto prometteva di dare filo da torcere alle supersportive con i semimanubri. Se ci aggiungiamo poi un bel tris di valige ecco che la multi era pronta per viaggiare comodamente anche in coppia senza mai rinunciare al divertimento. E nei luoghi di ritrovo non mancavano gli “sfotto” dei “no-desmo” (come li chiameremmo oggi) che i proprietari di Multi accoglievano con la faccia di chi diceva <si si bravo ci vediamo poi in cima al passo>

Ducati Multistrda
(Foto di Carlo Flaminio per aMotoMio)

L’evo-rivoluzione è arrivata poi nel 2010 con la presentazione della Multistrada 1200, una moto che con la precedente condivideva solo il nome e il concetto di guida a manubrio alto. Un “bombardone” pazzesco per l’epoca che sfoggiava 150 cv, una sorta di SUV su due ruote che però non rinunciava a “battagliare” tra le curve, anzi si riprometteva di suonarle di santa ragione. Ricordo chiaramente anche le critiche a questo modello, ove si disse che il “becco” voleva per forza richiamare BMW, nella fattispecie il modello storico di riferimento nel segmento ovvero la GS. Fatto sta che BMW stessa da inseguita divenne inseguitrice e per contrastare tanta potenza (non solo di motore ma anche mediatica) mise sul mercato dal 2015 la XR 1000 (altro ferro che fa saltare i valori di adrenalina fuori scala).

Per la 1200 ebbi la fortuna di essere invitato, tramite l’intercessione di un amico, direttamente a Borgo Panigale per un Test Ride di 75 km, fu uno dei primi articoli del nascente aMotoMio, se siete curiosi lo trovate qui (link). Fu un’esperienza unica, nel salire in sella ad una moto, per me legato alla mia “St” rivoluzionaria. Ricordo sensazioni di guida esaltanti e tanta felicità, tanto che mi ripromisi di acquistarla da li a breve…solo che la vita a volte ti porta da un'altra parte rispetto ai tuoi progetti.

L’immensa fortuna e tutto il lavoro fatto con aMotoMio mi hanno concesso però in questi 13 anni di guidare molte volte e per molto tempo “le” (plurale) Multistrada perché come ben saprete è proprio una famiglia, anche con motore più piccolo da 950 cc (clicca qui) , bollato dai “soliti” come di serie B ed invece ricco di sorprese, anzi per tanto motociclisti, me compreso, il giusto connubio, tra potenza e facilità.

Ducati Multistrada
(Foto di Roberto Serata per aMotoMio)

Non dimentichiamoci poi le vittorie alla celeberrima "Pies Peak" gara in salita che diede il nome Multi con le livree (parere mio) più belle. La nostra prova qui
Il canto del cigno del bicilindrico si palesa col il motore 1260 cc, altro esempio di fine ingegneria motoristica capace di prestazioni più alte anche se non di molto (158 cv) ma con erogazione meno scorbutica e più gestibile.

Multistrada
(Foto Pies Peak di Cristina per archivio aMotoMio)

Poi a fine 2020 il “fattaccio” che ancora oggi spacca in due il popolo dei ducatisti, esce la Multistrada V4. Valori da capogiro, il 4 cilindri più leggere e compatto di sempre, 170 cv, di nuovo e ancora di più un SUV a due ruote. Innegabile la rottura netta, il tagli, zac, col passato. Niente più Desmo, niente più bicilindrico. Alzata di scudi dagli integralisti, critiche dai soliti, prezzo non proprio popolare ed abbordabile a tutti, ma fatevi un giro e guardate quante ne trovate per strada. Un “mostro” (molto tra virgolette) capace di far godere il viaggiatore o la coppia di viaggiatori per poi trasformarsi in una “iena” pronta ad andare a caccia di curve. Grazie a Ducati lo abbiamo portato sulle strade della Sardegna (link qui) godendo come ricci. Dotato di Radar anteriore e posteriore segnala anche quando un altro veicolo che ci segue entra nell’angolo buoi degli specchietti, una sicurezza in più davvero notevole.

multistrada
(foto di Adriano Mattei  - 20.000 pieghe)

Insomma sto divagando, raccontando, forse esagerando, fatto sta che in 20 anni la Multistrada è passata da essere oggetto di risate (a volte amare dico io…perché l’erba del vicino…) a oggetto del desiderio di molti motociclisti. Adesso la famiglia è davvero allargata V2, V2s, V4, V4s, V4 Grand Tour, V4 Rally e la super desiderata Pies Peak.

Ah mi sono dimenticato, non comprai la 1000 ds perché era “così brutta” che andava a ruba e io arrivai tardi….

Auguri Multistrada ci aspettiamo altre sorprese…

 

 

 

 

 

 

 

 



GALLERY

 

Back To Top
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.