"Biker World estremo"
Vi ho già parlato del Motor Bike Expo di Verona 2015, ma anche se può sembrare ripetitivo, il fatto di spendere più di un articolo, e tante parole, serve a farvi capire quale mondo multiforme e multi sapore sia questo grande bazar.

Oggi parliamo di Biker World estremo, o meglio, ve lo mostro.
Quindi non ho intenzione di spendere più di tante parole, ma non posso non cercare di trasmetterci quel senso di euforia che mi prende quando racconto a qualche amico motociclista perché mi pace tanto quella fiera. Mi piace più dell'EICMA? Forse, ma il dio del pistone ci scampi da avere tutte fiere motociclistiche uguali e preservi la bío diversità (nel senso di biologia motociclistica), se no vista una viste tutte.



Dicevo, com'è questo bazar. È difficile spiegarlo bene, ma è come entrare in uno di quei tunnel del luna park, uno di quelli divertenti dove entrati vedi le cose che avresti sempre voluto vedere, ma tutte insieme. Non so se le nuove generazioni conoscono il bello dei mercati o delle fiere di paese, ma la prima cosa che colpisce sono proprio i banchi dove si vende ogni genere di prima necessità della fantasia del biker.

Dai chioschi per mangiare hamburger, salamella o dolci, a quelle dove si vendono scarpe e stivali, dal negozio in grande con tute da pista a prezzi stracciati, ai negozi di pelletteria varia o gadget numerosi, dai TIR pieni di treni di gomme in attesa di essere svuotati, ai negozi di after market di tutte le specie. E poi molto altro.
In mezzo a questo turbinio di vendita al dettaglio, che istigherebbe qualsiasi uomo a diventare zimbello delle donzelle perché preso anche lui finalmente da shopping compulsivo, c'è un mondo, fatto di strani personaggi, di locali in stile Country improvvisati, con una band che suona e un tizio in kilt che beve al bancone, piuttosto che un motore improvvisato a distributore di birre, oppure un capellone sgraziato seduto su uno sgabello che con maestria eccelsa decora un serbatoio in mezzo a un sacco di cianfrusaglie... o almeno così paiono.

E ancora, belle ragazze in tenuta da pin-up, un negozio di magliette splendido dove il venditore pare uno degli ZZ Top, un negozio che riproduce targhe da officina vintage in metallo stupende, un negozio di borse e selle da moto della più bella manifattura italiana che non disdegna di confezionare qualcosa di modaiolo per le donne, selle custom incise artigianalmente da far venire voglia di comprarle anche senza avere una moto adatta.
Difficile spiegarci che una volta entrati in quei "vicoli" (si perde il connotato di corsia) e incrociando biker che sembrano usciti da un film e che invece vivono in mezzo a noi tutti i giorni, si percepisce che il mondo ideale del biker, per qualche giorno all'anno, esiste.
Se non ci siete ancora stati, il 2016 non è poi cosi lontano. Intanto godetevi le foto.

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