Lo spettacolo della passione traccia sempre un solco tra la vita di tutti i giorni e il sogno che vorremmo vivere, il BIG alla sua quinta edizione rappresenta ancora quel solco, quando da uomini di tutti i giorni, nascosti in un garage, ritroviamo la forza per attraversare quella linea.
Un preambolo di articolo filosofeggiante, di alta scuola della superc@@zola, ma parliamoci chiaro, quel solco lo viviamo tutti i giorni, quante volte le necessità della vita comune si scontrano con quella voglia di tornare a bighellonare che avevamo da ragazzi, o da bambini, una voglia che per fortuna il motociclista non vuole perdere e non perderà mai, ed è un bene. Gli autori delle moto che si schierano per il BIG sono uno degli esempi più lampanti, ragazzi a volte dai capelli grigi che schierano il loro frankestein, a volte di gran classe, un po' come se fosse ancora la bicicletta con le mollette e qualche altra diavoleria attaccata, oppure quel vecchio cinquantino a cui si cambiava orgogliosamente carburatore e marmitta.
Lo spettacolo della passione è andata in scena ancora una volta nel piazzale di Motospalsh, con aMotoMio e Ciapa La Moto ancora una volta a dar spazio e luci alla passione di chi nel proprio progetto ci crede davvero. Ci ha emozionato tanto Filippo Zingales con la sua Guzzi V65SP, un ragazzo giovane adorante del risultato se vogliamo grezzo, rustico, ma davvero personale del suo lavoro, lavoro che ha raccontato con una gioia negli occhi e nel sorriso, che ripagano di una serata che necessita non poco lavoro e ingegno.
Dopo tutto noi stessi siamo "rustici" e un po' grezzi nell'organizzare queste simpatiche baraonde, per quanto questo BIG cresca, più di 50 le moto iscritte, noi continuiamo a credere che sia una specie di scampagnata tra motociclisti appassionati, il risultato non sempre è perfetto, tutt'altro, ma vedrete che l'anno prossimo sapremo fare di meglio... ma solo per il livello di casino!
Intanto quest'anno ci siamo portati a casa una giuria "da paura", a mettere i voti c'era la crem del giornalismo motociclistico, gente che alle moto gli da tu ttti i giorni, parliamo di Alberto Cecotti – InSella, Alberto Comparato - Omnimoto, Lorenzo Rinaldi - Low Ride, Francesco Paolillo - Moto.it, Roberto Parodi - Riders, Francesco Cecconi - Motoblog, Matteo Pozzi - Motorionline, Donato Nicoletti - Road Book e Marcello Parimbelli – Special Senza Marce.
Certo noi ce la mettiamo tutta per scompigliare le carte, gli abbiamo promesso belle moto da votare e gli abbiamo messo sotto i Moped, un esperimento però riuscito, perchè anche loro mantengono quel cuore di ragazzo e vedere i piccoli gioielli che arrivano dagli anni spensierati rimessi in gara, ha fatto breccia anche in questi cuori clinici.
Serata finita, forse troppo tardi, con la premiazione di tre gioielli, Edoardo Benigni con un Suzuki GSX-R1100 che sembrava uscito dal concessionario ieri fatto salvo qualche modifica, Sergio Meneghel con una Honda CB750F, e il vincitore Davide Luca Marro con una BMW R1000 rifatta in stile bobber, un'opera davvero esemplare per una preparazione garagistica, che forse non ha messo tutti d'accordo proprio per l'estrema precisione, ma che ha davvero incantato. Nella categoria Moped la vincitrice è stata Liliana Oliosi con il suo Ciao Arcobaleno.
Una serara a suon di passione, sgasate, salamella, birra, musica, grida, urla, schiamazzi, sorrisi, risate, scherzi e saluti roboanti, una serata da puro BIG o semplicemente da puro motociclismo da condividere sempre prima incrociandosi uno sguardo piuttosto che con le chiacchiere, come si farebbe dalla visiera di un casco.
E voi? State preparando la vostra moto per il BIG numero 6? Avete solo un anno!
Grazie a Ernesto "Doctorharley" Prinzi per alcune delle foto di questo servizio.
Wolf
