Categoria: Biker World

Eravamo agli inizi con quest’avventura di aMotoMio e nello stesso periodo Ernest “Poz” Pozzali creava MotoEmozione.
Un sito dove erano raccolte, storie, interviste, racconti capaci di emozionare appunto il lettore.


Le nostre due realtà sono cresciute viaggiando sui binari paralleli della Passione con qualche occasione d’incontro e piccole collaborazioni e comunque un reciproco rispetto e stima.
Da qualche anno Ernest ha preso la via della solidarietà e con caparbietà e impegno ha realizzato, con l’aiuto di “Matitaccia” ben due volumi delle “Fiabe dei Motociclisti” che hanno come scopo appunto l’aiuto a chi è meno fortunato di noi, specialmente se questi sono bambini.
Ha così sposato il progetto di Vanni Oddera e i Daboot, insieme anche a Nicola Dutto e altri è riuscito a portare nelle piazze e soprattutto a conoscenza di molti il progetto di Mototerapia.


Non mi dilungo oltre in questa doverosa premessa e nemmeno nello spiegare cosa significhi in realtà “Mototerapia”, rischierei di dire castronerie e informazioni sbagliate, i più curiosi possono informarsi su www.motoemozione.it o chiedere direttamente a Ernest.
Questa volta però ci siamo trovati coinvolti in una piccola, avventura, la prima in un piccolo paese come Cuggiono, e nata da una veloce telefonata di tutt’altro genere.
Un attimo ed Ernest è in contatto con Cristina Signoretto della ASD Ticino Handicap di Cuggiono e nel giro di un paio di giorni è deciso per un venerdì sera presso la Piscina di Cuggiono.
A Ernest, suo fratello Aleksander e Flap si aggiungono, grazie al tam tam di face book, Giordano, Mario e Roberto.
Tutti con le proprie moto, pronti a far percorrere qualche centinaio di metri come passeggero a persone che nella maggior parte dei casi non sono mai salite su una sella.


Sorrisi e qualcuno rompe il ghiaccio scegliendo la moto “Più” cattiva per poi prenderci gusto e volerle provare tutte, qualcuno ci prova ma preferisce fermarsi li tremando un po’ dall’emozione, tutti però con quell’espressione di curiosità e piacere che si stampa sul loro viso.
Si scherza su casco, sui voti per la comodità da assegnare alle moto, sulla richiesta di qualcuno che dice, “Vai più forte”…
Per noi alla guida la tensione della responsabilità e quindi massima attenzione anche se il parcheggio e le zone limitrofe erano in sicurezza.
Un’oretta dove mettersi in gioco, provare emozioni nuove per molti, noi per primi, un piccolo segno di solidarietà che porta in fondo a comprendere meglio il senso della “Mototerapia” e a far capire al sottoscritto che scrive cosa significa MotoEmozione.
Una prima volta che è solo l’inizio di qualcosa di più….

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Flap

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